Town House di Grafton Architects e La Borda di Lacol sono i vincitori del premio Mies van der Rohe 2022: due simboli di creatività e architettura al servizio della società. Scelti tra oltre 500 progetti partecipanti, sono stati premiati il 12 maggio nel corso dell’EUmies awards day all’interno del padiglione Mies van der Rohe di Barcellona.
Il premio di architettura 2022, uno dei più ambiti del settore, è appunto andato al progetto Town House-Kingston University Londra firmato da Grafton Architects, lo studio di Dublino co-fondato da Yvonne Farrell e da Shelly McNamara. Commissionato da Kingston University, è il primo edificio universitario ad aggiudicarsi la vittoria, sottolineando dunque la necessità e l’importanza di valorizzare l’educazione e la formazione a partire delle sue strutture e dai suoi ambienti, in particolare quelli pensati per una profonda condivisione e per uno stare insieme di qualità. Alla base del riconoscimento è infatti stato posto dalla giuria il valore della qualità ambientale, capace di dare vita a un contesto privilegiato per lo studio e non solo, a partire dalle attività fisiche come il ballo. A questo è infatti dedicata una zona dell’edificio universitario, alla quale si affiancano quelle destinate alla biblioteca e allo studio, tutte comunque caratterizzate da un’atmosfera familiare e accogliente, nonché nobilitante della singola persona grazie a pari opportunità per ciascuno. All’esterno, invece, il progetto si caratterizza per il suo colonnato bianco multilivello.
Il premio emergente 2022 è invece andato a La Borda, progetto firmato dalla cooperativa sociale Lacol di Barcellona, già vincitore nel 2021 del premio internazionale Zumtobel group award. Il riconoscimento è stato attribuito in virtù della sua riconosciuta trasgressività poiché, come si può leggere nelle motivazioni della giuria, «sebbene la costruzione di abitazioni sia dominata essenzialmente da interessi macroeconomici, in questo caso si basa sulla proprietà e la gestione condivisa di risorse e capacità e va oltre il progetto specifico di un’abitazione cooperativa».
Si tratta di una struttura in legno di sei piani, la cui idea di partenza risale al 2012 come risposta a un problema sociale emerso dal basso: la difficoltà nel trovare soluzioni abitative accessibili. La Borda è dunque un esempio di come si possa trasformare una necessità condivisa in un’architettura effettivamente realizzata, ma il valore da riconoscere al progetto è anche quello di essere stato in grado di promuovere un processo collettivo fatto di condivisione a partire dai diretti fruitori della struttura di edilizia sociale, come anche il merito di aver stabilito un altro standard di riferimento per un giusto equilibrio tra priorità e valori ambientali, sociali ed economici.
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La giuria, formata da Tatiana Bilbao, Francesca Ferguson, Mia Hägg, Triin Ojari, Georg Pendl, Spiros Pengas e Marcel Smets, ha selezionato i due vincitori tra 532 opere appartenenti a 41 Paesi. La giuria ha selezionato e visitato, accompagnata dagli autori delle opere, clienti, promotori, fruitori ed esperti locali, i cinque finalisti: Z33 Casa per le arti contemporanee, design e architettura ad Hasselt; Town House – Kingston University a Londra; la Ferme du Rail, a Parigi; 85 Unità di social housing a Cornellà de Llobregat e Frizz23 a Berlino.
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Il premio biennale, pari a 60.000 euro, è il più prestigioso a livello europeo per quanto riguarda l’architettura ed è stato istituito nel 1987 per valorizzare il contributo degli architetti europei alla promozione di nuove idee e tecnologie nello sviluppo urbano contemporaneo. È co-finanziato dal Programma Europa creativa e dalla Fundació Mies van der Rohe.
L’EUmies awards day, compresa la cerimonia di premiazione, il 12 maggio nell’ambito del Model. Festival delle architetture di Barcellona. Il festival presenta l’architettura sperimentale e speculativa per ripensare, come collettività, il nostro vivere insieme attraverso nuovi modelli di città e nuove visioni. Oltre alla cerimonia di premiazione, dall’1 al 12 maggio è visitabile la mostra EUmies awards 2022 all’ESklandestino, sempre a Barcellona, con plastici, testi, video, bozze e schizzi delle 40 opere preselezionate e un riassunto delle 532 nominate. Tra gli altri appuntamenti, gli EUmies awards talks, che consentiranno a vincitori, finalisti, preselezionati, clienti, media dell’architettura e persone interessate di dialogare sui temi emergenti evidenziati dalla giuria e il lancio del programma Out & about, rivolto alla scoperta dell’architettura e con la partecipazione degli autori e dei promotori dei 40 progetti preselezionati che sono stati invitati a organizzare e condividere degli eventi nei loro edifici.
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Location: Barcellona
Organization: Fondazione Mies van der Rohe
Photography by Ed Reeve and Lluc Miralles, courtesy of Fondazione Mies van der Rohe