«L’architettura ha un unico linguaggio, quello della carta, dei disegni, della costruzione; questo libro è un giornale di bordo che racconta lo studio tramite i propri lavori, con una selezione di progetti raccontati attraverso schizzi, idee, dettagli, fotografie, riferimenti, parole.»
(Testo a firma di Michele Zago, tratto dalle conclusioni del volume)Michele Zago preferisce paragonarsi non tanto a un direttore d’orchestra, ma piuttosto allo skipper di una barca: una figura che stabilisce la direzione da seguire, consapevole che il viaggio non può concludersi senza il sostegno attivo dell’intero equipaggio. Ed è proprio insieme alla sua ArchiCREW, così definisce il team di architetti che collaborano con lui, che sono stati realizzati i progetti presentati in questa monografia. Seguendo la metafora della barca, il volume si propone come una fotografia dello studio, un’istantanea che segna i capisaldi e i punti di partenza di un viaggio nel suo mondo, con l’intento di tracciare una rotta, comprendere e analizzare ciò che è stato realizzato e ciò che resta ancora da fare.
Formatosi allo IUAV di Venezia, Michele Zago ha ereditato quella sensibilità della Scuola Veneziana e il gusto per una determinata espressività che trova nel disegno, nel disegno a mano in particolare, uno dei suoi principi fondamentali. Il trasferimento in Svizzera, nel 2005, e l’apertura del suo studio a Lugano, nel 2018, ha poi rappresentato per l’architetto l’occasione di comprendere e interiorizzare gli archetipi della scuola svizzera e della tradizione ticinese in particolare. In quest’ottica, lo studio del dettaglio è un fil rouge che percorre tutto il processo progettuale, nel desiderio di perseguire un percorso coerente, dove l’architettura è rispettosa del contesto, non gridata, basata sullo studio dei particolari.
A introduzione della monografia, Un ragionamento sull’architettura di Michele Zago è il pensiero del critico e professore Valerio Paolo Mosco sul lavoro dell’architetto: un’analisi sulla sua biografia, sul trasferimento da Venezia a Lugano, sulle ragioni della sua architettura. Il volume, edito in italiano con inglese a fronte, si compone di quattro sezioni dedicate a diversi ambiti progettuali: residential, mountain, sport and leisure e regeneration and reuse. I capitoli sono infine intervallati da cinque sezioni speciali, cinque “inserti” che approfondiscono temi cardine nella pratica di michele zago architetti: lo studio del dettaglio, il rapporto con il contesto, la direzione lavori, l’evoluzione del progetto e la luce in architettura.
«What you see you get, ciò che vedi è ciò che ottieni. Questa frase riassume in poche parole uno dei nostri più grandi impegni: realizzare un’architettura che, in ogni minimo dettaglio, sia identica al progetto. Spesso le committenze restano stupefatte dalla rispondenza tra i disegni, le visualizzazioni tridimensionali che abbiamo mostrato loro e il progetto reale.»
(Testo tratto da Dal disegno dell’idea… all’immagine del reale, l’inserto dedicato all’evoluzione del progetto)Una fotografia dello studio, un diario di bordo che vuole segnare i porti di partenza per tracciare una chiara rotta da seguire: così l’architetto Michele Zago ha pensato la monografia “Questione di dett... Read More