Scivolare a 40-45 km/h su una lama, rettilineo, curva, rettilineo poi curva, traguardo. Questo è il pattinaggio di velocità su ghiaccio (o speed skating), che anche questa volta sarà grande protagonista delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Si dice che i pattini siano stati usati per secoli come utilissimo mezzo di locomozione veloce, soprattutto nei paesi del Nord, per attraverso laghi e fiumi ghiacciati. Pionieri di questa disciplina furono gli olandesi, che iniziarono a usare i canali come via di comunicazione, pattinando da un villaggio all'altro, già nel 13° secolo. Il pattinaggio alla fine si diffuse poi Oltremanica verso l'Inghilterra, e presto iniziarono a formarsi i primi club e piste artificiali. Appassionati pattinatori sono stati diversi re d'Inghilterra, Maria Antonietta, Napoleone III e lo scrittore tedesco Goethe.
Ma dai tempi in cui Goethe pattinava, sono cambiate diverse cose. Il pattinaggio di velocità su ghiaccio è divenuto disciplina olimpica dal 1924, e da quel momento le cosiddette Arene del Ghiaccio hanno subito notevoli trasformazioni. Non si pattina più (solo) all'aperto: gli impianti indoor di ultima generazione sono dei veri capolavori architettonici, belli per chi compete ma anche per i semplici spettatori.
A Pechino, per queste Olimpiadi invernali, il National Speed Skating Oval, anche detto Ice Ribbon, è l’unico nuovo impianto realizzato (gli altri sono stati trasformati e reinventati, soprattutto molte strutture che avevano ospitato le Olimpiadi estive del 2008), progettato dallo studio internazionale Populous. Andiamo alla scoperta di questa arena da 12000 posti, che di notte si accende mettendo in luce i nastri della facciata che lo avvolgono, a ricordare la forma delle corsie interne.
Come si diceva, l'NSSO (acronimo di National Speed Skating Oval), è stato progettato dal team di Populous, studio che si è accaparrato la commessa grazie alla vittoria di un concorso internazionale di progettazione nel 2016. La costruzione dell'arena ovoidale, che debutta come la più grande struttura di pattinaggio di velocità in Asia, è iniziata l'anno successivo, su un'area che un tempo veniva utilizzata per hockey su prato o tiro con l'arco.
Cliente del progetto era la Beijing National Speed Skating Oval Operation Co, che ha annunciato, a progetto completato, che l'arena non è "solo un impianto sportivo di livello mondiale progettato per essere tra i migliori al mondo", ma anche "un punto di riferimento internazionale per Pechino, in grado di valorizzare il paesaggio e il contesto urbano della zona”.
Uno degli elementi di maggior pregio e distintivi dell'arena, sono i 22 fili di luci, i "nastri" assemblati sulla struttura che l'avvolgono e le scorrono intorno. Di notte, l'edificio prende vita quando i nastri si illuminano: Populous ha scelto questa soluzione per la facciata per evocare l'eleganza, la precisione, il ritmo e la dinamica del pattinaggio di velocità.
Come ha spiegato in un comunicato stampa Tiric Chang, presidente di Populous in Cina e co-direttore della NSSO, l'idea per il design concettuale dell'edificio viene dai suoi ricordi d'infanzia, quando trascorreva lungo tempo con gli amici sulla pista di pattinaggio Shichahai di Pechino. L'ispirazione gli è venuta ripensando a un tradizionale gioco sul ghiaccio che si fa a Pechino.
Il National Speed Skating Oval vanta anche un primato per quanto riguarda la sostenibilità, cosa non facile dato che richiede una temperatura costante per mantenere il ghiaccio performante. La struttura è infatti uno dei primi luoghi al mondo ad avere una tecnologia avanzata e ad alta efficienza per il ghiaccio, sfruttando il raffreddamento diretto dell'anidride carbonica. Secondo i progettisti, l'effetto che si ha come riduzione nelle emissioni di carbonio, o meglio, come impatto, equivale a quello di piantare un bosco di 1,2 milioni di alberi: tutto l'opposto di un tradizionale impianto di ghiaccio, la cui efficienza necessita di notevoli dispendi energetici.
Quando anche queste Olimpiadi si saranno concluse, il NSSO sarà convertito in un hub incentrato sugli sport del ghiaccio, e ospiterà festival invernali, partite di hockey su ghiaccio, spettacoli privati e molto ancora. Tutto rientra comunque nell'ottica del governo cinese, che punta ad attrarre una buona fetta della sua popolazione (almeno 300 milioni di persone), sulla neve e sul ghiaccio, che sia per attività ricreative o sportive. Il tutto entro il 2025.
Location: Beijing, China
Client: Beijing State Asset Management Co. Ltd (BSAM)
Project by: Populous - APAC HQ Brisbane, Australia
Completion: 2021
Site area: 17 hectares
Design elements: 12,000 square metres of ice surface area; 400m racing track comprising an artificial ice surface to world’s best standard; 2 additional underground levels accommodate venue servicing and parking
Photography: courtesy of Populous