Lo studio Egoundesign, formato da nove giovani ragazzi bolognesi under35, si aggiudica il terzo posto al SaloneSatellite Award 2024 con il progetto Voronoi, set di tazzine in ottone stampate in 3D. Organizzato nell'ambito del Salone del Mobile di Milano, il contest premia ogni anno i più meritevoli tra i progettisti emergenti che partecipano all'evento, giunto ormai alla sua 25esima edizione.
La collezione Voronoi rappresenta il primo prodotto a essere stampato in 3D in ottone puro. Questi piccoli contenitori, che possono essere assemblati in verticale grazie a un sistema di magneti, rimandano all’arte zen dello stone balancing, pratica meditativa e giocosa di sovrapposizione delle pietre. Con le diverse forme e sfaccettature di cui sono composti, invitano al gioco e ad esplorare nuovi bilanciamenti attraverso le differenti interazioni che si possono creare tra i recipienti.
Il nome 'Voronoi' e la forma delle tazzine prendono ispirazione dalla struttura microscopica della lega dell'ottone, composta da rame e zinco, e dalla disposizione atomica che segue il diagramma Voronoi, una tassellatura particolare di uno spazio metrico ricorrente in natura.
Voronoi rivisita l'ottone, un materiale della tradizione artigianale, attraverso una tecnologia all'avanguardia sviluppata in collaborazione tra Egoundesign e 3D4Mec, la prima azienda al mondo a creare stampanti industriali 3D per l'ottone.
Utilizzando la tecnologia L-PBF (laser powder bed fusion), i pezzi vengono stampati tridimensionalmente fondendo e solidificando la polvere di ottone con un laser. Questo processo consente di creare forme dettagliate che mantengono leggerezza senza compromettere la resistenza del prodotto. Inoltre, grazie al "recupero automatico" brevettato da 3D4Mec, la materia prima viene utilizzata al 98%, riducendo al minimo gli scarti.
Voronoi segna il proseguimento della sperimentazione di Egoundesign nella stampa tridimensionale, avviata nel 2021 con il set di scrittura CENTO3, progetto del 2001 di Achille Castiglioni e Gianfranco Cavaglià, realizzato in collaborazione con la Fondazione Achille Castiglioni.
Ad aggiudicarsi il primo premio al SaloneSatellite Award è la lampada Deformation Under Pressure dello studio cinese Ololoo, mentre il secondo posto va alla libreria Veliero dell'architetto Filippo Andrighetto, che lavora tra l'Italia e la Danimarca. Una menzione speciale è stata conferita al trio tunisino Mohamed Romani con Chems Eddine Mechri e Ahmed Bssila, per la lampada Fibra.
Sotto la guida di Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York, la giuria ha selezionato i quattro progetti vincitori tra oltre cento candidati, premiando l’innovazione dei processi e delle tradizioni, a sottolineare l'impegno per un pensiero sostenibile e la salvaguardia dell'ambiente.
Il trofeo, una scultura in metallo ispirata alla sedia per visite brevissime di Bruno Munari e realizzata dall’artista Daniele Basso, è stato consegnato ai vincitori da Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice del SaloneSatellite.
>>> Il Salone del Mobile 2024 è in scena fino a domenica 21 aprile negli spazi di Fiera Milano a Rho
Photography by Sebastian Quadrelli, courtesy of Egoundesign