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Più che showroom, vere mostre d’arte. Alla Design Week e al Fuorisalone il taglio del nastro

Il Supersalone 2021 è il momento ideale per inaugurare i nuovi hub nel cuore di Milano

Più che showroom, mostre d’arte. Alla Design Week il taglio del nastro
Scritto da Redazione The Plan -
Hanno partecipato al progetto Antrax, Antolini, RBM More, Living Divani

Showroom che diventano gallerie d’arte, location per eventi e punti di incontro per rassegne di settore, con l’occhio puntato all’armonia e al rispetto della natura: la Design Week e il Fuorisalone 2021 sono state l’occasione ideale per inaugurare nel centro di Milano i nuovi cuori pulsanti aziendali che, fin dal principio, sono pensati per essere specchio dell’essenza del brand.

 

MilanoDuomo Stoneroom di Antolini, un viaggio che unisce Madre Natura ai progetti più innovativi

Un omaggio alla creatività della natura, all’ingegno dell’uomo e alla città di Milano, emblema storico dell’impiego del marmo e della pietra naturale. Il nuovo hub di Antolini, firmato in collaborazione con l’interior designer Alessandro La Spada, è molto più di uno showroom: un vero e proprio laboratorio che, a partire dalla cura dei capolavori di Madre Natura, vuole narrare il viaggio che unisce i materiali al progetto finale. Ma è anche l’essenza dell’azienda stessa, da sempre ambassador dei rivestimenti naturali, che ha trovato il modo di esprimersi in una sorta di mostra con lastre a grandezza naturale, accessori e rivestimenti da esperire con un’immersione sensoriale.

MilanoDuomo Stoneroom è stato presentato nel corso del Fuorisalone 2021, 600 mdi superficie espositiva che si aprono con otto ampie vetrine al cuore della città, all’angolo tra piazza Fontana e via San Clemente.

Già dall’esterno è possibile dunque intravedere il mix di natura, tradizione e innovazione Made in Italy nel segno dell’approccio dinamico all’uso della pietra naturale caratteristico dell’azienda veronese, che fin dalla sua fondazione si pone la sfida di valorizzare l’unicità di materiali vivi e plasmabili, la loro capacità di assorbire e di riflettere la luce, la facilità nel cambiare colore. Protagoniste assolute sono infatti le infinite tonalità di verde, giallo, marrone, azzurro, ma anche quelle che legano il bianco al nero.

Come per la lavorazione dei materiali e dei rivestimenti, anche per la realizzazione del nuovo hub sono state impiegate audaci tecnologie innovative e sostenibili, così da ottenere un ambiente allo stesso tempo elegante e funzionale. Al suo interno è infatti possibile visionare e scegliere oltre 1.300 diversi materiali, osservare le pietre di otto collezioni (Exclusive Collection, Textures+, Natura Collection, Precioustone, Gemstone, Shellstone, Perception e Couture) e optare per più di 5.000 campioni in format esclusivi inseriti nell’ambiente circostante grazie a supporti quasi mimetici: scansie illuminate per cristalli e quarziti, un angolo che assomiglia a una libreria per i campioni in piccolo formato, marmi e pietre pregiate che si trasformano in lampadari a pioggia. Come anticipato, all’interno dello store ci sono anche lastre in scala reale ricavate da blocchi di pietra naturale, così da rispondere alle esigenze progettuali di designer e architetti e da svelarne anche le note più sconosciute: dall’agatona e dalla crystal agate gold della collezione Precioustone, fino all’american agate della serie Gemstone e a tante altre.

Tutto è partito da una similitudine: rendere il nuovo showroom un’esperienza del tutto simile a quella delle sartorie d’alta moda, un luogo dove poter cogliere le potenzialità del linguaggio visivo e tattile della pietra naturale e dove toccare con mano le qualità dei materiali, proprio come accade per le stoffe e gli orditi.

 

Living Divani Gallery, una storia di teatralità, arte e natura in un sol luogo

È il secondo capitolo di un libro uscito poco più di un anno fa dal titolo Living Divani Gallery. Il primo atto è dominato dai caratteri più teatrali dell’azienda che ha appunto aperto nel 2020 il proprio showroom in corso Monforte. Quello presentato durante la Design Week 2021 è dunque il suo proseguimento, un ampliamento del progetto sperimentale in sei vetrine tra arte e innovazione, che vuole restituire ai visitatori le varie sfaccettature del brand. Già firmato dal designer e main director, Piero Lissoni, ora si apre a un giardino segreto: tutto ruota dunque intorno al desiderio di rimanere in contatto con la natura e al linguaggio proprio dell’azienda, purezza e semplicità; un baricentro che rende la complessità del tutto in armonia. 

«L’idea è stata quella di ragionare in termini architettonici, legando ogni singolo elemento al tema del giardino – ha raccontato Lissoni –. Ma al posto di costruire delle terrazze sono stati gli spazi a essere concepiti come fossero tali». Partendo dunque dall’involucro metallico visibile dalle vetrine e ritmato dalle luci al neon che ospita, tra le altre cose, il divano sinuoso e modulare Rod Bean dello stesso Lissoni, i tavolini Era Table e la libreria Sailor di David Lopez Quincoces e la leggera poltrona Lemni di Marco Lavit, si passa così attraverso un cannocchiale ottico decorato da una rappresentazione grafica, storica ed evocativa, del paesaggio urbano di Milano. Da lì si arriva poi allo spazio skylight interno che lascia intravedere il cielo sopra la propria testa, tutto dedicato all’arredamento outdoor di Living Divanicircondato dalle ampie foglie delle piante. C’è, per esempio, Flow, sedia a dondolo di Shibuleru caratterizzata da una struttura ultralight e da un rivestimento teso in tessuto e, ancora, alcuni pezzi della nuova collezione 2021: accanto al divano di David Lopez Quincoces, i nuovi tavolini Kasbah Low Table, il cui piano può accogliere fino a tre sezioni geometriche che permettono numerose e originali combinazioni materiche. 

Al piano sottostante, invece, una zona più intima e raccolta, caratterizzata dalla presenza di boiserie in noce canaletto e da pareti retro illuminate per un’atmosfera dedicata al relax. Qui si trova la collezione in edizione limitata firmata da Lissoni, The Uncollected Collection, per un celebrare un doppio anniversario: 50 anni del marchio e 30 come suo direttore artistico. Una poltrona e un tavolino dai volumi pieni e sinuosi riempiono lo spazio con cromie rilucenti, per poi lasciare spazio ad altre due zone living, un’area meeting, una zona pranzo e una notte. È qui che si trova l’iconico progetto di tavolini da caffè Moon di Mist-o, riproposto nelle tre varianti Full Moon, Moon Eclipse e Moon Satellite, tutte legate dalla forma essenziale del cilindro sapientemente modellata e impreziosita dalle venature del rovere.

 

RBM MORE, un nuovo spazio per pensare all’invisibile e per progettare l’aria 

Un costante gioco tra visibile e invisibile, una sorta di galleria d’arte che espone e allo stesso tempo cela parte dei suoi capolavori di wellbeing: così è nato il nuovo showroom di RBM MORE di via Solferino a Milano, presentato in occasione del Fuorisalone 2021 e curato da Marco Carini: «L’ispirazione è arrivata dalle performance artistiche di Dan Flavin, l’artista minimalista newyorkese che negli anni Settanta ha iniziato a far provare sensazioni dirette attraverso i propri lavori, ma anche dall’installazione site-specific di Olafur Eliasson per la Tate Modern di Londra del 2003, un modo per i visitatori di sperimentare sul proprio corpo il passare delle stagioni. Il nuovo showroom è un invito a pensare e a progettare gli spazi da abitare nel rispetto di ogni esigenza individuale, offrendo soluzioni perfettamente calibrate e un ambiente abitativo salubre e confortevole, grazie alla sinergia tra i diversi sistemi. Caldo come il sole che scalda la terra, leggero come il vento che porta freschezza, fluido come l’acqua, spontaneo e silenzioso come la vita».

All’interno di una struttura dell’Ottocento e caratterizzata da volte a mattoni e pareti con pietra a vista, i visitatori hanno dunque la possibilità di interagire ed entrare in contatto con le tecnologie RBM di gestione e controllo del clima (e del suono), sia che esse siano in mostra come in una vera e propria galleria, sia che esse siano integrate nell’architettura. Un modo unico per comprendere il funzionamento dei sistemi di flusso più innovativi, energeticamente efficienti e rispettosi dell’ambiente, talvolta capaci di inserirsi in modo discreto in un contesto storico più pregiato. Del resto, è importante conoscere le caratteristiche e le funzioni di ogni ambiente per pianificarne anche i “vuoti”, ovvero lo spazio invisibile dell’aria. Per fare questo, nell’ottica dell’azienda bresciana del settore idrotermico, non si può che partire dall’osservazione della natura stessa e dalla sua conseguente imitazione.

All’interno del nuovo showroom è dunque possibile confrontarsi con le soluzioni dei sei diversi sistemi di RBM, da soluzioni a pavimento con rivestimenti in parquet, a quelle a parete in cartongesso, a sistemi posizionati nella zoccolatura o nel controsoffitto. Il cuore dell’esposizione è la stanza vetrata esperienziale che si trova al piano interrato, dove percepire sulla propria pelle le variazioni di caldo, freddo, profumazione e silenzio date da sistemi in azione a vista. Accanto a questa, un box di inerzia termica, dove interagire concretamente con le stesse tecnologie. E poi sei diverse tipologie di impianto radiante inserite in diversi ambienti abitativi, dai bagni ai salotti e alle camere, fino ad ampi spazi espositivi: alcuni di questi sono installati a soffitto e a pavimento (come il sistema di climatizzazione radiante FTA Series) o a battiscopa e a controsoffitto (come il sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante perimetrale BLT Series); altri a vista per mostrarne la reale stratigrafia. Questi ultimi sono integrati da un’illuminazione bluastra o aranciata che danno l’idea di una temperatura tendente al fresco o al caldo, nonché adatti alla ceramica, al parquet, al cemento o all’argilla e persino al sughero. Anche nei bagni sono presenti impianti radianti elettrici dietro gli specchi e sistemi che recuperano il calore dall’aria in aspirazione.

Nel corso della Milano Design Week, RBM ha anche collaborato con Massimiliano Mandarini nella progettazione del Super Studio Healthy, una risposta ai cambiamenti climatici, alla nuova normalità imposta dalla pandemia attraverso un’oasi di design sostenibile. Uno spazio sano, plastic free, modulare e flessibile in cui lavorare e vivere in armonia con la natura, che rinnova, riqualifica e integra spazi esistenti e nuove costruzioni, con sistemi a secco che implicano velocità di costruzione e flessibilità, unite ad alte prestazioni energetiche. 

 

Antrax Milano, lo showroom in bianco e nero che diventa location d’eventi

Uno spazio fortemente legato alla nuova immagine aziendale e alla collezione dell’anno passato, un contrasto di bianco e nero che fa da guida verso l’identità di Antrax IT, storicamente dominata dalla ricerca di flessibilità e dai virtuosismi cromatici per i suoi radiatori. Tutto questo è racchiuso nel nuovo showroom monomarca in via San Damiano a Milano, nel cuore del distretto Durini-Monforte. Presentato in occasione della Design Week e in concomitanza con il venticinquesimo compleanno dell’azienda nel mondo del design, l’interno è firmato dall’architetto Victor Vasilev, incaricato dal Ceo Alberico Crosetta dopo l’esperienza di collaborazione per il radiatore Flaps.

I due non colori (nero e bianco opaco) sono dunque i grandi protagonisti degli arredi e degli spazi che, oltre a essere paragonabili a mostre per numerose collezioni, sono anche location per eventi. Si tratta di una struttura su due livelli di oltre 180 m2, le cui pareti sono ricoperte di boiserie e gli ambienti arredati da De Padova con illuminazione Flos.

La possibilità di adattare gli ambienti per vari scopi è data dall’impronta “museale” che si è voluta dare allo showroom, dal momento che i prodotti firmati, per esempio, da Piero Lissoni, Matteo Thun & Antonio Rodriguez, Daniel Libeskind, Dante O. Benini e dallo stesso Vasilev, sono esposti lungo le pareti, occupando solo la parte perimetrale. L’unica eccezione è per il modello T-Tower free-standing.

Nonostante in esposizione vi siano solo i due colori estremi della palette, è stata predisposta una materioteca al piano interrato per visionare le oltre 200 tonalità disponibili per i radiatori. Tra i best seller di questi ultimi, Serie T, Waffle, Android, Byobu, Flaps, Tubone, Teso, per citarne alcuni. I radiatori di Antrax IT, realizzati in alluminio 100% riciclabile o in acciaio al carbonio, sono infatti disponibili in un’ampia gamma di forme e stili, oltre a essere accessoriabili con vari optional. Ma la possibilità di adattamento all’ambiente è data anche dalle tante proposte dimensionali, fino alla completa personalizzazione della collezione Serie T, configurabile al centimetro.

Sia prodotti che showroom, inoltre, rispondono alla filosofia di sostenibilità portata avanti dall’azienda: «I pannelli, completamente riciclabili, sono un derivato degli scarti di lavorazione del legno e riducono l’impatto ambientale evitando di contribuire al processo di deforestazione – ha spiegato Vasilev –. Anche la pavimentazione scelta è realizzata con materiali riciclati, è priva di metalli pesanti e ftalati. Le parti metalliche, invece, sono riciclabili e un sistema di demotica permette di contenere i consumi energetici».

E proprio all’interno del nuovo showroom, da ottobre fino a febbraio 2022 si terrà la rassegna 25+25x25, ideata da Marisa Corso in collaborazione con l’azienda: l’obiettivo è di far interpretare i radiatori da grandi progettisti italiani e internazionali. Saranno loro a dover immaginare i termoarredi in spazi inediti.

Photos are courtesy of Antolini, Living Divani, RBM e Antrax IT

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