È ufficiale, sarà il fondo di investimento immobiliare Porta Romana a costruire il Villaggio Olimpico nel cuore di Milano. L’istituto, promosso e gestito da Coima e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo Coima Esg City Impact, ha ottenuto dal Comune di Milano il via libera per realizzare le strutture che ospiteranno gli atleti delle Olimpiadi invernali del 2026, in seguito alla richiesta presentata a ottobre 2021.
Contestualmente all'ottenimento del Permesso di Costruire, il Fondo ha sottoscritto il contratto di appalto per la realizzazione dell’opera con un raggruppamento di imprese, formato da Impresa CEV, Grassi e Crespi, Milani. Lo sviluppo dello Scalo sarà finanziato da Intesa Sanpaolo, che supporterà COIMA, Covivio e Prada Holding nell'operazione attraverso un Sustainability-linked Loan, volto a sostenere questo progetto di rigenerazione urbana caratterizzato da alti standard ESG.
Dopo l’avvio delle bonifiche e degli scavi, con questa assegnazione l’opera ha raggiunto il terzo obiettivo sulla tabella di marcia con un anticipo di quattro mesi. Questo mese partiranno i lavori di costruzione degli edifici, mentre le opere di scavo e paratie saranno completate in febbraio. La consegna dell’intero Villaggio è prevista entro luglio 2025.
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Il progetto, a cura dello studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill – SOM, rappresenta il primo step del grande progetto di rigenerazione urbana dell’intera area. Come previsto infatti dal Masterplan “Parco Romana”, il Villaggio sarà posizionato nell’area a sud ovest dello Scalo e garantirà continuità con le funzioni esistenti e un equilibrio generale del quartiere, anche in previsione della sua futura conversione in studentato per circa 1700 posti letto, il più grande in Italia realizzato in Edilizia Residenziale Sociale.
Oltre a raggiungere i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building), l’intervento prevede l’utilizzo di materiali selezionati per le loro caratteristiche di sostenibilità (riciclabilità, riuso, ecocompatibilità ambientale). Tutti gli edifici saranno certificati LEED, più del 60% dell’energia sarà prodotta grazie all’istallazione di impianti che sfruttano le fonti rinnovabili, tra cui impianti solari termici e fotovoltaici, e le acque meteoriche saranno raccolte e riutilizzate, con una riduzione di CO2 del 40% per riscaldamento/raffrescamento.
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Grazie a servizi diffusi, piazze e piani terra aperti al pubblico, aree verdi ed esercizi commerciali, Porta Romana sarà uno spazio fluido e vitale caratterizzato da zone residenziali mixed-use, per quello che sarà un innovativo laboratorio di sperimentazione urbana sostenibile.
Grande valore sarà conferito agli spazi adibiti a verde pubblico e attrezzato, che rappresenteranno circa il 50% dello Scalo. Progettati da Michel Desvigne, in coordinamento con il masterplan generale di Outcomist, la cui parte paesaggistica è curata da Elizabeth Diller, già progettista dell’Highline di New York, avranno l’obiettivo di creare un luogo fruibile dagli studenti e dalla cittadinanza, in armonia e connessione con le altre strutture dell’area e di Milano.
Location: Milan, Italy
Architect: Skidmore, Owings & Merrill – SOM
Rendering by Skidmore Owings and Merrill - SOM, courtesy of COIMA