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Proxima City: una piattaforma concettuale per nuovi modelli abitativi

Joseph Di Pasquale - JDP Architects

Proxima City: una piattaforma concettuale per nuovi modelli abitativi
Scritto da Redazione The Plan -

Proxima City è una riflessione critica dell’architetto e urbanista Joseph Di Pasquale sui grandi temi dell’architettura contemporanea e sulle aree urbane. Con Proxima City si intende un concetto dinamico e flessibile che permette di far evolvere l’esperienza abitativa urbana delle persone.

Come indicato già nel nome, i concetti fondamentali su cui si bassa l’intera analisi del progetto sono la prossimità e la densità relazionale che indicano la capacità dell’architettura di creare relazioni all’interno delle città e di incrementare il numero delle interazioni tra i cittadini.

Proxima City nasce dalla volontà di approfondire la struttura micro-sociale, esaminando il passaggio da una società basata sul nucleo famigliare ad una società più individualizzata caratterizzata da tanti piccoli nuclei che intrecciano legami parentali forti.

Joseph Di Pasquale pone alla base della sua teoria un paradosso: il vuoto urbano è più importante del pieno; lo spazio pubblico è il luogo in cui le azioni individuali e i comportamenti diventano significativi poiché entrano in relazione fra loro. Partendo da questo presupposto, Proxima City si pone l’obiettivo di ridefinire a livello teorico e sperimentale una differente configurazione spaziale, tipologica e gestionale del mondo fisico della città per renderla coerente con gli attuali comportamenti abitativi urbani.

Proxima city diventa dunque una piattaforma concettuale a cui possono aderire tutti, progettisti, sociologi, web designer, gestori e sviluppatori, creando una vera e propria comunità collaborativa in cui condividere i propri pensieri.

Il focus dell’intero progetto è legato al passaggio da un appartamento tipo a un perimetro domestico dotato di spazi comunitari (servizi, lavanderia, magazzino etc.) dimensionati rispetto alle effettive relazioni e ai momenti di condivisione.

I perimetri domestici diventano così dei cluster con tanti micro pod (unità abitative) e spazi collaborativi e di condivisione. Tutto questo verrà supportato da una app digitale che servirà per gestire i vari servizi e ottimizzare il benessere.

“Non è impossibile pensare – commenta Joseph Di Pasquale – e anzi è fortemente auspicabile, che altri urbanisti in futuro condividano e sviluppino ulteriormente questi presupposti per elaborare nuovi progetti che si muovano nella stessa direzione”.

Il fine ultimo è quello di superare il concetto classico di condominio ridefinendo il tessuto abitativo delle nostre città, attraverso l’innesco di un processo contagioso di micro rigenerazioni urbane, che renda possibile una transizione comportamentale capace di generare un nuovo immaginario positivo dell’abitare insieme. 

La piattaforma PROXIMA CITY fino ad oggi ha supportato i contenuti di sperimentazione di cinque progetti abitativi che costituiscono altrettanti contributi di Joseph Di Pasquale alla crescita dell’interesse e del consenso intorno ai nuovi parametri urbanistici ispirati ai concetti di prossimità e densità relazionale. Si tratta dei tre progetti di concorso nell’ambito dell’iniziativa Reinventing Cities nella città di Milano (Proxima via Serio, Proxima City Crescenzago, Hostel via Doria) e di Chorus Life, il digital district attualmente in costruzione a Bergamo e PHD Research.

“E’ proprio nella maggior capacità che abbiamo di comprendere la dinamica di questi cambiamenti - sottolinea l’architetto - e di elaborare su di essi strategie culturalmente fondate, che possiamo - come progettisti e architetti - dare il nostro contributo alla costruzione di una città più bella e più prospera e, soprattutto, dove si viva meglio e più a lungo”.

All material courtesy of Joseph di Pasquale Architects

 
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