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È giunta al 5° episodio la nostra rubrica sulle opinioni dei maggiori interpreti dell’architettura contemporanea in merito a come cambierà l’architettura e come sarà il mondo dopo il lockdown post Covid-19.
Anche qui, come negli scorsi articoli, vi presentiamo nove video-selfie che ci raccontano il punto di vista di architetti e pensatori sulla visione del mondo e dell’architettura post Covid-19.
Abstract 1
Abstract 2
Abstract 3
Abstract 4
Vincenzo Corvino, Corvino + Multari - The new city for a Renaissance future
Come nel Rinascimento, dopo una grande peste nacque una nuova possibilità per ripensare la società prima ancora dell’architettura. E allora se, come diceva il Cardinale Martini, le dinamiche urbane degli ultimi decenni sono state caratterizzate dalla “folla”, noi dobbiamo imparare nel prossimo futuro a trasformare questo caos in una condizione di parsimonia per costruire nuove città.
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Massimo Roj CMR, Progetto CMR - Human regeneration: from smart cities to safe cities
Massimo Roj, ci invita a passare dalle parole ai fatti, questo momento difficile ci ha dato la possibilità di accelerare il cambiamento verso la rigenerazione e il benessere. Un passaggio che dovrà necessariamente tenere conto delle mutate esigenze di sicurezza.
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Vittorio Grassi, Vittorio Grassi Architetto & Partners - Three lessons before starting again
Vittorio Grassi estrapola tre insegnamenti fondamentali che questa esperienza ha portato alla luce: la conoscenza di noi stessi e l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo; il senso di comunità e solidarietà, perché le città devono diventare la nostra casa; e il tema della sostenibilità che sarà la frontiera da raggiungere nel breve periodo, soprattutto in architettura.
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Roberto Grandi, Presidente Istituzione Bologna Musei - The new cultural tourist
Quale sarà il futuro prossimo della cultura? Musei come istituzioni che operano come Hub culturali in una logica di accountability nei confronti della società. Da un lato operando verso la comunità locale, come spazi da abitare e dall’altro mettendosi al servizio di artisti e creativi che potranno vivere i nuovi spazi museali non più come casa delle opere, ma come “Casa degli artisti”, incubatori di nuove progettualità.
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Daniel Kelley, MGA Partners Architects - Time for a new universal timeless architecture
Daniel Kelly fa il punto sugli attuali eventi che stanno sconvolgendo il mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Come architetti e designer non possiamo risolvere questi problemi sociali, ma possiamo riconoscerli e focalizzare le nostre energie per contribuire materialmente a disegnare una nuova architettura universale e senza tempo.
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Francesca Pintus, HOK - Embrace the changes: flexibility and adaptability
Francesca Pintus, dalla Sardegna individua la flessibilità e l’adattabilità come due concetti cardine che guideranno la rinascita della nostra società dopo la pandemia che ci ha catapultati improvvisamente in uno scenario che prima avremmo creduto plausibile solo in una puntata della nota serie tv Blackmirror. Sostenibilità, accessibilità, open space, spazi verdi, ecc… saranno le chiavi per lo sviluppo dei nuovi bisogni sociali di domani.
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Emre Arolat, EAA - Emre Arolat Architecture - A lesson from the “New Normal”
Emre Arola, citando Chomsky ci avverte che l’epidemia potrebbe essere solo l’inizio di una serie di disastri annunciati. Ma, rientrati in una nuova normalità, dobbiamo essere in grado di trarre lezioni preziose da questa esperienza. Abbiamo imparato a consumare meno e ad essere più sensibili all’ecologia, questo dovrà contribuire alla costruzione di un nuovo essere umano più responsabile.
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John Marx, Form4 Architecture - A vision for tomorrow: three great opportunities
John Marx ci aiuta a vedere questo difficile periodo come un contenitore di nuove opportunità. Il prossimo futuro sarà un’occasione per sperimentare idee che prima non avrebbero trovato modo di esprimersi. Sarà anche un tempo per capire cosa veramente è importante per noi come collettività, per superare tutti insieme, a livello globale questa pandemia. E infine sarà un’opportunità per “riavviare” il mondo secondo nuove prospettive condivise.
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Tanvir Hasan, Donald Insall Associates - Restoration and traditional lifestyle will be the new normal
Qual è l’impatto di questo periodo storico sull’ambiente e sul patrimonio culturale? Tornando a vivere le nostre città abbiamo riscoperto: l’aria pulita, il design passivo delle antiche costruzioni e le loro tecnologie semplici, gli spazi verdi, ecc... Questi elementi, che provengono dal nostro passato, potranno ispirarci per offrirci la possibilità di tornare ad un modo di vivere più tradizionale e dunque più sano.
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