Opere d’arte, città e borghi, acqua e terra: l'Umbria fa parlare poco di sé, eppure nasconde luoghi d'inestimabile valore, in grado di riportare nel passato senza uscire dal tempo presente. Ne sono testimonianza le architetture, trasversali a ogni epoca storica: dall'arte etrusca a quella medievale, dall'arte rinascimentale fino a quella contemporanea (basta pensare al contributo di Nouvel a Perugia con il suo Minimetrò, la tanto discussa metropolitana di superficie e in parte sotterranea che attraversa la città). Quello che stupisce è che questo paesaggio, urbano e rurale, maestoso nei suoi toni di verde, è che può davvero essere eletto a luogo d'elezione per un architetto in cerca di ispirazione.
A raccontare e accompagnarci in un tour alla scoperta degli aspetti più affascinanti dell'Umbria, sono Elvio Lunghi e Giovanni Tarpani nel volume Umbria. Eredità, edito da Maggioli Cultura. Ad affiancare la narrazione vivace e attenta dello storico d’arte Lunghi, sono le suggestive immagini del fotografo Tarpani, che raccontano un’Umbria antica e contemporanea, reale e dalla forte impronta identitaria. Questo è quello che gli autori ci consigliano di "assaporare", facendo esperienza in prima persona di un viaggio appassionante e curioso nel cuore verde d'Italia.
«C’è tanto da vedere. Noi abbiamo messo i giochi di luce delle nostre foto e il racconto di vecchie storie. Vorremmo soltanto che si sentisse tutto l’amore che portiamo alla nostra terra, ai suoi paesaggi, al lavoro dell’uomo». Si apre così unna delle prime sezioni della pubblicazione di Lunghi e Tarpani, una lettura originale dei beni culturali dell’Umbria e dei suoi paesaggi in 288 pagine e oltre 140 immagini, curata graficamente da Paul Robb dello studio Salt&Pepper.
In Umbria. Eredità trovano spazio le straordinarie interazioni con i beni culturali così diffusi in questa regione, raccontati con un linguaggio scientifico ma allo stesso tempo semplice. Sono scolpiti dalla fotografia nella loro luce diurna o notturna, nel brulichio e nel silenzio, e in particolare con le presenze umane ad indicarne la potenza degli spazi, delle cose, della meraviglia.
Pensiamo a luoghi come Assisi, carichi di spiritualità e bellezza estetica, ma in realtà sono tanti e diversi i luoghi "del cuore" in Umbria, molti dei quali legati al ricordo di donne o di uomini del passato, così come alla loro bellezza materiale. Luoghi anche meno famosi, come ad esempio Palazzo Della Corgna a Castiglione del Lago, un vero e proprio edificio-monumento destinato a tramandare la memoria del casato ai posteri, decorato com’è al proprio interno da un ricco repertorio iconografico che ne illustra la storia e l’ideologia (come si vede nell'immagine poco sopra).
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Ma per un architetto, anche risalire Perugia non è esperienza banale. Tutte le strade che portano al centro storico e salgono in vetta al colle, giunte alla meta, si arrestano dove era il foro della città antica e dove è oggi la Fontana Maggiore. Le strade della città odierna, raccontano Lunghi e Tarpani, ricalcano la planimetria ordinata dai fondatori etruschi in un cardo e in un decumano, per replicare in terra le vie del cielo percorse dal carro del sole. I viaggiatori che entrano in piazza salendo dai quattro punti cardinali saranno accolti dalle figure simboliche della fonte, mentre un’epigrafe scolpita li inviterà a fermarsie a interpretarne il significato: “Aspice qui transis iocundo murmure fontes”.
Fermati tu che passi a guardare il gioioso mormorio di questa fonte, se osservi bene vedrai cose meravigliose.
Che altro fare se non partire alla volta di questi luoghi meravigliosi? Di certo, sfogliare e acquistare il volume Umbria, Eredità, i cui dettagli e indice puoi consultare qui.