Taipei Performing Arts Center, il teatro vicino alla vita delle persone
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Taipei Performing Arts Center, il teatro vicino alla vita delle persone

Tre teatri in un’unica architettura, simbolo della voglia di sperimentare della città

OMA

Taipei Performing Arts Center, il teatro vicino alla vita delle persone
Scritto da Redazione The Plan -

Avvicinare le persone alla cultura teatrale, includere e ispirare le menti: questi gli obiettivi della città di Taipei con il nuovo progetto per il Taipei Performing Arts Center. Disegnato dagli architetti di OMA, Rem Koolhaas e David Gianotten, il centro culturale sorge nell’animata zona del mercato notturno Shilin di Taipei, caratterizzato da una vibrante e vivace cultura di strada, radicata nella vita della città. Il progetto punta a ridare al teatro la sua vocazione iniziale: un’antica forma di partecipazione civica, di inclusione e di vita collettiva, lontana dagli stereotipi culturali e dai formalismi che ha assunto nel tempo.

 

Tre teatri in uno

Taipei Performing Arts Center, OMA © Shephotoerd Co. Photography, courtesy of OMA

I teatri contemporanei, seguendo la tendenza sempre più formale assunta dall’arte performativa, sono diventati architetture chiuse e standardizzate, lontane dalla vita che li circonda, templi della cultura accessibili a pochi. Il Taipei Performing Arts Center sovverte questa concezione con un edificio pubblico, in grado di accogliere la cultura di massa, la società, l’arte, la vita creativa.

Per fare ciò, l’architettura è sollevata da terra, creando una piazza a livello della strada: un Public Loop la collega con i volumi sovrastanti e li attraversa con un percorso che costituisce l’estensione della vita di strada all’interno del teatro; è uno spettacolo per gli spettatori senza biglietto, un invito a prendere parte alla vita del teatro, con la possibilità di attraversarlo ed esplorarlo, anche nelle zone che tipicamente rimangono nascoste agli spettatori. Finestre lungo il percorso permettono infatti di osservare non solo gli spettacoli all’interno degli auditorium, ma anche gli spazi tecnici delle scene.

Il centro si compone di tre teatri distinti, riuniti attorno a un cubo centrale che consente la modifica e l’accorpamento dei diversi auditorium. La Globe Playhouse è una sala sferica da 800 posti, concepita come un pianeta addossato alla facciata e il cui proscenio è creato dall’intersezione della sfera all’interno del volume cubico. Il Grand Theater è una sala da 1.500 posti ospitata all’interno di un volume asimmetrico che gioca con lo sfalsamento dei piani paralleli di un parallelepipedo; di fronte a esso, il Blue Box da 800 posti è dedicato agli spettacoli più sperimentali. I due ambienti possono essere accoppiati attraverso il volume centrale, generando un Super Teatro, uno spazio unico in grado di ospitare configurazioni teatrali e scenografie senza precedenti.

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Un’architettura a tutto tondo

Taipei Performing Arts Center, OMA © Shephotoerd Co. Photography, courtesy of OMA

Al contrario delle architetture più tradizionali per i teatri, con un fronte principale e un retro, il Taipei Performing Arts Center è un’architettura a tutto tondo, che non ha un punto di osservazione prevalente rispetto all’altro. Dall’esterno infatti si presenta come una serie di volumi opachi, muti e misteriosi, che si compenetrano innestandosi all’interno dell’animato e luminoso cubo centrale, rivestito in vetro ondulato. I volumi generano sbalzi, asimmetrie e geometrie, interrotte dall’elemento sferico che ospita la Globe Playhouse: il volume quasi “spaziale” si innesta sulla facciata ed è sorretto da due pilastri inclinati che convergono verso il centro della sfera.

Il teatro costituisce un nuovo strumento per avvicinare socialmente le persone attraverso l’arte performativa e per sperimentare nuove forme di arte teatrale. Come afferma Rem Koolhaas, fondatore di OMA, «quando abbiamo visitato Taipei per la prima volta per il concorso, abbiamo percepito che si trattava di una città desiderosa di sperimentare. Questo edificio è una risposta a questa scoperta. Abbiamo messo insieme tre teatri tradizionali in modo da offrire ai teatranti opportunità completamente nuove di concepire spettacoli e performance».

 

 

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Credits

Location: Shilin District, Taipei
Architects: OMA REM KOOLHAAS AND DAVID GIANOTTEN  
Total Area: 58.658 m2
Client: Authority-in-Charge: Taipei City Government; Executive Departments: Department of Cultural Affairs, Department of Rapid Transit Systems (First District Project Office), Public Works Department (New Construction Office)
Complection: 2021
Executive Architect: KRIS YAO | ARTECH (Architect: Kris Yao; Project Principals: Willy Yu, Grace Lin)

Theater Consultant: dUCKS Scéno, Creative Solution Integration Ltd.
Acoustic Consultant: Royal HaskoningDHV and Theo Raijmakers (Level Acoustics & Vibration), SM&W
Landscape Designer, Interior Designer: Inside Outside
Structure, MEP, Building Physics, Fire Engineer: Arup
Structural Engineer: Evergreen Consulting Engineering Inc.
Services Engineer: Heng Kai Inc., IS Leng and Associates Engineers
Fire Engineer: Taiwan Fire Safety Consulting Ltd. Lighting
Consultant: Chroma 33
Façade Engineer: ABT, CDC Inc.
Sustainability Consultant: Segreene
Design and Consulting Landscape Consultant: CNHW
Geotechnical Engineer: Sino
Geotech Traffic Consultant: Everest Engineering Consultants Inc.
Animation: Artefactory

Main Construction Contractor: International Engineering & Construction Co., Ltd (former general contractor), Sun-Sea Construction Co. Ltd. (façade continuous construction), Ancang Construction Co. Ltd. (interior & landscape continuous construction), Jung Yan Interior Design & Decoration Co., Ltd., Tech-Top Engineering Co., Ltd. (MEP, fire engineer), Shiu Guan Machine Electric Engineering Co. Ltd. (air-conditioning), Jardine Schindler Lifts Limited (elevator facilities)

Photography by Shephotoerd Co. Photographt, courtesy of OMA

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