Il Compasso d'Oro festeggia nel 2024 i suoi primi 70 anni di vita, con l'annuncio di un'edizione speciale internazionale, lanciata in occasione di Expo 2025 di Osaka. Dalla sua prima edizione del 1954 ad oggi, il premio ideato da Gio Ponti si è affermato come il massimo riconoscimento nel campo del design italiano, riflettendone la sua evoluzione nel corso degli anni.
I premi del XXVIII Compasso d’Oro sono stati consegnati ai vincitori il 20 giugno all’ADI Design Museum situato nella piazza milanese intitolata al premio, su cui si affaccia il museo.
In questa edizione sono stati premiati 20 prodotti, oltre a tre prodotti long seller e nove personalità italiane e due internazionali, per un totale di 11 premi alla carriera, che quest’anno includono: Paola Antonelli, curatrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMa di New York; Umberto Cassina, presidente di Mdf Italia; Anna Ferrino dell’azienda Ferrino & C.; Roberto Gavazzi di Boffi/DePadova; Piero Lissoni, architetto e designer; Francesca Planeta, presidente di Planeta Estate; Maurizio Riva, presidente di Riva 1920; l’architetto, designer e imprenditore Paolo Rizzatto; Roberto Ziliani, fondatore di Slamp, l’architetto giapponese Tadao Ando e la fondatrice di Comme De Garçon, Rei Kawakubo.
Tra i prodotti premiati figurano, nella categoria degli apparecchi di illuminazione, la lampada Figaroqua Figarolà disegnata da Paolo Rizzatto e Mario Nanni per Viabizzuno, e il Museo D’Arte Fondazione Luigi Rovati, a firma di Mario Cucinella Architects, per la categoria dedicata ai musei.
Sono state inoltre conferite 39 menzioni d’onore a prodotti che si sono distinti per le loro qualità.
Le candidature sono state valutate da una giuria internazionale, composta da esperti di design di primo piano: Luciano Galimberti, designer e presidente ADI, Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Toshiyuki Kita, designer e Ambassador del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, il designer Francisco Gómez Paz e Maria Cristina Didero, autrice e curatrice indipendente.
Il riconoscimento Targa Giovani è stato riservato a tre progetti di studenti e studentesse delle università di design italiane: Luca Costa e Stefania Russo dell'Università degli Studi di Palermo, Andrea Ceschin dell'ISIA Roma Design, Sede di Pordenone, e Irene Ferrari dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
ADI e Fondazione ADI hanno scelto di ricordare inoltre, con la consegna di una targa speciale, la Targa Memorabile, tre figure illustri recentemente scomparse che si sono distinte nel campo del design, quali Manlio Armellini, mancato nel 2020, che con FederlegnoArredo fu tra i creatori e i promotori del Salone del Mobile, Gaetano Pesce e Italo Rota, entrambi mancati ad aprile di quest’anno.
Gli oggetti premiati e quelli che hanno ottenuto la Menzione d’onore entreranno a far
parte della Collezione Compasso d’Oro, esposta in permanenza all’ADI Design Museum. Resterà invece aperta al pubblico fino al 16 settembre 2024 la mostra che presenta al pubblico 174 tra i prodotti di questa edizione del premio.
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Come ha sottolineato la giuria, i 311 progetti candidati hanno rappresentato la volontà di innovare, compatibilmente con i due concetti chiave di sostenibilità e attenzione alla sicurezza sul lavoro. Alla prima edizione del Compasso d’Oro Internazionale va il compito di presentare su un palcoscenico mondiale i principi di qualità del design e di responsabilità sociale che hanno consolidato in 70 anni di storia il valore del premio.
Il tema del Compasso d’Oro Internazionale 2025 riprenderà il focus dell’Expo 2025, che si terrà a Osaka dal 13 aprile al 13 ottobre 2025: Designing Future Society for our Lives. Una call to action che mira alla compartecipazione della comunità internazionale nella progettazione di una società più sostenibile, rispondente alle necessità e volontà degli individui e le loro vite. “Qual è uno stile di vita felice?” è la domanda a cui Expo proverà a dare risposta.
Ancora una volta, il design si è posto come una disciplina trasversale, capace di far convergere saperi e discipline anche molto distanti tra loro, senza tralasciare un importante portato emozionale.
All images courtesy ADI Design Museum