Mancano pochi giorni all’uscita della prossima puntata di The Architects Series, in programma per giovedì 10 novembre, con protagonista lo studio internazionale Snøhetta. Nato nel 1989 a Oslo come laboratorio collettivo di progettazione architettonica e paesaggistica, Snøhetta progetta alcuni dei più importanti edifici pubblici e culturali del mondo, restando fedele ancora oggi alla vocazione interdisciplinare che lo caratterizza fin dalle sue origini.
Quello dedicato a Snøhetta è il 26esimo episodio di The Architects Series, il format espositivo curato da THE PLAN per Iris Ceramica Group. Il webinar si terrà giovedì 10 novembre a partire dalle 18.30 in diretta streaming dal Flagship Store milanese di Iris Ceramica Group. La proiezione del documentario sarà poi seguita dalla lecture sull’approccio progettuale dello studio, tenuta da Kjetil Trædal Thorsen, co-fondatore di Snøhetta insieme a Craig Edward Dykers e Christoph Kapeller. Gli utenti potranno seguire l’evento registrandosi sulla piattaforma digitale di Iris Ceramica Group.
Snøhetta utilizza un metodo di lavoro basato sull'impegno per la sostenibilità sociale e ambientale, che guarda sia all'artigianato tradizionale sia alla tecnologia digitale d'avanguardia, mantenendo sempre un forte legame tra l’opera di architettura e l’identità del luogo. Il nome stesso dello studio, Snøhetta, riprende quello della montagna più alta del Dovrefjell, massiccio montuoso appartenente alla catena delle Alpi scandinave. Cinque sono i progetti che vengono raccontati nel documentario: la Biblioteca Alessandrina, il Teatro dell’Opera di Oslo, la Powerhouse Brattørkaia di Trondheim, Time Square regeneration project e Aria, l’intervento di riqualificazione dell’ex macello a Milano.
La Biblioteca Alessandrina, tra i primi progetti curati dallo studio, presenta una forma circolare ed è completamente rivestita in lastre di granito grigio, su cui sono incisi ideogrammi tratti da alfabeti antichi e moderni. La struttura, inclinata di 160 gradi verso il mare, sorge nello stesso luogo dove si trovava l’antica biblioteca egiziana, andata distrutta, di cui intende porsi come erede nella custodia del sapere. Oltre a una biblioteca in grado di ospitare quattromila volumi, il complesso include anche diversi altri spazi, come il planetario, vari musei, il laboratorio di conservazione e restauro e un’ampia sala lettura.
Il Teatro dell’Opera di Oslo, sede della Norwegian National Opera and Ballet, sorge nell’area ex portuale della penisola di Bjøzvikasi, sulla riva del fiordo. Il progetto, vincitore di un concorso internazionale di progettazione nei primi anni Duemila, è concepito per fare dell’edificio culturale l’elemento generatore del nuovo sviluppo urbano dell’area. Il Teatro dell’Opera è caratterizzato da grandi vetrate e da una copertura inclinata rivestita in marmo bianco di Carrara, percorribile dai visitatori, che collega la piazza al piano superiore. All’interno ospita due auditorium, oltre al foyer e ad altre aree, con diversi locali pubblici.
È stata realizzata in anni più recenti la Powerhouse Brattørkaia, un edificio per uffici situato lungo il fiordo di Trondheim, a una latitudine di 63° a nord dell'Equatore. Grazie ai 3.000 m2 di pannelli fotovoltaici integrati nella facciata e sul tetto pentagonale inclinato, la struttura produce più energia di quanta è destinata a consumarne nel suo intero ciclo di vita, alimentando inoltre edifici e mezzi pubblici vicini. Il progetto, che ha ottenuto la certificazione BREEAM Outstanding, testimonia così la necessità – imprescindibile per il futuro – di progettare edifici a energia positiva.
Il progetto di riqualificazione urbana di Times Square consiste nella pedonalizzazione di un’area di oltre 10.000 m2 all'incrocio tra Broadway e la 7th Avenue, nel cuore di Manhattan. L’intervento punta a migliorare la sicurezza stradale e la qualità dell’aria, oltre alla resa economica, di uno dei posti più rappresentativi della Grande Mela. La nuova pavimentazione è realizzata in calcestruzzo prefabbricato con due diverse finiture; in alcune lastre sono incastonati dischi d'acciaio che riflettono le luci dei famosi cartelli pubblicitari che fanno da sfondo alla piazza newyorkese.
Aria è il progetto la riqualificazione dell’area dell’ex macello a Milano, vincitore della seconda edizione del bando internazionale C40 Reinventing Cities, firmato da Snøhetta, come lead architect, insieme a Barreca & La Varra, Cino Zucchi, Stantec e Chapman Taylor. Pensato come un quartiere giovane e una nuova meta urbana, Aria è il primo distretto carbon negative di Milano e il più importante intervento di social housing in Europa. Il masterplan dell’intervento prevede anche altre residenze – uno studentato da 600 posti letto e una piccola quota di edilizia libera – e spazi destinati a funzioni diverse, come la nuova sede dello IED (l’Istituto Europeo del Design), il POD (Point of Disclosure) Science & Art District, un centro medico, una scuola per l’infanzia, una ludoteca, spazi di coworking, uffici e attività commerciali.
>>> Quello dedicato a Snøhetta è il 26esimo episodio di The Architect Series, ma a questa pagina è possibile rivedere anche le puntate precedenti
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