Fino al 9 aprile 2023 è in scena la sesta edizione del Madrid Design Festival, evento internazionale con un’intensa programmazione di eventi, installazioni, dibattiti e visite guidate, ideato e creato da La Fábrica con la direzione di Alvaro Matías. La manifestazione è un momento di riconoscimento del ruolo dei designer, come sottolineato già dalla scelta del titolo, Rediseñar el mundo. L'evento cerca infatti di dare risposte alle insidie e alle complessità che la società sta affrontando oggi, dall’emergenza climatica, all’esaurimento delle risorse naturali, dall’efficienza energetica, alla mobilità nei grandi nuclei urbani, passando per la perdita dei tradizionali mestieri artigiani. E questi sono solo alcuni dei temi trattati.
Sul valore dell’artigianalità, sulla riscoperta dei materiali naturali, nello specifico del legno, e sulle capacità manuali delle nuove generazioni di designer fanno luce le due mostre di American Hardwood Export Council – AHEC, organizzate all’interno e nell’ambito del Madrid Design Festival: SLOW Spain e Natural Connections.
SLOW Spain, dopo le precedenti iniziative AHEC Legacy (2019), Connected (2020) e Discovered (2021), riunisce le opere e le idee di 17 studenti selezionati da nove scuole di design spagnole, con l’intento di porre l’attenzione sul concetto di slow design, espresso appunto dai progetti che rimarranno in esposizione fino al 12 Marzo 2023 al Centro Culturale Fernán Gómez de la Villa. Questa a Madrid è la seconda edizione del progetto SLOW di AHEC, iniziato in Germania nel 2021 al Kunstgewerbemuseum (Museo delle Arti Decorative) di Berlino.
Visitare la mostra vuol dunque dire approfondire l'importanza della sostenibilità nella progettazione degli arredi, ma anche scoprire un approccio al design diverso, lento, in grado di portare stimoli di svolta nella cultura attuale e di creare legami emotivi con chi ha dato vita a questi pezzi unici. La generazione emergente del design sta infatti esplorando le potenzialità del lavoro artigianale abbinato a materiali naturali e sostenibili, nello specifico il legno.
I progetti, variegati ed eterogenei come dimostrano i tavolini, le sedute, le librerie in esposizione, sono guidati da designer famosi a livello internazionale tra cui Inma Bermúdez e Moritz Krefter (Studio Inma Bermúdez), Álvaro Catalán de Ocón (ACdO), Jorge Penadés (Oficina Penadés), tutti realizzati in legni di latifoglia americani sostenibili, ancora poco sfruttati in Europa, come la quercia rossa, l'acero, il ciliegio e il tulipier.
Tra le opere in mostra, segnaliamo Daisy di Jonathan Paige, un'ampia scrivania in quercia rossa con spazio di archiviazione e vano porta oggetti; Leve Mon Verre di Cèlia Anglés, mobile porta bevande dal design giocoso che invita le persone a riunirsi per condividere un drink; TÖEI di Alejandro Lorca, Elena Romero, Cristina Urbano, struttura in doghe di legno tulipier americano incastrate a 45 gradi, una forma architettonica che richiama la figura di un bozzolo intorno a chi si siede.
In mostra al Matadero Madrid fino al 12 Marzo 2023 sempre nell’ambito del Madrid Design Festival 2023, Natural Connections riporta al centro la natura come possibilità di connessione tra materiali e persone. Visitare la mostra dà la possibilità di riscoprire il nostro rapporto con la natura, grazie ai progetti di tre importanti designer spagnoli invitati appositamente da AHEC. I mobili, in ciliegio americano, quercia rossa e acero, sono realizzati da Inma Bermúdez e Moritz Krefter, Jorge Penadés e Alvaro Catalán de Ocón (ACdO), gli stessi designer che hanno selezionato i giovani talenti per la mostra parallela Slow Design.
«La nostra collaborazione con Madrid Design Festival, Matadero Madrid e tre dei più importanti studi di design in Spagna ha offerto un'opportunità straordinaria per mettere in contatto il pubblico con il mondo del design, dell'artigianato e del legno - ha sottolineato David Venables, direttore europeo dell'AHEC -. I team di designer hanno lavorato con l'acero, il ciliegio e la quercia rossa americani per creare installazioni giocose, originali e altamente innovative che speriamo possano coinvolgere, emozionare e mettere in contatto i visitatori con questi meravigliosi materiali naturali».
La Manada Perdida (La mandria perduta) è una serie di opere in quercia rossa, acero e ciliegio americani, realizzata da Inma Bermúdez e Moritz Krefter, che richiamano, con un pizzico di immaginazione, un gruppo di animali che sembra essersi perso. A un primo sguardo sembrano infatti panchine e sedute, ma il loro design e la loro forma non convenzionale vanno oltre la loro funzione e portano a un'interpretazione libera: è l’utente a decidere cosa si trova davanti.
Wrap di Jorge Penadés è invece un progetto pioniere nell’applicazione del legno basata su un sistema di produzione di tubi di cartone. Ne risulta una struttura resistente e versatile che si allontana dal design di un mobile tradizionale. Il suo sistema strutturale usa due fogli da 0,7 mm di impiallacciatura in ciliegio, incollati e arrotolati in direzioni opposte. Si configurano così una gradinata multifunzionale e uno scaffale basso, completati da piedi in legno massello e giunti sferici a 360º.
Nube di Álvaro Catalán de Ocón si ispira alle tradizionali tende in legno delle città mediterranee, creando una speciale "nuvola elettrica". La struttura è composta da piccoli pezzi in legno, tutti uguali e prodotti simulando un processo meccanico di produzione su larga scala, in grado di realizzare con semplicità molti elementi ma lasciandone viva la componente artigianale, anima di tutti i lavori del designer. Nasce così una sorta di rete elettrificata composta da piccole sfere e cilindri in legno di quercia rossa, ciliegio e acero che avvolge il visitatore in un gioco di luci e ombre.
Location: Madrid, Spain
Date: open until April 9th
SLOW Spainand Natural Connections, promoted by: American Hardwood Export Council (AHEC)
Designer: Inma Bermúdez e Moritz Krefter (Studio Inma Bermúdez), Álvaro Catalán de Ocón (ACdO), Jorge Penadés (Oficina Penadés), Jonathan Paige, Berta Albiac Adell, Queralt Font Sabadell, Albert Roca Nonell, Cèlia Anglés, Arnau Anoro, Sheila Valle García, Alejandro Lorca, Elena Romero, Cristina Urbano, Eli Yang, Anna Perathoner, Daniela González Martínez, Natale Armendáriz, Jon Calleja, Nora Etxeberria, Ane Ozkoidi
Individual photo credits are included in each gallery image.
All images courtesy of AHEC