TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare è il tema del Padiglione Italia della 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, curato dall'architetto Guendalina Salimei. Il progetto sarà presentato durante la Biennale Architettura 2025, a cura di Carlo Ratti, e sarà aperto dal 10 maggio al 23 novembre 2025 alle Tese delle Vergini dell'Arsenale.
La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta venerdì 14 marzo 2025 nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma.
Il progetto del Padiglione Italia riflette sul rapporto fondamentale tra terra e mare, con un focus sulla sostenibilità delle coste italiane e dei paesi circostanti. L'Italia, con la sua posizione centrale nel Mediterraneo, è un esempio di come acqua e terra, natura e artificio si intreccino, influenzando l'identità e l'equilibrio ambientale, culturale ed economico. Il progetto esplora la necessità di ripensare le infrastrutture costiere e portuali per affrontare le sfide globali, come i cambiamenti climatici, attraverso soluzioni innovative e sostenibili.
La curatrice del Padiglione, Guendalina Salimei, propone di utilizzare l'architettura per sviluppare strategie collaborative volte a salvaguardare le coste italiane. La mostra coinvolgerà progettisti, artisti, ricercatori e giovani talenti in un dibattito interdisciplinare che esplorerà progetti di riqualificazione e soluzioni innovative per migliorare l'interazione tra ecosistemi, cultura e paesaggio.
Al centro della riflessione ci sono temi urgenti come la gestione sostenibile delle aree costiere, la rigenerazione urbana delle zone portuali e la protezione del patrimonio naturale e archeologico.
Il paesaggio costiero italiano, con oltre 8.300 km di coste, è un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore, ma il suo sfruttamento ha portato a un’urbanizzazione frammentata e spesso irresponsabile. Oggi, il mare, che un tempo rappresentava un simbolo di scoperta e comunità, è minacciato da una gestione ambientale insostenibile. Guardare l'Italia dal mare suggerisce la necessità di ripensare il confine tra terra e acqua come uno spazio integrato, dove l’architettura e la pianificazione possano rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche contemporanee.
In questo contesto, la mostra si avvale di una call for projects che invita architetti, studenti, studiosi e professionisti di diverse discipline a proporre nuove idee che sappiano coniugare il progresso con la tutela della memoria storica e ambientale. L’obiettivo della call è stimolare la creazione di soluzioni atte a promuovere un ripensamento delle infrastrutture costiere e portuali, e al contempo esplorare approcci alternativi e non convenzionali nel campo dell’architettura, mettendo in evidenza la connessione tra ecologia, paesaggio e cultura.
L’esposizione sarà progettata come una macchina in continuo movimento, in grado di stimolare la creatività attraverso disegni, tecnologie e installazioni immersive. Un viaggio tra passato e futuro, che inviterà il visitatore a esplorare il nostro legame con il mare sotto molteplici prospettive.
Il Padiglione Italia, durante tutta la durata della mostra, sarà arricchito da un programma pubblico intitolato Il mare dell’intelligenza. Dialoghi, che include seminari, conferenze e laboratori pensati per stimolare un’intelligenza collettiva capace di rinnovare il rapporto tra uomo e mare.
>>> Scopri di più sulla Biennale Architettura 2025