Take a sit! C’è bisogno di comfort e convivialità
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Take a sit! C’è bisogno di comfort e convivialità

La comodità dei divani, poltrone e sedie del 2021

Take a sit! C’è bisogno di comfort e convivialità
Scritto da Redazione The Plan -
Hanno partecipato al progetto
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«L’ispirazione non dà preavvisi», diceva Gabriel Garcìa Marquez e, come nel caso delle nuove collezioni di sedute e imbottiti presentate alla Milano Design Week 2021, arriva da ogni dove: dalla natura, dalla storia, dall’arte, addirittura dall’enogastronomia. Tante suggestioni tenute insieme dal fil rouge del calore di casa, della sua flessibilità di funzioni e dal benessere per mente e corpo, proprio come quello garantito da un abbraccio avvolgente delle poltrone, dei divani e delle sedie dal grande comfort.

Gourmandise, la collezione per veri golosi di Calia Italia

Il cacao e la scioglievolezza del cioccolato impressi nella mente: è nata così la nuova collezione di Calia Italia di imbottiti che, proprio per la sua golosità, è stata chiamata “Gourmandise”. È come se si volessero accogliere i propri ospiti di casa con un vassoio ricco di cioccolatini, gianduiotti, cremini, dragées, gianduia e pralin in particolare: sono questi, infatti, i modelli per i cuscini, i braccioli e le spalliere di divani, poltrone e pouf, tutti accomunati dalle forme ma diversi per dimensione. La collezione è stata disegnata dal direttore creativo di Calia Italia, Saverio Calia, che ne ha posto a capostipite il divano GianduiottoGianduiotto Jr ne è il diretto discendente, un divano destrutturato che rappresenta la base, il vassoio per l’appunto. Disponibile in vari colori, la forma dei suoi cuscini riprende esattamente quella dei famosi cioccolatini torinesi. Dragées è una variante del primo esemplare, con spalliere più alte ma dalla forma del tutto analoga. Cremino celebra l’altro famoso cioccolatino e la sua forma cubica con strati di gianduia e nocciola. È infatti un divano destrutturato per eccellenza, con colori eterogenei come quelli dei sapori. Altrettanto caratteristiche le spalliere che, insieme ai cuscini, riprendono le forme di tutti i cioccolatini della collezione. Le sedute possono essere unite da pouf nodo per ottenere divani ad angolo, oppure arricchite con tavolini.

Al Supersalone, oltre alla collezione “Gourmandise”, anche la poltroncina MadameG, evoluzione di Giuggiola, e l’iconico pouf U Strozz: in vernacolo materano significa “gli stracci”, ed è il pouf ecosostenibile realizzato con sfridi di produzione: il lavoro dell’artigiano dà vita a un prodotto mai uguale all’altro e come tale unico e originale, ma soprattutto ecologico.

 

Natuzzi, il cerchio dell’armonia

La poesia, l’Umanesimo, il nostro Mediterraneo e la terra italiana con le sue tradizioni, i coralli, le spugne e i gusci del profondo blu si riuniscono in un nuovo design che corre veloce come un lampo, pur arrivando dalle menti creative di tanti designer selezionati per i nuovi imbottiti di Natuzzi. Sicuramente una collezione omaggio delle bellezze naturali, ma anche rispettosa della sua richiesta di conservazione e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Il suo nome è “Circle of Harmony” e coinvolge ben otto designer: Lorenza Bozzoli, Massimo Iosa Ghini, Sabine Marcelis, Marco Piva, Elena Salmistraro, Patrick Norguet, Formafantasma, Marcel Wanders.

 

Horm, una poltrona d’arte che prende forma da un metro cubo di gommapiuma

Un metro cubo di gommapiuma in tre strati sovrapposti, compressi e forgiati fino a diventare una poltrona: non è più un progetto di design da libro dei sogni, perché è diventato realtà grazie alla collaborazione a sei mani tra Horm, il pluripremiato designer Dror Benshetrit e il brand Novacolor. Tutto è partito dall’intuizione del Co-owner e Creative Director dell’azienda, Renato Zamberlan, di saper come dare corpo al peso dell’uomo sull’ambiente circostante e alla sua impronta sulla natura: «Quando Dror ha espresso il desiderio di realizzare un prodotto capace di trasmettere l’enorme pressione dell’uomo, inteso come massa, sull’ambiente e sulle sue risorse, consapevole di come la presa di coscienza di questo sia il primo passo verso un cambiamento di direzione, la collaborazione con Novacolor e i suoi laboratori di ricerca è stata automatica». Il risultato è “Mass Pressure”, la seduta esclusiva presentata al Supersalone in un’unica versione, tanto da essere pronta a diventare una vera e propria opera d’arte dedicata a gallerie e musei.

La forma della seduta, innovativa e avvolgente seppur dagli angoli quasi contorti, è mantenuta da un telaio tubolare in metallo verniciato, come è verniciata con rame liquido ossidato o effetto cemento anche l’intera superficie, precedentemente trattata a mano. L’effetto è quello di una poltrona morbida e confortevole, soffice come una piuma, ma allo stesso tempo pesante come un masso: un ossimoro che si percepisce in tutta la sua iconicità.

 

Turri, le note musicali si fanno design d’arredo living

Una custode della tradizione che è anche un’innovatrice al passo con le esigenze delle nuove generazioni sempre più internazionali: la nuova collezione di arredi interior di Turri ha saputo intercettare il rinnovamento stilistico della contemporaneità, portando sulla scena l’estro di grandi designer del panorama mondiale. La musica, con la sua capacità di suscitare emozioni profonde e di creare una connessione tra l’anima umana e il mondo circostante, le note e gli spartiti, i ritmi che inondano l’aria sono la fonte di ispirazione di Giuseppe Viganò, che ha firmato la serie “Soul”, con divano e poltrona, ma anche la poltroncina “Harp”. Il primo è una seduta componibile che si realizza nell’accostamento di moduli diversi, dalle sedute angolari, alle chaise lounge, fino ai tavolini intermedi con base in legno e top in marmo. Un altro elemento distintivo di “Soul” sono i preziosi inserti in pelle che arricchiscono i bordi dei braccioli. Anche la poltroncina “Harp” proviene dalle medesime suggestioni armoniche: la base in legno massello di noce, affusolata e leggera, ricorda i bracci di uno strumento musicale e sorregge una struttura imbottita, concava, che circonda il corpo in un delicato abbraccio. 

Il designer Andrea Bonini è tornato a collaborare con Turri per la serie di imbottiti “Blossom” (divano e poltrona), le cui linee ricordano quelle di un calice di un fiore e i suoi petali. La loro struttura è definita da archi di parabole che, toccandosi gli uni con gli altri, creano delicati angoli impreziositi ed evidenziati da dettagli in metallo.

 

Baxter, quando cielo, terra e acqua si fanno casa

Una contaminazione tra arte, moda, natura, i colori del mare, della sabbia, di un cielo stellato nel deserto, un’alta scogliera o una metropoli vista dall’alto: l’ispirazione per la nuova collezione 2021 parte da qui, con l’obiettivo di rendere gli spazi di casa luoghi non formali e mai banali, dall’ardito accostamento di colori e di stili pur senza tradirne l’armonia e la funzionalità. Da una visione quasi scomposta, dunque, divani, poltrone, tappeti e complementi d’arredo living si ricompongono nel segno della modularità e della convivialità.

Della nuova e vasta collezione, c’è una serie iconica e rappresentativa dell’intero mood di Baxter, ed è quella firmata dal designer Christophe Delcourt: una linea per così dire di “living scomposto”, dal momento che ha saputo adattare la modularità e la componibilità in ogni elemento d’arredo, dai divani alle poltrone ai pouf, ma anche ai tavoli. “Clara”, per esempio, è un divano costituito numerosi elementi da disporre in vario modo, a seconda delle necessità e dei gusti: un mix ci linee curve, di figure concave o convesse, di pieni e vuoti tale da realizzare sedute lineari più o meno ampie, a incastro, ad angolo, con penisola o con una sorta di pouf vicino, o tante piccole isole di relax. A completare la linea di Delcourt, oltre a un piano in vetro artistico, “Keren”, ovvero una coppia di poltroncina e pouf caratterizzata ancora una volta dalle linee a incastro, ben visibili nel profilo della prima, con lo schienale che abbraccia in modo inscindibile la seduta. Una sagoma che ricorda una calzatura con tacchetto basso dal design sofisticato, come anche la parte superiore del pouf, incentrata sull’incasso di tre parti, due simmetriche e una di completamento. Infine “Beki”, pouf tanto simile all’idea di un sasso irregolare, anche in questo caso accostabile a un “compagno” o da lasciare da solo.

Le collaborazioni di Baxter hanno coinvolto però anche altri designer, quali Draga&Aurel per la poltrona “Barret”in stile anni Settanta e il divano ora anche in cuoio “Brigitte” dall’aspetto sempre più vintage, Federico Peri per i complementi da home office e Paola Navone per l’evoluzione della serie “Milano” nata nel 2020, con divano e poltrona sempre più avvolgenti nel loro design soffice come le nuvole.

 

Arrmet, il design di sedute che fa il giro del mondo

La bellezza sta nella diversità che, a sua volta, scaturisce dalla curiosità: è l’anima di Arrmet che, anche nelle nuove collezioni presentate a Milano, ha voluto unire le idee e le suggestioni migliori provenienti da tutto il mondo, per poi sintetizzarle in uno stile sempre più mediterraneo e locale. Oltre alla poltrona bergère “Strike Relax” e allo sgabello “Dam St XL” disegnati dallo stesso ArrmetLab, è stata infatti inserita nel nuovo catalogo la poltrona “Kiyumi lounge” by Tomoya Tabuchi, che è stata presentata a Tokyo dal suo designer dal 18 al 21 ottobre. È l’unione di stile giapponese e di design contemporaneo, per un risultato netto, linee semplici e versatili per la casa o per uso contract. Il sedile e lo schienale possono essere tappezzati o in multistrato di frassino verniciato, mentre le gambe in tubo sottile d’acciaio verniciato. 

Per quanto riguarda invece “Dam St XL”, l’ultimo pezzo arrivato della collezione “Dam” di sedute imbottite, va ad aggiungersi alle altre poltroncine girevoli. Lo schienale, in tre fasce di diversa lunghezza e altezza, è pur sempre il protagonista grazie alla sua forma avvolgente di faggio, Il trespolo, invece, è formato da quattro gambe con fusto in frassino massello e poggiapiedi in acciaio verniciato nero. 

 

Frigerio, orizzonti di convivialità e flessibilità

Ricerca estetica e formale per l’elemento caratterizzante delle nuove esigenze di spazi abitativi, case e appartamenti: il divano. La filosofia intorno alla quale ruota il design della nuova collezione living di Frigerio presentata tra il Supersalone di Milano e il Fuorisalone è proprio questa, così da potenziarne le caratteristiche e da renderlo, insieme alle poltrone e agli altri elementi d’arredo (tavoli, librerie, letti) il più adattabile possibile, oltre che flessibile per le varie funzioni da ricoprire

La tradizione dell’azienda, da sempre alla ricerca della massima dinamicità, ha puntato sulla collaborazione di diversi designer per non tradire le richieste di un presente in continuo mutamento: dai nomi già vicini all’azienda brianzola, quali Umberto Asnago e Gianfranco Frigerio, a quelli appena arrivati di Federica Biasi e Christophe Pillet. Ed è proprio quest’ultimo ad aver firmato l’elemento più iconico della collezione 2021, il divano modulare “Horizon”, che si adatta a spazio conviviale, luogo di relax, di lavoro, angolo per un drink o per pranzi veloci. Da una parte la sua forma lineare lo rende ampio e ideale per staccare dalla frenesia giornaliera, ma la struttura può essere regolata a piacere con soluzioni angolari più o meno complesse, elementi trapezoidali asimmetrici o addirittura curvi, tanto da ottenere sedute di profondità diversa. Uno dei più fini accorgimenti all’insegna della leggerezza è quello della sospensione della seduta e della base su cui poggiano braccioli e schienali, la prima delle quali può essere sia in tessuto che in pelle. 

A firma di Federica Biasi, invece, ci sono la long chair “Huli”, con struttura in due legni massello: noce canaletto e frassino. Tra le altre sedute presentate, le poltrone “Arianna” e “Amanda”di Umberto Asnago e, infine, il divano “Arnè” e il pouf “Jonas” di Gianfranco Frigerio. Le linee semplici, a parallelepipedo o a cubo, dell’ultimo elemento lo rendono perfetto per adattarsi a qualsiasi ambiente della casa. 

 

Bonaldo, sulle tracce del cosmopolitismo del design

Un design innovativo e ricercato, ma pur sempre perfettamente integrato all’interno dell’ambiente circostante, è il cuore della nuova collezione dell’azienda veneta Bonaldo che, in sintonia con i cambiamenti del proprio pubblico, vuole andare in una direzione sempre più cosmopolita. Una risposta che arriva, per esempio, dall’ampia gamma di materiali utilizzati per tutti i suoi elementi d’arredo, dal legno massello al noce americano, dal rovere spazzolato al cristallo trasparente, bronzato o fumé, dalla ceramica al metallo fino al marmo Rosso Carpazi. Le materie prime, inoltre, vengono scelte per la propria qualità, per le tecnologie innovative e per la provenienza locale. Nelle sedute, lo stesso lavoro è stato concentrato sui rivestimenti e sugli imbottiti perché, oltre a pelle, ecopelle o cuoio, le nuove collezioni vedono l’inserimento del mondo naturale con lino crudo e nobili cotonimatelassé dal leggero effetto imbottito e morbide ciniglie che esaltano la brillantezza dei tessuti. 

Tra le sedie della nuova collezione vi sono “Joy”, “Miss Joy” e “Joy Too” by Spazioameno, sintetizzabile in due definizioni con design senza tempo e sartorialità. La serie “Mida”, “Miss Mida” e “Mida Too”, disegnata da Gino Carollo, è simbolo di pregio. Ispirata al mitico Re Mida, che trasformava in oro qualsiasi cosa al sol tocco, propone tre diverse sedute eleganti sia per le zone living, in particolare quelle con braccioli, che per i piano bar, nel caso degli sgabelli. Infine vi sono le sedie “Way” e “Miss my way”, realizzate dallo stesso Bonaldo Lab: l’elemento centrale è rappresentato dallo schienale, avvolgente e come se fosse composto da più elementi circolari intersecati tra loro ad abbracciare il corpo.

Tre, invece, sono i nuovi divani della collezione 2021, tutti caratterizzati dall’ampiezza delle sedute che, talvolta, assumono forme asimmetriche e imprevedibili. È il caso di “Peanut B.X.” by Mauro Lipparini (che ha curato anche l’allestimento di Banaldo al Supersalone), versatile nella sua possibilità di integrazione con pezzi componibili già esistenti nel catalogo, è possibile adattarlo ad ambienti living altrettanto irregolari. Può essere visto come l’unione di due isole di relax dalle forme diverse, una trapezioidale con maggior profondità di seduta grazie a un semiangolo e una lineare, oltre al pouf e ai braccioli personalizzabili. “Lovy”, di Sergio Bicego, è anch’esso un divano componibile, caratterizzato da un movimento semiovale della seduta ripreso anche dallo schienale con bordo “arricciato” all’indietro. Lo stesso Bicego ha disegnato anche “Aliante”, un divano ad angolo componibile dall’estrema leggerezza: anche il telaio aereo, infatti, è rivestito in tessuto, così da essere in continuità con lo schienale, i braccioli e i cuscini.

Chiude la collezione “Belt e Cross” by Alain Gilles, una serie di pouf concepita come una famiglia, fratelli dalle diverse personalità. 

 

Molteni, un volo intorno al mondo degli imbottiti e non solo

Un’icona degli anni Cinquanta che è arrivata fino a Manhattan torna a vivere, dopo 67 anni, nell’installazione “Flight D.154.5” di Molteni&C per il Supersalone 2021. Ma Ron Gilad ne ha abbattuto le distanze con una reinterpretazione tutta contemporanea e tecnologica, fino a renderla l’emblema del desiderio e dell’immaginazione del viaggio per il mondo. La famosa poltrona “Round D.154.5” progettata da Gio Ponti nel 1954 e il cui nome deriva dalle spaziali linee arrotondate, è stata rieditata dall’azienda in collaborazione con Gio Ponti Archives, fino a diventare un progetto all’avanguardia dotato anche di Qr Code per ottenere le informazioni relative alla seduta. È dunque la sintesi dello spirito di innovazione, creatività e scambio culturale alla base di tutta l’intera nuova collezione dell’azienda, presentata al Flagship Store di Milano. Tante le collaborazioni, con designer, da Nicola Galliza a Marta Ferri e tanti altri, ma tra i protagonisti non si può non citare Vincent Van Duysen, che ha firmato, il divano “Marteen”.  Un sistema modulare e di libera configurazione, senza rompere gli equilibri tra pieni e vuoti, tra volumi più o meno solidi. Le composizioni possibili sono versatili, come dimostra l’alternativa tra semplici angoli, innovative isole e il completamento con tavolini o pouf.

«”Marteen” è molto più che una somma di parti; è la modularità che incontra il dinamismo. È il simbolo di un nuovo modo di pensare e offrire gli infiniti arrangiamenti dei divani: dalla seduta singola dei pouf, da quella più classica a due posti, fino alla prospettiva a 360° dell’isola, tanto da diventare il sistema cuore dell’area living». (Vincent Van Duysen).

 

T-Bone, un camaleontico progetto di Ceccotti Collezioni

È un’avventura, una sperimentazione progettuale, produttiva e materica; è un prodotto camaleontico in grado di cambiare completamente aspetto a seconda delle finiture del legno (il noce, il frassino) e dell’abbinamento con i tessuti. “T-Bone” è la nuova poltrona di Ceccotti Collezioni dal forte carisma e in stretto binomio con il side table “Àrbol”, entrambi disegnati da Jaime Hayon con uno spiccato carattere trasformista, determinato a sua volta da varianti cromatiche e finiture differenti per ogni mood. «”T-Bone” e “Árbol” sono come nuovi cittadini del mondo, in ogni contesto abitativo o in spazi collettivi. Sotto tutte le loro prospettive, a 360°, sono nuove icone di design», le ha definite Franco Ceccotti, e del resto la poltrona presenta davvero diverse essenze da armonizzare con il contesto: noce americano e frassino sono proposte in svariate finiture, incluso la gommalacca. A seconda dell’abbinamento con i tessuti, “T-Bone” cambia radicalmente aspetto, come del resto anche il suo tavolino in accompagnamento. Il nome stesso del prodotto, “Árbol”, rimanda l’immagine dell’albero e, di pari passo, anche la sua struttura centrale con l’innesto di tre rami e relativi piani d’appoggio

«È un oggetto scultoreo e iconico in grado di trasmettere a un tempo leggerezza e dinamismo, proprio grazie a questa interazione di dettagli che la trasformano in un oggetto unico. Ogni suo elemento è come una lettera che forma un linguaggio, ogni sua parte una parola che va a comporre una poesia. Come una ballerina che deve muoversi e danzare nello spazio, anche “T-Bone” è dotata di un suo intrinseco equilibrio formale, di una grazia percepibile nell’interazione dei suoi elementi e nell’insieme complessivo». (Jaime Hayon).

 

Vesper, l’oasi in trasformazione di Giorgetti

L’idea è stata quella di creare un’isola da calare in mezzo al mare di casa, ai suoi ambienti sempre più fluidi e dinamici. E, così, è nato “Vesper”, il nuovo sistema divano di Giorgetti firmato da Roberto Lazzeroni. In anticipo sulle tendenze, il designer ha recuperato un’intuizione di qualche anno fa, riconoscendone oggi i tempi maturi. La nuova trasversalità dell’abitare viene riprodotta anche visivamente nelle linee sinuose della seduta e dei suoi elementi a corredo, dallo schienale ai cuscini, accentuandone allo stesso tempo l’eleganza e la sofisticazione. La struttura è piuttosto semplice: una pedana a terra in pelle o in tessuto, facile da organizzare a proprio gusto e sulla base delle rispettive esigenze in varie forme (anche ad angolo con pouf intermedio e unione di un elemento destro e uno sinistro con diverso schienale), che contiene i cuscini di seduta e gli schienali imbottiti, a loro volta in pelle o in tessuto. Anche i colori possono essere personalizzati, grazie a una versione monocromatica in tessuto o in pelle oppure una bicolore in accoppiata pelle-tessuto.

Un abbraccio duplice, sia della linea dell’intero sistema sia dell’avvolgente schienale della chaise longe e dell’elemento angolare.

 

Acerbis e Mdf, dall’archivio storico al presente per un living design senza tempo

Potrebbe essere definito un design d’archivio: la passione per la storia, la memoria e la narrazione della tradizione dei direttori creativi di Acerbis (fusa nel gruppo Mdf Italia), Francesco Meda e David Lopez Quincoces, li ha portati a realizzare una nuova collezione “Remasters”, risultato di una riproposizione di passate creazioni la cui modernità rimane all’avanguardia ancora oggi. «Pezzi che narrano una storia importante dal valore intrinsecamente prezioso per coloro che comprendono l’aspetto narrativo del design, motivo per cui si cerca di renderli attuali sulla base di come vengono vissute oggi le case, con nuove proporzioni, materiali e colori», hanno spiegato gli stessi direttori. “Life” è un divano componibile di Roberto Monsani che riprende il tradizionale design modulare e flessibile, ancor più con l’aggiunta di pouf intermedi e moduli vari di seduta, aggiungendo una innovativa struttura in plexiglass allungata in noce tinto scuro e frassino nero. 

Mdf ha invece presentato la naturale evoluzione della sedia “Neil” di Jean Marie Massaud del 2018, già evolutasi nei due anni successivi e arrivata ora a “Neil Leather”. I dettagli sono il cuore del nuovo progetto, che pone le proporzioni e il comfort quali priorità. La struttura portante in acciaio cromo nero disegna un’architettura semplice e leggera, mentre il rivestimento in cuoio pieno fiore a forte spessore la veste creando una seduta accogliente. Dettagli sartoriali, come le cuciture con filato a spessore e i bordi tinti, valorizzano le qualità esclusive del cuoio e della sua lavorazione. Modernità, classicità e innovazione di riuniscono in un sol luogo.

 

Arper, tornare alla socialità attraverso il comfort di sedie, sgabelli e arredi living

“(Re)new together”, è ora di ripartire, insieme, con la convivialità che passa dal comfort degli arredi e, in particolare, delle sedute. Lo sa bene Arper, che al Supersalone ha presentato le nuove collezioni per nuove forme di condivisione degli spazi. Ed è in questa occasione che, oltre a Kinesit Met”, “Mixu”, “Adell”, “Aston Club”, ha presentato la sua prima sedia lounge in legno massello, “Kata”. Questa evoca la sedia della tradizione, in legno e paglia intrecciati, reinterpretandola con l’impiego di soluzioni contemporanee e sostenibili, nonché coniugando calore e purezza grafica, in una giustapposizione tra la presenza nello spazio e un profilo minimale. Il tessuto è stato tecnologicamente concepito per adattarsi perfettamente al fusto della seduta, riducendo al minimo gli scarti di materiale ed è disponibile in due tipologie: in maglia 3D knit con pattern grafico e micro imbottitura interna, nei toni naturali del lino, del grano e del carbone oppure maglia 3D knit con motivo a righe, nei colori acqua, grano, carbone. Fin dall’inizio la prospettiva della circolarità è stata parte integrante della collezione, come dimostra la scelta di una tessitura 3D che contribuisce alla sostenibilità del prodotto a diversi livelli.

Photos are courtesy of Calia Italia, Natuzzi, Horm, Bonaldo, Baxter, Arrmet, Frigerio, Molteni, Turri, Ceccotti Collezioni, Giorgetti, Mdf, Arper

 

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