L’evoluzione è talvolta invisibile, ma dagli effetti e dalle conseguenze assai decisive nell’esperienza di tutti i giorni. Ne è un esempio il nuovo ristorante Al Gatto Verde di Massimo Bottura, inaugurato il 20 settembre all’interno del cortile dell’Acetaia Maria Luigia, a sua volta parte dell’omonima guesthouse gestita dallo chef stellato e da Lara Gilmore, nel cuore della campagna Modenese. Questa affermazione non è vera solo in rapporto all’esperienza gastronomica offerta dal locale, ma è legata anche alle scelte tecnologiche, architettoniche e stilistiche che hanno portato alla nascita di questa nuova realtà, a partire dalla cucina, il cuore pulsante del ristorante. Qui, infatti, si trovano una griglia artigianale e un forno a legna, ma anche e soprattutto un piano cottura a induzione invisibile firmato RAK Ceramics. È proprio nei confronti di questo elemento che lo chef ha parlato di «evoluzione invisibile», per poi aggiungere:
«Immaginate questo piano bellissimo, essenziale, naturale sopra al quale poter tagliare, cucinare, pulire insieme e, allo stesso tempo, mangiarci intorno. Puoi avere la tua squadra intorno e i tuoi ospiti e amici lì davanti a te, seduti a mangiare mentre cucini e alla fine, condividete un tavolo. A volte, l’evoluzione è invisibile».
L’inaugurazione de Al Gatto Verde e la presentazione di questo piano cottura di ultima generazione – chiamato CookingRAK – sono dunque un’anteprima mondiale di tale soluzione, di cui Bottura si è reso un pioniere nel suo utilizzo. Alla base di questo progetto, infatti, c’è stata la volontà di creare uno spazio cucina multifunzionale, ideale per l’uso quotidiano. Le lastre del piano cottura, infatti, sono ad alte prestazioni Maximus che, combinate con un innovativo sistema, permettono di preparare il cibo, cucinare e cenare nello stesso spazio all’insegna della convivialità, con persone con prospettive e culture diverse.
«Pensando a questo nuovo piano, prima di tutto penso alla bellezza – ha aggiunto Massimo Bottura –. I materiali naturali, le forme pulite, le linee semplici. Creare qualcosa di bello è estremamente difficile, soprattutto in cucina. Devi creare qualcosa che sia funzionale rispetto a quello che devi fare ma anche renderlo semplice: questa è la cosa più complicata. Negli spazi in cui si cucina, la tecnologia è estremamente importante. Senza tecnologia, non c’è nulla».
Il piano cottura a induzione invisibile CookingRAK è caratterizzato da un’unica grande lastra in gres porcellanato, dello spessore di 14,5 mm, che permette appunto di unire area lavoro e zona cottura in un piano ininterrotto, privo di angoli e fessure e dall’elevata resistenza al fuoco e ai liquidi, ai tagli e ai graffi, alle macchie, agli acidi e agli agenti chimici. Senza compromettere la qualità della cottura, CookingRAK utilizza meno energia rispetto ai tradizionali sistemi elettrici e a gas, senza poi provocare il riscaldamento del piano di lavoro circostante: questo è dovuto al funzionamento attraverso correnti elettromagnetiche, le quali riscaldano solo le pentole posizionate sul piano cottura. Per facilitare l’individuazione dei punti di cottura sul piano di lavoro, in ogni caso, è possibile prevedere una personalizzazione con marcature speciali in sei diverse varianti. Ciò garantisce la compatibilità con qualsiasi stile di cucina, mantenendo la qualità e l’assorbenza delle lastre.
Il controllo del sistema CookingRAK è dato da un telecomando a radiofrequenza con display a cristalli liquidi, così da poter controllare ogni zona di cottura. Grazie a una applicazione, poi, è gestibile direttamente da smartphone o tablet.
Cinque le gamme – Marble, Stone, Concrete, Metal e Unicolor – per un abbinamento armonioso con qualsiasi tipo di cucina, sia essa moderna, classica o rustica.
«Il sistema CookingRAK è la perfetta combinazione di estetica e funzionalità con la comodità aggiuntiva dei comandi digitali, una vera evoluzione invisibile per la cucina moderna», ha aggiunto Leonardo de Muro, vicepresidente, International Business Development, Marketing and Communication di RAK Ceramics.
Il ristorante Al Gatto Verde si trova all’interno del cortile dell’Acetaia Maria Luigia, restaurata nell’ultimo anno, che oggi ospita 1.400 botti di aceto balsamico tradizionale risalenti al periodo 1910-1980, accanto a opere d’arte contemporanea. Un’espressione, dunque, della sintesi tra etica ed estetica. Il locale è stato progettato per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, prestando particolare attenzione alla sostenibilità. I pannelli solari forniscono l’elettricità, mentre per tutte le altre risorse energetiche viene applicato un approccio a spreco zero, con l’obiettivo di riciclare e riutilizzare ogni emissione prodotta.
«La nostra cucina è circondata da vigneti e campi e illuminata dal fuoco – ha concluso la chef Jessica Rosval, direttrice culinaria di Casa Maria Luigia fin dall'apertura nel 2019 –. È un luogo magico che sfugge a definizioni limitative e permette alla nostra creatività di correre libera».
Maggiori info: http://cookingrak.rakceramics.com
All images courtesy of RAK Ceramics