«Space as canvas: lo spazio come una tela per innovare, sperimentare e trasformare»; per mettere alla prova le potenzialità organizzative dei soli elementi d’arredo. Una sfida, questa, alla quale Caccaro si è avvicinata già nel 2023 in occasione del Salone del Mobile, sperimentando nuove forme di dialogo tra arredi e architettura con un concept denominato No-Wall House: quest’anno, con la nuova edizione della fiera e della Milano Design Week, ha deciso di scriverne un secondo capitolo, unendo diversi sistemi per interpretare in modo sempre più sofisticato e innovativo l'arredo come parte integrante dell'architettura. All’interno del progetto allestitivo di Monica Graffeo, dunque, l’unione dei sistemi Architype, Freedhome e Wallover ha la possibilità di esprimere la compatibilità reciproca tra arredi, ma anche di dimostrare la propria rispondenza rispetto alle nuove esigenze dell’abitare contemporaneo in termini di dimensioni e di finiture.
Per la nuova edizione in arrivo, una particolare attenzione è stata riservata all’atmosfera dello stand, che è stata rinnovata grazie a nuovi moodboard e accostamenti di finiture sempre più materiche, mettendo così in risalto il potenziale di personalizzazione dei sistemi Caccaro.
Il sistema Freedhome, in particolare, ha come peculiarità quella di trasformare ogni parete in uno spazio contenitore e, al contempo, di superare la distinzione tra zona giorno e zona notte. È quindi molto più di un armadio e molto più di una semplice parete – che al contrario scompare nel suo senso letterale – ma è un sistema modulare per un elevato grado di contenimento: più moduli assemblati diventano una composizione e più composizioni diventano una parete. Freedhome è poi un elemento autoportante che, pertanto, ha la possibilità di separare gli ambienti senza la necessità di interventi in muratura. Ogni elemento ha potenzialità nascoste che devono essere scoperte e sfruttate da architetti e progettisti, che possono beneficiare dell’elevato grado di personalizzazione del sistema.
Il sistema Architype, invece, che comprende boiserie e porte in costante dialogo tra loro, vuole essere una riflessione sul tema della parete. In altre parole, questo significa che la suddivisione degli ambienti è data dall’integrazione stessa degli arredi. Più nel dettaglio, il sistema Architype, progettato da Caccaro in collaborazione con l’art director dell’azienda Graffeo, crea un ambiente fluido e spazi polifunzionali perfettamente integrati tra loro. La boiserie è progettata per rivestire pareti, angoli e pilastri, ma anche per accostarsi in modo continuativo a Freedhome, fino a rendere quest’ultimo bifacciale. Le porte, infine, permettono di creare un passaggio tra due ambienti adiacenti e attraversare, per così dire, la parete.
La percezione dello spazio è resa ancora più innovativa grazie alla disponibilità di materiali e di finiture e dai conseguenti accostamenti possibili: la varietà tattile, materica e cromatica, per di più, è fondamentale come stimolo per la creatività progettuale. Tra le novità, la palatte dei laccati, che dopo essere andata aggiornandosi è entrata a sistema con le altre finiture materiche. Infine, tre nuove varianti di Kera – Pietra Grey, Grigio e Antracite –, il nuovo canneté e il rilancio del Natural Wood garantiscono elevata personalizzazione e armonia negli abbinamenti.
Maggiori info: www.caccaro.com
Photography by Davide Lovatti, courtesy of Caccaro