Non solo un luogo di lavoro, ma anche un esempio delle potenzialità del design nel settore industriale: lo studio Peter Pichler Architecture, a partire dalla consapevolezza di come la bellezza e la buona architettura possano contribuire al benessere delle persone e dei lavoratori, ha firmato il progetto per la nuova sede Bonfiglioli di Calderara di Reno, nel Bolognese, azienda produttrice di motoriduttori, sistemi di azionamento, motori elettrici. L’intero progetto è permeato da un approccio olistico: soluzioni ad hoc e materiali sostenibili sono stati scelti per ottenere ambienti accoglienti e confortevoli, fluidi e flessibili, adatti a rendere gli spazi di lavoro funzionali e al contempo al passo con i canoni contemporanei di un workplace. Il risultato, dunque, è quello di un headquarter testimonianza delle opportunità del design nel settore industriale e, al contempo, capace di trasmettere e di rappresentare l’identità dell’azienda committente attraverso un’architettura ricercata, una geometria innovativa e un involucro leggero.
Per questo progetto, Peter Pichler Architecture ha scelto come partner per diverse soluzioni Schüco, rivolgendosi al Custom Engineering di Schüco Italia per la messa in opera. I sistemi in alluminio selezionati si sono rivelati importanti alleati nel giocare con le forme, garantendo solidità, estetica, design minimale e prestazioni durevoli nel tempo.
Quello della nuova sede Bonfiglioli è stato definito dalle diverse professionalità coinvolte un cantiere abbastanza complesso, sia dal punto di vista della ricerca sia da quello dello sviluppo tecnico: i componenti speciali realizzati sono infatti perlopiù fuori standard, così da garantire la corretta interazione tra le facciate in alluminio e, allo stesso tempo, con gli altri elementi strutturali dell’involucro. I sistemi in alluminio per finestre Schüco Block System, per esempio, sono utilizzati come aperture integrate in facciata: questi combinano trasparenza a performance. Il loro cuore tecnologico è rappresentato dai profili di anta sottili, che scompaiono all’interno del telaio lasciando in vista meno di 80 mm di alluminio. Il design essenziale permette l’ingresso di una maggiore quantità di luce naturale e di rispettare la leggerezza dell’intera costruzione. Con oltre 600 ore di progettazione e di laboratorio, alla fine sono stati creati sei nuovi codici.
Il processo di customizzazione dei sistemi in alluminio Schüco si è focalizzato, per una soluzione di facciata strutturale, su sistemi in alluminio a montanti e traversi capaci di isolare ciascun piano, limitando i ponti termici caldo-freddo, e capaci di assorbire i movimenti dell’edificio dovuti a dilatazione e compressione o alle sollecitazioni degli agenti atmosferici. Lo studio di fattibilità ha portato a una soluzione mista a montanti e a traversi sdoppiati: sono dunque stati integrati il sistema in alluminio standard Schüco FWS 60 con il sistema Schüco FWS 60 SG (Structural Glazing) custom.
Nello specifico, questa operazione ha portato alla congiunzione di montanti laterali, i quali sono avvitati ai traversi, a loro volta modificati con occhielli; il montante intermedio poi, sfalsato in modo sistematico e speculare a ogni piano, dà movimento alla facciata.
Diversi sono i vantaggi apportati dal lavoro di customizzazione sul progetto: il sistema adottato evita per esempio il propagarsi di spostamenti o pressioni tra i diversi livelli. Inoltre, i sistemi in alluminio Schüco custom garantiscono un isolamento termico elevato, una importante resistenza al carico del vento e sono in grado di sostenere i vetri di grandi dimensioni che caratterizzano l’aspetto della facciata.
Infine, la personalizzazione con finitura – resistente e duratura nel tempo – nero ossidato dei profili in alluminio Schüco contribuisce a rendere l’involucro più elegante e sofisticato. L’immagine che viene trasmessa è quella di professionalità e innovazione propria dell’intero progetto e dell’azienda stessa.
Per maggiori info: www.schueco.com
© Fabio di Carlo, courtesy of Schueco