«Progettare nuove scuole è un’azione che guarda al futuro, un futuro forse anche di lungo periodo, contribuendo a definire come sarà l’istruzione nel nostro Paese nei prossimi decenni. Ma è un processo che inevitabilmente parte dal presente, dalla comprensione dei bisogni delle persone e delle comunità – scolastiche e territoriali – da integrare in una visione attuale e lungimirante dei rapporti fra insegnamento e architettura, che si concretizzi in nuovi ambienti di apprendimento efficaci e funzionali». Sono le parole, queste, dell’introduzione alle linee guida stilate dal ministero dell’Istruzione per la realizzazione di nuove scuole attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), un lavoro in dieci punti per un’architettura capace di migliorare gli apprendimenti e la vita di studenti e docenti. Se tali edifici vedranno posata la prima pietra nel prossimo futuro, un esempio concreto di come tali principi possano diventare soluzioni tecniche e progettuali reali piuttosto rapide è dato dal prototipo di Aula del Futuro consegnato con l’inizio dell’anno scolastico 2022/2023 per la primaria Collodi dell’istituto Barozzi Beltrami di Rozzano, nella città metropolitana di Milano. Si tratta di un progetto firmato dallo studio Stefano Boeri Interiors nell’ambito del più ampio percorso Igiene Insieme di Napisan e con il contributo del Comune stesso, che ha portato alla nascita di un concetto, di un’idea in parte diversa di aula scolastica ma, allo stesso tempo, in linea con quanto appunto indicato nelle linee guida ministeriali. Oltre a essere conforme agli standard di igiene e di salute collettiva – cuore del programma di Napisan – tale prototipo realizzato dai due fondatori dello studio, Stefano Boeri e Giorgio Donà, trasforma la cellula base degli spazi scolastici alla quale si è più abituati a pensare in un nucleo innovativo, multifunzionale e aperto a utilizzi anche extra scolastici.
«Questo prototipo di aula dimostra come la cellula base della nostra scuola possa agilmente trasformarsi in uno spazio flessibile, aperto non solo a diversi formati di didattica (non solo frontale), ma anche a usi diversi nel corso della stessa giornata. Abbiamo progettato un’aula cangiante negli arredi e nella loro composizione; uno spazio che può essere progettato e modificato in tempo reale dai suoi utenti (a cominciare dagli studenti e dai docenti). Un’aula multifunzionale che rappresenta la condizione per aprire realmente le scuole italiane alla vita delle loro comunità urbane e trasformarle in centri di socialità e creatività», ha sottolineato Stefano Boeri.
In questo ragionamento verso spazi sempre più adattabili alle esigenze didattiche, alla vita dei ragazzi e degli insegnanti nei vari momenti della giornata hanno un ruolo di primaria importanza la luce, i colori, le tecnologie e gli arredi, capaci di adeguarsi a funzioni anche difficilmente immaginabili per le strutture attuali più vetuste del nostro Paese. All’occorrenza un’aula con simili caratteristiche ha la possibilità di cambiare aspetto e conformazione, fino a diventare un’aula di musica, un laboratorio artigianale, una sala di danza.
«Il prototipo realizzato a Rozzano dimostra quindi come le linee guida del Governo di Mario Draghi sulle nuove scuole da realizzare con i fondi del Pnrr possano diventare soluzioni tecniche e progettuali immediate. Ed è bellissimo che questa scommessa nasca grazie alla generosità di un gruppo di aziende italiane di eccellenza. Il futuro della scuola è adesso», ha aggiunto ancora Boeri, che è stato tra l’altro tra i consulenti del ministro Patrizio Bianchi nella stesura del documento insieme a Massimo Alvisi, Sandy Attia, Mario Cucinella, Andrea Gavosto, Luisa Ingaramo, Franco Lorenzoni, Carla Morogallo, Renzo Piano, Raffaella Valente e Cino Zucchi.
Proprio come indicato nei vari punti delle indicazioni, inoltre, anche nell’Aula del Futuro le pareti sono mobili, così da poter modificare la conformazione dello spazio e favorire le attività di co-progettazione tra studenti. Arredi che, inoltre, sono realizzati appositamente per coinvolgere i fruitori di quegli stessi ambienti e di stimolarne tutti e cinque i sensi. Le stesse potenzialità sono agevolate dalla pavimentazione, dando la possibilità di creare layout via via differenti a seconda del momento della giornata: il risultato complessivo è quello di un maggior stimolo dei processi metacognitivi e di una riflessione autonoma, da parte dei ragazzi, sui propri processi di apprendimento.
Ci sono poi sistemi tecnologici avanzati studiati per migliorare la qualità della didattica a distanza, nonché la qualità dell’ambiente stesso, elemento fondante che concorre al miglioramento dei processi di apprendimento e di appartenenza: educazione all’igiene, adattabilità a possibili richieste di distanziamento fisico (come accaduto in questi anni di pandemia), dispositivi di pulizia dell’aria, attività di pulizia ordinarie e materiali lavabili e antibatterici.
«Quando abbiamo iniziato, ormai tre anni fa, il viaggio di Igiene Insieme – ha ricordato l’amministratore delegato di Reckitt Benckiser Hygiene Italia, Ferran Rousaud – lo abbiamo fatto con un profondo senso di responsabilità, che ci ha portati a intervenire con il nostro brand Napisan al fianco del mondo della scuola, in forte difficoltà a causa della pandemia. Quest’aula è un dono, oltre che un auspicio, per i bambini che la potranno usare, ma anche per il futuro della scuola in generale».
Con il progetto Igiene Insieme infatti, Napisan ha portato avanti tale impegno proprio in riferimento alle scuole d’infanzia e primarie, arrivando a coinvolgerne oltre 10.000 su tutto il territorio nazionale.
«L’Aula del Futuro è un dispositivo per apprendere, condividere, progettare e costruire – ha concluso Giorgio Donà –. Un luogo da abitare e trasformare a seconda di esigenze e obiettivi molteplici: uno spazio scalabile e multifunzionale, capace di adattarsi ai tempi e agli usi della didattica e della comunità intera».
>>> Scopri anche il primo bosco verticale di edilizia sociale di Stefano Boeri Architetti.
Location: Rozzano, Milano
Architects: Stefano Boeri Interiors
Client: Napisan – Igiene insieme
©gerdastudio, courtesy of Napisan