«Creare valore per le città attraverso interventi che non si limitano ai singoli immobili, ma abbracciano interi quartieri». È una visione di ampio respiro, basata sui valori della sostenibilità, dell'innovazione e dell'inclusione, quella espressa da Lorenzo D’Ercole, Head of Asset & Technical Management and CSR Italy per Covivio.
Tra i maggiori player del panorama immobiliare europeo con 23 miliardi di euro di asset, in Italia Covivio trova un importante mercato di riferimento a Milano, dove il gruppo immobiliare francese concentra la quasi totalità del suo portafoglio italiano, in prevalenza a uso uffici.
The Sign, la futura sede L'Oréal. Project by Progetto CMR. © Diego De Pol, courtesy of Covivio
Qual è l’offerta che il Gruppo propone oggi a Milano e quali le idee di sviluppo futuro?
«Milano rappresenta un mercato strategico per Covivio, dove siamo impegnati in progetti di rigenerazione urbana di grande rilevanza. Tra gli interventi più significativi in corso figurano la rigenerazione dell’ex Scalo di Porta Romana e il Business District Symbiosis, già scelto da numerose aziende. Recentemente abbiamo completato The Sign con la realizzazione della futura sede di L’Oréal, che si inserisce in un quartiere a pochi passi dalla fermata Romolo della metropolitana e che già ospita le sedi di NTT Data e di Aon, e il complesso Meridian a Milanofiori, mentre continuiamo a lavorare alla riqualificazione di Corte Italia, in Corso Italia.
A Milano, inoltre, si colloca il cuore della nostra offerta di spazi di lavoro flessibili, Wellio. I due siti, Wellio Dante e Wellio Duomo, combinano flessibilità, servizi e tecnologia per rispondere alle esigenze contemporanee dei professionisti.
In prospettiva futura continueremo a investire nel segmento uffici e, in linea con la strategia del Gruppo, lavoreremo per ribilanciare il portafoglio aumentando la nostra presenza anche in Italia nel settore dell’hotellerie».
The Sign, NTT DATA and AON Headquarters. Project by Progetto CMR. © Diego De Pol, courtesy of Covivio
Tra i vostri interventi più recenti su Milano c’è Corte Italia, il progetto di riqualificazione di Palazzo Beretta, a firma di Asti Architetti. Quali sono le principali caratteristiche di questa operazione immobiliare?
«Il progetto di Corte Italia si inserisce perfettamente nella nostra strategia di valorizzazione del portafoglio esistente, perseguita a livello di Gruppo. L’iconico edificio è stato infatti ripensato per rispondere alle esigenze delle aziende contemporanee, con una forte attenzione al contesto urbano in cui è inserito. L'intervento preserva la facciata storica e integra due nuovi piani, un sistema di terrazze e una corte interna, che richiama la tradizione dei palazzi nobiliari milanesi, come suggerisce anche il nome stesso del progetto.
I lavori sono ancora in corso, ma Corte Italia ha già ottenuto un forte riscontro sul mercato: l’immobile è stato interamente pre-locato a un singolo tenant a poche settimane dall’avvio della commercializzazione e la consegna al cliente è attesa entro la fine del 2025».
Corte Italia by Asti Architetti
Sono in fase di realizzazione anche gli headquarter di brand di rilievo internazionale quali Snam e Moncler. Per quando è previsto il completamento degi due edifici?
«I futuri headquarter di Snam e Moncler sono entrambi situati nell’ambito del progetto di rigenerazione urbano Symbiosis e saranno consegnati nel 2025. L’edificio di Snam, progettato dallo studio Piuarch, si sviluppa su 20.000 m2 di superficie, mentre si estende su 38.000 m2 quello che sarà occupato da Moncler, firmato da ACPV Architects, che ha curato anche il masterplan dell'intera area, gli headquarter di Fastweb e l'edificio multitenant denominato Building D.
Questi immobili non saranno solo le sedi di brand prestigiosi, ma contribuiranno anche alla trasformazione in atto di Symbiosis in un nuovo punto di riferimento per Milano che, per le sue caratteristiche di innovazione e sostenibilità, è già stato scelto da altre grandi realtà, come Fastweb appunto, a cui si aggiungono LVMH P&C Italia, Amplifon, Boehringer Ingelheim, Mars Group e Fratelli Orsero».
Symbiosis, Building D. Project by ACPV Architects. © Leo Torri, courtesy of Covivio
In questi progetti, come trovano applicazione le indicazioni contenute nel report "Dal workplace al life place. Scenari e linee guida per progettare spazi di lavoro più inclusivi", promosso da Covivio?
«Lavorare in spazi accoglienti e multifunzionali è diventato oggi un requisito imprescindibile e, per questo motivo, in Covivio mettiamo in campo tutte le nostre competenze affinché la dimensione del lavoro possa rivelarsi, per gli utilizzatori dei nostri spazi, un’esperienza piacevole, improntata alla relazione con le persone, alla cura di sé e degli altri. In altre parole, un ufficio che non sia più solo un posto dove lavorare.
La tensione al raggiungimento del benessere diffuso è, ormai, una priorità per un numero sempre crescente di aziende italiane e un grande contributo in questa direzione è offerto dalle strategie e dagli interventi che favoriscono la creazione di ambienti di lavoro inclusivi che, in fase di progettazione, sosteniamo attraverso tre pilastri: architettura degli spazi, design e arredo, e servizi offerti.
Nello specifico, gli immobili devono integrarsi nel tessuto urbano, favorendo la relazione con la comunità e il territorio. Spazi permeabili, aree verdi e servizi sono fondamentali per creare ambienti accoglienti. All'interno, arredi ergonomici e flessibili garantiscono sicurezza sensoriale e favoriscono diverse modalità di lavoro, collaborativo o autonomo. Infine, per migliorare il benessere quotidiano, vengono proposti spazi come aree ristoro con opzioni alimentari specifiche, nursery, spazi polivalenti per eventi e sport, e persino zone pet-friendly come per il nostro cliente Mars in Symbiosis.
Symbiosis incarna questi principi attraverso un mix di architettura integrata, design attento al benessere e servizi pensati per creare un ambiente di lavoro che va oltre il semplice spazio ufficio, diventando un luogo vissuto quotidianamente dai collaboratori e personalizzabile per soddisfare le loro esigenze».
Symbiosis, Snam Headquarters by PiuarchIl Gruppo è impegnato anche su scala urbana, partecipando alla rigenerazione dell'ex Scalo di Porta Romana. Qual è il vostro contributo a questo ambizioso piano di riqualificazione?
«Insieme a Coima SGR e Prada Holding, Covivio riveste un ruolo centrale nel progetto di trasformazione dell’area dell'ex scalo ferroviario in un quartiere vibrante e connesso, che rifletta il futuro di Milano. Con un'estensione di 190.000 m2, questo progetto mixed use ricollega quartieri storicamente divisi, ricucendo la cesura fisica nel tessuto urbano rappresentata dallo scalo attraverso nuovi percorsi pedonali e ciclabili e il potenziamento dei nodi di trasporto, come la stazione di Porta Romana e la metropolitana MM Lodi.
Il cuore dell’intervento è rappresentato dal grande parco centrale, che offrirà spazi verdi che promuovono la biodiversità, la sostenibilità e l'interazione sociale. Il Villaggio Olimpico per i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026, che dopo le Olimpiadi sarà riconvertito in un complesso di alloggi per studenti, rappresenta il primo tassello di questo importante progetto.
All’interno dell’area, Covivio curerà lo sviluppo dell’Eastern Gate, il quadrante orientale dello Scalo più prossimo a piazzale Lodi, attingendo al proprio know-how maturato in ambito direzionale, hotellerie e residenziale, nella direzione di una progressiva ibridazione delle destinazioni d’uso degli spazi. L’Eastern Gate, grazie a un mix funzionale di uffici, retail, hotel e servizi, assumerà il ruolo di nuova centralità, un'autentica cerniera urbana per tutto lo Scalo. L’obiettivo è creare un’area vivace e multifunzionale, in sintonia con le ambizioni generali del progetto che, al completamento, vedrà la presenza giornaliera di più di 10.000 persone tra studenti, lavoratori e residenti».
Wellio Duomo. Project by Onsitestudio, Interiors by DWA Design Studio. © Diego De Pol, courtesy of Wellio by Covivio Cover Image: Corte Italia by Asti Architetti