RENAZCA è l’iniziativa privata formata dalle aziende proprietarie degli edifici del quartiere di AZCA a Madrid, che si sono unite a favore dell'interesse pubblico per rigenerare e migliorare gli spazi pubblici dell’enorme isolato urbano denominato AZCA.
AZCA è l'acronimo di uno speciale “superblocco” urbano nel cuore economico-finanziario della città di Madrid che occupa un'area di 19 ettari. Il progetto originale risale a un concorso degli anni '50 e fu sviluppato ispirandosi alle idee moderniste del Rockefeller Center, New York. Questo complesso attualmente ospita alcuni dei grattacieli più importanti di Madrid, tuttavia, negli anni, lo spazio pubblico ha sofferto di abbandono e degrado urbano rendendo più che mai necessario un intervento di trasformazione e ammodernamento.
La volontà dei promotori di RENAZCA era quella di trovare un progetto capace di realizzare più che un nuovo luogo, una vera esperienza immersiva nella città, un percorso capace di ispirare le persone e alimentare la loro creatività. Non un semplice luogo dove poter stare, ma un ambiente dove poter vivere. Dunque è stato necessario avviare un processo di selezione rivolto a team multidisciplinari capaci di affrontare in maniera olistica tutte le criticità dell’area. La riabilitazione di tutto il blocco urbano di AZCA rappresentava una occasione unica per far rinascere l’intera città di Madrid attraverso nuove prospettive urbanistiche, di design e di sostenibilità.
Per questo motivo Martha Thorne, Preside della IE School of Architecture and Design, e Edgar Gonzalez sono stati coinvolti allo scopo di facilitare il processo di selezione. Il loro contributo non ha influenzato la decisione finale, ma ha fornito validi strumenti per la valutazione delle qualità tecniche e urbanistiche presenti nei vari progetti in gara.
"Il processo seguito da RENAZCA ha chiaramente illustrato che quando il settore privato, l'amministrazione comunale e il mondo accademico si uniscono, ciascuno con le sue competenze, per la creazione di luoghi e la trasformazione urbana, il risultato è una grande vittoria per tutti e in questo caso per la città di Madrid", afferma Martha Thorne.
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A vincere la competizione è stato il team guidato da Diller Scofidio + Renfro, Gustafson Porter + Bowman e b720 Fermín Vázquez Arquitectos. La visione progettuale del team risponde alle complessità del sito con una proposta strategica inclusiva e moderna in grado di riattivare l’intero quartiere, nel rispetto delle leggi cittadine. Tra gli obiettivi del progetto sono stati preferiti: i percorsi pedonali a quelli per la viabilità automobilistica, la vegetazione alle superfici artificiali, gli spazi pubblici a quelli privati e i luoghi aperti e illuminati al posto delle vecchie infrastrutture abbandonate. L’intento dei progettisti vincitori è stato quello di collegare l’intero ampio isolato al resto della città e creare al suo interno spazi pubblici estremamente connessi tra di loro.
Il focus di tutto l’intervento è il “Central Green” che rappresenta il cuore verde del quartiere: un grande parco sostenibile all’interno della città. Il “Central Green” sarà caratterizzato da leggeri avvallamenti, ponti, sentieri immersi nella natura, uno corso d’acqua centrale ed una importante selezione di essenze vegetali capaci di sopravvivere alle condizioni climatiche di Madrid, creando un habitat specifico ricco di biodiversità.
RENAZCA stabilirà un nuovo punto di riferimento per la città del futuro, sottolineando il ruolo dell'accessibilità, dello spazio aperto e della sostenibilità. I pedoni avranno la priorità in tutti gli spazi pubblici recentemente riconfigurati e una promenade seguirà il perimetro del Parco connettendo l’area urbana a quella naturale, consentendo una naturale coesistenza dei due ambienti.
Una performance-area si aprirà sul parco per consentire di prendere un caffe, riposarsi o pranzare a contatto con la natura. Questo spazio sarà un centro molto attivo capace di offrire eventi live, concerti, film, spettacoli teatrali, con una capienza fino a 10.000 persone.
"Permanent Sun", sarà una installazione che rifletterà permanentemente la luce del sole proiettando uno spot di luce riflessa nel parco. Questo espediente consentirà di ovviare alle ombre dei palazzi circostanti, interrompendole con un cerchio di luce solare.
"Permanent Shadow" invece sarà un disco sopraelevato a 22 metri da terra, sorretto da tiranti, che fornirà al centro del parco un’ombra fissa. Affinchè l’ombra rimanga fissa il disco dovrà muoversi autonomamente, attraverso i tiranti, in sincronia con il movimento del sole durante il giorno e le stagioni.
Infine la proposta comprenderà 15 "Camere urbane", ciascuna personalizzata in base alle condizioni del sito per ospitare diverse strutture come un mercato di prodotti freschi, un parco giochi per bambini, una biblioteca all'aperto, un giardino di sculture, caffè e bar, un giardino produttivo, uno spazio di co-working all'aperto, e forse un FabLab.
Architect: Diller Scofidio + Renfro, Gustafson Bowman + Porter and B720 Fermín Vázquez Arquitectos
Location: Madrid, Spain
courtesy of DESIGN TEAM
DESIGN TEAM
Diller Scofidio + Renfro, Gustafson Bowman + Porter and B720 Fermín Vázquez Arquitectos
Local Landscape Architect: Citerea S.L.
Structural Engineer: Valladares
Sustainability: Societat Organica
Quantity Surveyor: Dinmas
MEP: Hoare LEA, FSL
Lighting: Artec3
Space Modeling: Space Syntax