Le Vele di Scampia arrivano alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia grazie all'installazioneVela Celeste. Reimagining Home, allestita nella sezione Intelligenza Collettiva alle Corderie dell’Arsenale. Il progetto, nel quale la progettazione architettonica si intreccia con la partecipazione civica e l'intelligenza artificiale, viene presentato dallo studio CRA - Carlo Ratti Associati in collaborazione con il Comune di Napoli.
La Vela Celeste è l'unica superstite delle tre Vele di Scampia: lo scorso marzo, infatti, è iniziato l'intervento per l’abbattimento della Vela Gialla e della Vela Rossa, che ha segnato una tappa fondamentale del programma Re-Start Scampia, il più grande progetto di rigenerazione urbana e sociale di Napoli. All’avvio dei lavori erano presenti il sindaco Gaetano Manfredi, la vicesindaca e assessora all’Urbanistica, Laura Lieto, il presidente dell’ottava Municipalità, Nicola Nardella, e una rappresentanza dei Comitati delle Vele, simbolo di un impegno condiviso per il cambiamento.
Il piano Re-Start Scampia, finanziato dai Fondi PNRR, PON METRO e Periferie, prevede la riqualificazione della Vela Celeste e la costruzione di 433 nuovi alloggi energeticamente autosufficienti, includendo spazi dedicati all'agricoltura urbana, un parco pubblico, una fattoria didattica, un mercato, una scuola per l’infanzia e un centro civico per attività sociali e culturali.
Progettate alla fine degli anni Sessanta da Franz Di Salvo, le Vele immaginavano una nuova forma di abitazione collettiva, fatta di passaggi sopraelevati e terrazze condivise ispirate al tessuto urbano storico di Napoli. Tuttavia, nel tempo, il complesso è diventato simbolo di emarginazione e degrado.
Ripensare al complesso come un sistema vivente, capace di evolversi grazie al contributo diretto dei suoi abitanti, rivoluziona l’idea tradizionale che vede l’architetto come unico creatore, aprendosi a un'idea di creazione condivisa e partecipativa. L’approccio si ispira alla visione di John Habraken, che vedeva l’architettura come un “sistema di supporto” flessibile e aperto, proponendo un metodo di progettazione partecipata che separava la struttura edilizia (imposta dall’alto) dalle unità abitative (immaginate dal basso).
Con l'installazione Vela Celeste: Reimagining Home, presentata per la prima volta alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, lo studio CRA - Carlo Ratti Associati ha lanciato, insieme al Comune di Napoli, un progetto sperimentale di partecipazione per la rinascita delle Vele. Questa iniziativa nasce dall’ascolto diretto dei residenti, potenziato dall’uso dell’intelligenza artificiale, che traduce le testimonianze e le idee della comunità in proposte visive e progettuali per il futuro del complesso.
Alla Biennale Architettura 2025, il progetto viene presentato come un modello sospeso e trasparente della Vela Celeste, costituito da elementi di vetro che rappresentano i diversi piani dell’edificio. Tra questi, i ritratti dei residenti si alternano alle idee generate dall’IA e ai saggi della vicesindaca Laura Lieto, del sociologo Alberto Martinelli, di Catherine de Wolf, professoressa del Politecnico di Zurigo, e di Maria Grazia Falciatore, capo di Gabinetto del Sindaco.
La 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, a cura di Carlo Ratti e a tema Intelligens. Natural. Artificial. Collective., invita diversi tipi di intelligenza - naturale, artificiale, collettiva - a lavorare insieme per ripensare all’ambiente costruito. Il titolo stesso Intelligens, contiene la parola latina gens (“gente”): per la prima volta, la Mostra presenta oltre 750 partecipanti: architetti e ingegneri, matematici e scienziati, filosofi, artisti e stilisti, e molti altri. Qeusta ondata di candidature ha permesso di scoprire voci inedite e inascoltate che altrimenti sarebbero passate inosservate.
«Vogliamo che questo lavoro dimostri il valore di un processo che nasce dal basso e cresce grazie alla partecipazione collettiva. In questo dialogo tra memoria e innovazione, emerge tutta la forza di una comunità pronta a reinventarsi. L’intelligenza artificiale diventa uno strumento di coesione, capace di tradurre esperienze personali in visioni condivise. Il progetto non si limita a proporre nuove forme, ma restituisce dignità e speranza agli abitanti. Napoli conferma la sua vocazione di città-laboratorio, dove rigenerazione e inclusione vanno di pari passo, creando un modello replicabile in altri contesti alla ricerca di una rinascita urbana. Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza il supporto della comunità, come il Comitato Vele, che insieme all’amministrazione comunale ha reso possibile una rinascita che oggi presentiamo insieme a questo edificio».
«Negli anni ’70, John Habraken propose un metodo di progettazione partecipata che separava la struttura dell’edificio (imposta dall’alto) dalle unità abitative (immaginate dal basso). Questo progetto adotta un approccio simile, attualizzato con gli strumenti di oggi — inclusa l’intelligenza artificiale. Non si tratta di una trasformazione per rottura, ma per lenta accumulazione. Non stiamo costruendo con il cemento, ma con il feedback. La domanda non è se gli edifici possano diventare più intelligenti, ma se possano evolvere insieme alle persone che li abitano. L’IA può progettare con noi, e non solo per noi?»
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Location: Naples, Italy
Status: ongoing
Project by: CRA - Carlo Ratti Associati and City of Naples
CRA - Carlo Ratti Associati Design Team: Carlo Ratti, Francesco Strocchio (partner in charge), Giulia Tolu, Davide Scaglia, Gary Di Silvio, Pasquale Milieri, Gianluca Zimbardi, Luca Bussolino, Camilla Nicolini
City of Naples Design Team: Gaetano Manfredi (Mayor); Laura Lieto (Deputy Mayor); Maria Grazia Falciatore (Chief Of The Mayor’s Cabinet); Vincenzo Brandi (Vele Project Executive Official); Fabio Landolfo (Chief Of Staff Of The Deputy Mayor)
Cover Image by Andrea Avezzù, courtesy of La Biennale di Venezia
Photography by Agnese Bedini, DSL Studio, courtesy of CRA - Carlo Ratti Associati
Rendering courtesy of CRA - Carlo Ratti Associati