Perché rinnovare gli edifici?
I motivi sono molteplici e dipendono dai vari contesti, sicuramente le grandi trasformazioni sociali che hanno investito il nostro secolo contribuiscono alla richiesta di nuove soluzioni architettoniche. Rispetto a cinquanta anni fa il nostro modo di vivere è molto cambiato, ma anche il mondo aziendale ha subito forti stravolgimenti. Dunque sempre più spesso, per non perdere la memoria storica di ciò che ci ha preceduto, gli architetti cercano di adattare le preesistenze alle mutate esigenze. A volte questo approccio richiede un grande sforzo creativo spesso indirizzato a cambiare la funzione dell’intero edificio.
Un esempio interessante è "Il centro" shopping mall, progettato da AMDL e Michele De Lucchi. La progettazione di questo grande centro commerciale a Milano, uno dei più grandi d’Europa, è in realtà la conversione dell’ex area produttiva dell’Alfa Romeo. Negli anni ‘70\80 l’azienda contava circa 20.000 dipendenti distribuiti su una superficie di 130.000 metri quadrati, rappresentando un polo industriale vivo e produttivo. I cambiamenti del mercato dell’auto hanno indotto l’azienda a trasferirsi, abbandonando l’intero complesso edilizio. L’intervento di AMDL e Michele De Lucchi, attraverso materiali più caldi ed una grande attenzione al benessere delle persone, è riuscito a conservare parte dell’edificio precedente dandogli nuova vita.
Approfondisci "Il centro" shopping mall di AMDL e Michele De Lucchi
Non è sempre semplice intervenire sull’esistente. Sicuramente è necessario intraprendere una profonda ricerca storica dell’edificio per conoscere quali sono stati gli interventi che si sono susseguiti nel corso della sua vita. In questo modo è possibile gerarchizzare le modifiche apportate all’impianto originale e distinguere le superfetazioni da ciò che invece necessita di essere conservato, per ragioni storiche, culturali o materiali. L’ammodernamento della struttura dovrebbe avvenire cercando di valorizzare l’esistente conferendogli una nuova identità e dignità.
Seguendo questi criteri, Wilmotte & Associés, riescono a materializzare la rinascita di un vero e proprio simbolo dell’art nouveau di Parigi: l’Hotel Lutetia. L’edificio rappresenta il primo Hotel di Lusso della città, inaugurato nel 1910. Il recente recupero edilizio ha rinnovato la sua funzione originaria seguendo però l’estetica contemporanea e le logiche moderne di comfort e risparmio energetico. Ripensando completamente gli interni, ma lasciando inalterati i volumi e le forme esterne, i progettisti hanno saputo confrontarsi rispettosamente con una realtà molto complessa.
Approfondisci Hotel Lutetia di Wilmotte & Associés
Recuperare invece che demolire e ricostruire aumenta le difficoltà progettuali, ma l’effetto finale assume spesso un fascino maggiore dovuto anche allo stupore di fronte alla trasformazione di ciò che prima mostrava i segni del tempo e che ora si prepara ad un nuovo corso.
Durante gli anni abbiamo ospitato numerosi progetti di recupero architettonico all’interno della categoria Renovation del The Plan Award, premio annuale, aperto alla partecipazione di opere realizzate e future che nasce con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la qualità del lavoro di progettisti, accademici e studenti nei settori di architettura, design e urbanistica, ampliando il dibattito sulle tematiche più attuali nell’ambito della progettazione.
Il The Plan Award 2021, a cui ci si può iscrivere fino al 31 maggio, è strutturato in diverse categorie, per ognuna delle quali verrà decretato un vincitore e, qualora la Giuria lo ritenga opportuno, verranno assegnate anche menzioni d’onore.
Scopri come partecipare al The Plan Award 2021
La riqualificazione di architetture preesistenti è un tema oggi molto attuale che investe soprattutto i Paesi con maggiore patrimonio storico, qui di seguito vi proponiamo alcuni esempi di recuperi architettonici che hanno partecipato alle passate edizioni del The Plan Award.
Il progetto per l'edificio T3 “CER Istanbul”, è integrato in un Masterplan di restauro e riabilitazione dei cantieri di manutenzione ferroviaria dei primi del Novecento che servivano il traffico ferroviario di Istanbul, compreso il prestigioso Orient-Express.
Entro la metà del XX secolo l'intero sito divenne obsoleto poiché non disponeva più di infrastrutture per servire il moderno traffico ferroviario della città e, dopo decenni di abbandono, cadde in un considerevole stato di rovina.
Oggi, il "CER İstanbul" si trova in una posizione privilegiata della città, situata sul lato meridionale della penisola del Corno d'Oro, adiacente alle mura storiche della città che si affacciano sul Mar di Marmara.
Il progetto beneficia di un insieme unico di caratteristiche architettoniche e urbane che non si trovano in nessun altro posto a Istanbul, con una vista privilegiata sul mare, accesso immediato a ampi spazi pubblici di fronte al mare con vicinanza ai principali snodi di trasporto.
Approfondisci il progetto in lingua inglese
Gli archivi militari e il blocco di stoccaggio si trovano vicino ad una caserma militare del XIX secolo nel centro di Dublino. Gli edifici formano i bordi chiave di un tessuto esistente formato da strade, baracche e campi per parate cerimoniali. Il mimetismo del rinnovamento architettonico delle vecchie strutture militari consente di trasformare gli usi delle preesistenze, ampliandone l’estensione. L’archivio militare e il un nuovo edificio di stoccaggio rappresentano il punto di arrivo di un attento restauro che ha preservato quanto più possibile l’aspetto esteriore, consentendo la creazione di spazi interni molto ampi, provvisti di dotazioni e comfort moderni.
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Nascosto nelle profonde foreste di Tonglu nella provincia di Zhejiang, Wu Qinglong è un antico villaggio che prende il nome da un ruscello che lo attraversa. Una vecchia casa con struttura in legno e muri di fango è situata lungo una strada nel villaggio. Su commissione del cliente, Atelier tao + c ha ridisegnato e rigenerato questo vecchio edificio di 232 mq inserendo nello spazio a due piani alto 7,2 metri: un capsule hotel che può ospitare 20 persone, una libreria comunitaria e una biblioteca. La sfida più grande per gli architetti, e la chiave del progetto, è garantire la privacy della zona ricettiva dando al contempo apertura e continuità alle aree pubbliche all'interno di uno spazio molto compatto.
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Il progetto di retrofitting coinvolge entrambi i blocchi di un edificio di Pietro Portaluppi, in pieno centro a Milano. Il complesso è composto da due edifici rispettivamente di 3 e 5 piani, completamente diversi come stile, essendo stati progettati a distanza di più di trent’anni: nel 1919 e nel 1950.
La ristrutturazione completa ha permesso di redistribuire i volumi del complesso esistente e di tutti gli spazi interni, rendendoli più fluidi e funzionali, adatti all’utilizzo di almeno due diversi tenant.
Nella corte interna esistente è stato recuperato il piano interrato che era adibito a magazzino. Scoperchiando il pavimento del cortile si è ottenuta una corte su cui si affacciano ora spazi di rappresentanza e sale riunioni. La mineralità di questo nuovo patio, rivestito completamente in ceppo, è interrotta dalla presenza di un albero di Melograno, posto nella zona di affaccio delle sale interne, interamente vetrate. Il piano interrato ospita la biblioteca dello studio legale che occuperà questa parte del complesso. Al piano terra del cortile affacciato sul patio sono stati ricavati spazi amenities. Qui c’è la caffetteria, e la zona degli spogliatoi per i più sportivi che usano la bicicletta per muoversi o vanno a correre nella pausa pranzo.
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Se hai realizzato progetti di riqualificazione di architetture preesistenti dopo il 1° gennaio 2018 o non ancora costruite, hai tempo fino al 31 maggio per iscriverti alla categoria Renovation del The Plan Award 2021, presentando il tuo progetto attraverso la pagina dedicata.
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