Quella che si terrà quest'anno è solo la seconda edizione del The Plan Real Estate Award, ma l'appuntamento è già diventato uno dei più ambiti da progettisti e architetti che operano sulla scena dell'immobiliare e della sostenibilità legata a sviluppi di real estate. Il premio è annuale e in lista concorrono eccellenze internazionali del settore che operano in architettura, interior design e pianificazione urbana.
La giuria annovera personalità di livello assoluto da un punto di vista imprenditoriale, accademico e progettuale, tra cui le entries Barbara Cominelli, AD di JLL Italia, e Carlo Ratti, fondatore dell’omonimo studio CRA – Carlo Ratti Associati e professore del MIT di Chicago a capo del Senseable City Lab, che si aggiungono a Mario Breglia (Presidente di Scenari Immobiliari), Gilda Gastaldi (Presidente della GSD Foundation), Luca Giannelli (AD di United Consulting), Elisabetta Spitz (Commissario straordinario Sorgente SGR e Super Commissario Mose) ed Ezio Micelli (Professore Ordinario dello IUAV Venezia), con la partecipazione di Nicola Leonardi (Co-fondatore e Direttore di THE PLAN) in qualità di segretario di Giuria e membro non votante.
Ciò che rende unico il The Plan Real Estate Award è il fatto che la candidatura è aperta a persone singole, raggruppamenti e società legate al mondo del Real Estate (sviluppatori immobiliari, società di gestione del risparmio, investitori immobiliari, società di asset management e construction consultancy, general contractor, real estate advisors), e che è possibile candidare interventi Future (futuri e in corso) e Completed (completati nell'ultimo triennio), in una o più delle quattro categorie disponibili.
Le 4 CATEGORIE del The Plan Real Estate Award.
> Investment and Asset Management: gestione, sostenibilità e valorizzazione dell’operazione immobiliare. Imprenditorialità innovativa e industrializzazione del processo. Dialogo tra player.
> Innovation and Design: ricerca e creatività architettonica. Design di innovazione tecnologica e digitale.
> ESG - Environmental Social Governance: impronta ambientale. Impatto sul tessuto economico-sociale del contesto.
> Public infrastructures and facilities: progetti e interventi di natura pubblica (nuova categoria).
Per quanto riguarda il 2022, per cui c'è tempo per iscriversi fino al 31 luglio, la scena del mercato immobiliare internazionale è ricca di eccellenze, ma una delle città che spicca per quanto riguarda progetti sostenibili e innovativi è Milano. Tra questi, vanno citati Cefalonia 18, sviluppo immobiliare di Borio Mangiarotti a Milano, Milano 3.0, sei edifici a destinazione residenziale composti da 260 appartamenti che lo Studio Atelier Femia firma nell'ambito del “Next Generation Living”, e City Pop, appartamenti microliving promossi dal gruppo Artisa. A nostro parere progetti di questo tipo potrebbero concorrere (e vincere) per il The Plan Real Estate Award 2022.
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Nel 2021 il premio sono stati proclamati sei Vincitori, due Menzioni d’Onore e un Overall Winner. Per la categoria Investment and Asset Management l’intervento “Arcadia Center” di InvestiRE SGR (progettato da Giuseppe Tortato Architetti) e “GSM - Chorus Life” di Costim (a cura di JDP architects) si sono aggiudicati rispettivamente i titoli Winner Completed e Future. La menzione d’onore è stata assegnata a Camplus per “Camplus Santa Marta” (progetto di Alberto Albertini).
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Cefalonia 18 è il nuovo progetto di sviluppo immobiliare di Borio Mangiarotti, per un investimento di 16 milioni di euro, è in costruzione fra via Cefalonia e via Sapri, nelle immediate vicinanze della Certosa di Garegnano: una zona situata a poca distanza dagli spazi verdi di Cascina Merlata e dal dinamismo del distretto MIND, ben collegata al centro di Milano e che sta vivendo un grande impulso.
La caratteristica che contraddistingue questo progetto, oltre al fatto che si tratta di un complesso NZEB (Near Zero Energy Building) in classe A, è che sarà una perfetta combinazione di spazi privati e comuni, dove gli abitanti potranno condividere aree verdi e servizi, senza tralasciare che nelle immediate vicinanze sorgono tutti quelli di prima necessità come scuole, supermercati, palestre, ristoranti e cinema.
Il progetto, firmato dallo Studio Calzoni Architetti, prevede la realizzazione di un complesso residenziale di 56 appartamenti di diverse metrature, in due edifici di quattro e sette piani affacciati su una corte caratterizzata da grandi aree a verde con alberi, arbusti e piante ornamentali. La corte sarà il luogo privilegiato dell’interazione fra i residenti e, per esprimere concretamente il senso di identità e di comunità degli abitanti del nuovo complesso, ospiterà un’installazione site specific dell’artista Chiara Zucchi.
La conclusione dei lavori e la consegna degli appartamenti sono previste per giugno 2024.
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Abitare a Milano senza sentirsi a Milano. Vivere immersi nella natura senza allontanarsi troppo dalla città. Con lo sviluppo di Milano 3.0, all’interno del quartiere di Milano Tre, lo Studio Atelier Femia firma il nuovo progetto “Next Generation Living”, sei edifici a destinazione residenziale composti da 260 appartamenti di diversi tagli che si affacciano sul lago e il grande parco circostante.
Giochi di sbalzi e rientranze, superfici materiche, grandi terrazze e tanto verde: sono questi gli elementi dell’architettura che trasformano Milano 3.0 in un parco di sculture da vivere. La relazione tra le residenze e il paesaggio è l’elemento caratterizzante di tutto il complesso, che si declina nei suoi aspetti architettonici: dalla costruzione del grande Podio, che accoglie una sequenza articolata di piante e verde, sedute e spazi di sosta, al rivestimento ceramico diamantato e cangiante degli edifici, segno distintivo dell’architetto Alfonso Femia che dona movimento in base alla luce naturale che vi si riflette.
Interessanti anche le logge e le facciate, i bow-window e le vetrate a tutta altezza, che consentono ai residenti di godere della bellezza di ogni stagione. Numerosi i servizi, tra cui una conciergerie, una locker room, un’accogliente area polifunzionale con vista sul lago, un’area fitness indoor e outdoor, un’area giochi per i bambini, uno spazio per attività aggregative e locali riservati al deposito di biciclette e passeggini.
Anche dal punto di vista dell’interior design, grazie alla collaborazione con Milano Contract District e altri partner, si trova grande qualità nella scelta dei pavimenti in legno, della rubinetteria e delle porte, tutte personalizzate per il progetto.
>>> Perché questo progetto è uno dei più innovativi al mondo per quanto riguarda la sostenibilità?
Vivere, non soggiornare. È questo il format su cui i progettisti oggi si interrogano, partendo dal presupposto che l'abitare, nel 2022, sia ormai un'esperienza a metà tra l’hospitality che può offrire un albergo a quattro stelle, e una classica residenza, con le sue comodità e comfort. Questo perché le esigenze della nostra quotidianità, lavorativa e non, sono molto cambiate. Lo sa ormai molto bene Artisa, che da tempo propone City Pop in molte città, ultima tra queste Milano. Il format City Pop, attualmente attivo in Svizzera, prevede appartamenti microliving dai 28 agli 83 metri quadrati completamente arredati e dotati di tutti i comfort, da affittare per periodi che vanno dalle 4 alle 52 settimane e la cui prenotazione avviene con la stessa facilità con cui si riserva una stanza d’albergo, adatta a lavoratori in trasferta, studenti, giovani coppie e anziani.
La cosa interessante di questo progetto è che si fonda sul concetto abitativo innovativo House as a Service. Dunque City Pop è in grado di offrire una vasta gamma di servizi on demand prenotabili e gestibili tramite un’app dedicata, con un servizio assistenza 24/7. Proprio l’app, infatti, rappresenta il cuore e il motore del concept City Pop, permettendo agli utenti di prenotare e gestire il contratto d’affitto, gli spazi comuni e i servizi in totale autonomia.
Artisa sta esportando il format City Pop in diverse location in Europa, tra cui, come dicevamo, l’Italia: stanno partendo i lavori in viale Monza 137 a Milano, dove sorgerà il primo City Pop italiano, riqualificando un’area che ospitava un vecchio stabile di 15 mila metri quadrati ora adibito ad albergo. Il nuovo edificio sarà dotato di 247 appartamenti, spazi ricreativi e commerciali, oltre a posti auto interrati a disposizione degli inquilini.
Un secondo City Pop vedrà la luce invece, sempre a Milano, in via Alzaia del Naviglio Grande 118. Il progetto, che prevede lo sviluppo di un edificio di circa 7 mila metri quadrati e quindi la realizzazione di 109 appartamenti, aree ricreative e di co-working comuni e 34 posti auto interrati, partirà nella seconda parte dell’anno.
Sempre a Milano, il Gruppo Artisa sta ristrutturando anche l’edificio di via Turati 32 inserito nel Palazzo della Permanente, acquistato lo scorso ottobre. La torre, progettata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni e da Luigi Fratino, consiste in 4.200 metri quadrati di spazi adibiti a uffici che saranno completamente riqualificati, mantenendone l’attuale destinazione d’uso ma preservandone il valore storico attraverso una rispettosa ristrutturazione in chiave contemporanea nonché un adeguamento sismico. L’edificio ospiterà uffici totalmente sostenibili, ripensati alla luce delle nuove esigenze e priorità scaturite dalla pandemia, con spazi modulabili per garantire la sicurezza anche da un punto di vista sanitario. I lavori di ristrutturazione partiranno a breve e avranno una durata di circa 18 mesi.
>>> Scopri tutti i dettagli del format City Pop
>>> C'è tempo fino al 31 luglio per iscriversi al THE PLAN Real Estate Award, un'importante opportunità per raccontare e promuovere le operazioni immobiliari, con visibilità internazionale, nell'ambito del THE PLAN Award, premio internazionale annuale di eccellenza in architettura, interior design e pianificazione urbana con 20 categorie tematiche.