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Riken Yamamoto vince la 53esima edizione del Pritzker Architecture Prize

L’architetto giapponese, noto anche per il suo impegno in campo sociale, «ci ricorda che in architettura, come nella democrazia, gli spazi devono essere creati dalla volontà delle persone»

Riken Yamamoto

Riken Yamamoto riceve il Pritzker Architecture Prize 2024
Scritto da Redazione The Plan -

Il Pritzker Architecture Prize 2024, il più alto riconoscimento internazionale in ambito architettonico, va a Riken Yamamoto, docente e architetto giapponese impegnato nel sociale, nato a Pechino e residente a Yokohama, in Giappone. La sua Laureate Lecture, in occasione della vincita del premio, si terrà il 16 maggio a Chicago, nella S. R. Crown Hall dell’Illinois Institute of Technology, in partnership con il Chicago Architecture Center.

Lo scopo del premio annuale, supportato dalla Hyatt Foundation, è quello di onorare il talento, la visione e l’impegno di uno o più architetti in vita, i cui progetti - completati - abbiano contribuito in modo costante e significativo all’umanità e all’ambiente costruito attraverso l’arte dell’architettura.

Sfumando i confini tra la dimensione pubblica e quella privata, Yamamoto disegna progetti di alta valenza sociale e crea società armoniose in cui convivono identità, economie, politiche, infrastrutture e sistemi abitativi diversi. Per questi e altri motivi, è stato scelto come vincitore della 53esima edizione del Pritzker Architecture Prize.

Riken Yamamoto, Yamakawa Villa, 1977, Nagano, Giappone © Tomio Ohashi, courtesy The Pritzker Architecture Prize

 

I progetti di Riken Yamamoto

In oltre 50 anni di carriera, Yamamoto ha progettato residenze private, ispirandosi e riadattando le tradizionali machiya giapponesi e le oikos greche, per esempio il suo primo progetto, Yamakawa Villa, a Nagano, in Giappone, o la sua stessa abitazione GAZEBO a Yokohama, in Giappone; complessi residenziali pubblici come il progetto Pangyo a Seongnam, nella Repubblica di Corea, che soddisfa il suo stesso obiettivo di «promuovere l’armonia tra le culture e le fasi della vita»; scuole elementari, come la Koyasu a Yokohama, in Giappone; edifici universitari, come la Saitama Prefectural University a Koshigaya, in Giappone; istituzioni come il Yokosuka Museum of Art, che pongono in primo piano l’esperienza dell’utente; spazi civici, come la stazione dei vigili del fuoco di Hiroshima Nishi o il municipio di Fussa a Tokyo. Yamamoto si è occupato inoltre di pianificazione urbana. La maggior parte dei suoi progetti, di varia scala, si trova in Giappone, nella Repubblica Popolare Cinese, nella Repubblica di Corea e in Svizzera.

Scuola elementare Koyasu, 2018, Yokohama, Giappone © Mitsumasa Fujitsuka, courtesy The Pritzker Architecture Prize
 

Andando contro alla prospettiva tradizionale in cui il valore della privacy è diventato una sensibilità urbana, l’architetto definisce la comunità come un «senso di condivisione di uno spazio» e mette in comunicazione diverse culture, passati e generazioni, adattando le influenze internazionali e l’architettura moderna ai bisogni del futuro. Un approccio nato dai numerosi viaggi in tutto il mondo in cui ha analizzato le radici e la storia della vita comunitaria.

La trasparenza è inoltre un elemento essenziale nell’architettura di Riken Yamamoto, che egli associa alla funzionalità e all’accessibilità degli spazi per gli utenti, ma anche per i passanti.

Caserma dei pompieri di Hiroshima, 2000, Hiroshima, Giappone © Tomio Ohashi, courtesy The Pritzker Architecture Prize

 

La Giuria del Pritzker Architecture Prize 2024

I membri della Giuria dell’edizione 2024 del Premio non provengono solo dal settore dell’architettura e del design, ma sono anche impegnati nel mondo politico, accademico e giuridico: Alejandro Aravena, Presidente di Giuria (architetto, docente e vincitore del Premio Pritzker 2016), Barry Bergdoll (storico, docente, curatore e scrittore di architettura), Deborah Berke (architetto e preside della Yale School of Architecture), Stephen Breyer (giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti), André Aranha Corrêa do Lago (critico di architettura e Segretario per il clima, l’energia e l’ambiente del Ministero degli affari esteri del Brasile), Kazuyo Sejima (architetto e vincitrice del Premio Pritzker 2010), Wang Shu (architetto, docente e vincitore del Premio Pritzker 2012), e Manuela Lucá-Dazio, con il ruolo di Direttrice esecutiva.

Riken Yamamoto, residenza GAZEBO, 1986, Yokohama, Giappone © Tomio Ohashi, courtesy The Pritzker Architecture Prize

 

Le parole della Giuria

«Oltre a fungere da sfondo alla vita quotidiana, le architetture di Riken Yamamoto assumono un ruolo fondamentale in essa, in quanto favoriscono l’interazione spontanea tra persone attraverso strategie progettuali precise e razionali. [...] Riken Yamamoto è stato nominato vincitore del Premio Pritzker 2024 per aver creato nella comunità la consapevolezza di quale sia la responsabilità della domanda sociale, per aver messo in discussione la disciplina dell’architettura per calibrare ogni singola risposta architettonica e soprattutto per averci ricordato che in architettura, come nella democrazia, gli spazi devono essere creati dalla volontà delle persone».

 

>>> Nel 2023, il vincitore del Pritzker Architecture Prize è stato Sir David Alan Chipperfield

Credits

All images courtesy of The Pritzker Architecture Prize

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