L’urbanistica oggi, tra strategia e norme
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L’urbanistica oggi, tra strategia e norme: rigenerazione e sostenibilità

Sauerbruch Hutton | Arch. Alberto Francini | Corvino + Multari | ADEPT + KARRES EN BRANDS

L’urbanistica oggi, tra strategia e norme
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L’urbanistica è una delle branche più affascinanti dell’architettura, che si pone l’obiettivo di individuare una visione di città e pianificarne l’attuazione nel rispetto delle normative. Una scienza che a prima vista potrebbe sembrare settoriale, ma in realtà ha un carattere fortemente trasversale: Aldo Rossi, nel suo saggio “L’architettura della città” (1966), scrive che «L’architettura per realizzarsi deve diventare città». Se in passato gli urbanisti si concentravano più sull’espansione dei centri urbani, oggi sono chiamati a occuparsi piuttosto della rigenerazione degli spazi esistenti. Un’attività che, soprattutto sul territorio italiano, chiama in causa diversi aspetti da conciliare tra loro, in primis la conservazione del patrimonio storico, l’adeguamento sismico e l’implementazione dell’accessibilità, senza dimenticare la modernizzazione delle infrastrutture.

Vista la complessità del bilanciamento tra queste e altre istanze, ogni singolo intervento sul tessuto urbano necessita di un’analisi e un progetto attuativo dedicati, mentre lo strumento urbanistico è sempre più volto a definire le linee guida generali per lo sviluppo della città. Questa semplificazione amministrativa è uno dei pilastri della legge regionale 24/2017, che innova radicalmente le regole urbanistiche vigenti in Emilia-Romagna. Si arriva così al nuovo Piano Urbanistico Generale del Comune di Bologna, caratterizzato appunto da un’impostazione di tipo strategico.

Attraversando i confini regionali, la stessa logica è sottesa al progetto per il Mantova Hub, che rappresenta una riflessione strategica sulla natura dello spazio tra la città di Mantova e l’acqua del Lago Inferiore. L’intervento ideato dallo studio di architettura Corvino + Multari si basa sul ripensamento dei luoghi collettivi di questo “territorio di mezzo”, attraverso la riqualificazione di un sistema di spazi sottoutilizzati, abbandonati e degradati, con la creazione di quattro nuove piazze.

Approfondisci il progetto

 

L’urbanistica come sfondo della quotidianità

 

Per Aldo Rossi, «l’architettura è la scena fissa delle vicende dell’uomo, carica di sentimenti, di generazioni, di eventi pubblici, tragedie private, di fatti nuovi e antichi». Mentre si è spesso portati a pensare che sia la dimensione della residenza quella che più impatta sulla vita delle persone, a ben vedere l’abitazione rappresenta soltanto la punta dell’iceberg. In questo senso, la pandemia ha ricordato a tutti prepotentemente la rilevanza che il contesto urbano riveste nella quotidianità di ciascuno. Così, il dibattito che negli ultimi tempi aveva tenuto impegnati i progettisti sul tema delle periferie, da un anno a questa parte si è allargato sia in senso geografico, verso la campagna, sia in termini delle priorità da considerare. Confermata a pieno titolo l’esigenza di incrementare le aree verdi e la mobilità dolce, si è evidenziata anche la necessità di ripensare la rete e il funzionamento del trasporto pubblico, oltre all’organizzazione dei tempi e degli spazi nei luoghi di lavoro e nelle scuole.

Dopo questa fase di profondo ripensamento in cui a livello pratico non si è potuto fare altro che mettere in campo interventi emergenziali, la sfida sarà quella di riuscire ad attuare le trasformazioni necessarie nel lungo termine e su larga scala. Un processo in cui la riconversione degli spazi e la progettazione di strutture flessibili giocheranno un ruolo chiave. Se da un lato, infatti, il concetto di consumo di suolo zero si sta sempre più affermando in un’ottica di sviluppo sostenibile, dall’altro «il processo dinamico di una città – afferma ancora Aldo Rossi – tende più all’evoluzione che alla conservazione». Questa tendenza inevitabile al cambiamento, dunque, oggi non può continuare a tradursi in un’espansione senza fine, ma necessita di esprimersi attraverso interventi di recupero o ricostruzione.

 

La categoria Urban Planning del premio The Plan Award 2021

 

Di tutti questi aspetti riguardanti la progettazione e il recupero di centri urbani (e/o porzioni di tessuto urbano) si occupano i professionisti iscritti alla categoria Urban Planning del The Plan Award. Il premio annuale, aperto alla partecipazione di opere realizzate e future, nasce con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la qualità del lavoro di progettisti, accademici e studenti nei settori di architettura, design e urbanistica, ampliando il dibattito sulle tematiche più attuali nell’ambito della progettazione. Il The Plan Award 2021, a cui ci si può iscrivere fino al 31 maggio, è strutturato in diverse categorie, per ognuna delle quali verrà decretato un vincitore e, qualora la Giuria lo ritenga opportuno, verranno assegnate anche menzioni d’onore.

Scopri come partecipare al The Plan Award 2021

 

Connected City

Il progetto Connected City, elaborato da Adept e Karres en Brands, riguarda l’area di Oberbillwerder, uno dei più grandi sviluppi urbani di Amburgo, caratterizzato dalla vicinanza a un'area significativa dal punto di vista naturale e culturale. Come indica il nome stesso, l’intervento disegna un’area urbana focalizzata sull’obiettivo di riunire le città, collegarle e stimolarle, proponendo Oberbillwerder come modello di pianificazione inclusiva, accessibile, resiliente e visionaria. Il progetto, infatti, mira a essere una fonte di ispirazione che guarda oltre la città tedesca e definisce i parametri per contesti simili in tutto il mondo.

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M9 Museum District

Con il polo museale M9, lo studio berlinese Sauerbruch Hutton rigenera un intero isolato nel centro di Mestre, fornendo un contributo esemplare alla conservazione, conversione e riqualificazione del tessuto storico di una città europea. Il complesso è costituito da diversi corpi di fabbrica: volumi costruiti ex novo come nel caso del blocco principale, dedicato all’area espositiva, oppure edifici storici che sono stati recuperati, come l’ex convento che oggi ospita negozi e uffici. L’intervento è caratterizzato da un mix funzionale che include spazi commerciali, funzioni culturali e didattiche, oltre che direzionali.

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A city for life

A city for life è il masterplan per il quartiere residenziale a uso misto RC BRUSNIZIN a Berëzovskij, nella Russia siberiana, sul lato orientale degli Urali. L’intervento firmato da Alberto Francini coinvolge una pozione di territorio incontaminata, compresa nel piano di espansione della città. La visione dei progettisti si concentra sulla sostenibilità ambientale e mira a lasciare la superficie del suolo il più permeabile possibile. Gli ampi spazi verdi favoriscono inoltre il legame dell'uomo con la natura, per ottenere un miglioramento della qualità della vita.

Approfondisci il progetto originale in lingua inglese

 

Se anche tu hai progettato una porzione di tessuto urbano, realizzato dopo il 1° gennaio 2018 o ancora da realizzare, hai tempo fino al 31 maggio per iscriverti alla categoria Urban Planning del The Plan Award 2021, presentando il tuo progetto attraverso la pagina dedicata.

 

 

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