Sarà quello del Manchester City, attuale campione della Premier League, il primo stadio di calcio del metaverso. Il club inglese, in partnership con Sony, sta infatti lavorando alla riproduzione dell’Etihad Stadium nel metaverso: un universo virtuale fruibile da avatar. Grazie a un apposito visore, questa tecnologia permetterà ai tifosi del Manchester City, sparsi in tutto il mondo, di seguire una partita come se fossero sugli spalti dell’Etihad Stadium, ma stando in realtà comodamente seduti sul proprio divano di casa. Non solo, ma questa copia digitale dello stadio – superando le barriere della realtà fisica – consentirà anche al club rendere illimitata la capienza dell’impianto.
«Strade? Dove andiamo noi non ci servono strade», diceva nel 1985 Doc alla fine del primo film della trilogia “Ritorno al futuro”. Certo, siamo nel 2022 e ancora non si vedono le automobili o gli skateboard volanti, come invece il regista Robert Zemeckis aveva immaginato che sarebbe accaduto già dal 2015 ma, anno dopo anno, lo sviluppo tecnologico sta portando tutto a diventare più rapido, semplice da raggiungere e fruibile dalle grandi masse. Così anche la cosiddetta Sport Industry, nella necessità di stare a passo coi tempi, si è mossa in questa direzione.
Come spesso accade è il calcio a fare da traino e - in questo caso - è il Manchester City l’apripista in qualcosa che sarà davvero rivoluzionario. Lo scorso febbraio, il club britannico ha siglato un accordo di partnership triennale con il colosso dell’intrattenimento Sony per replicare il suo stadio in versione virtuale. A suggello di questo importante sodalizio, c’è infatti l’avvio del progetto di portare l’Etihad Stadium (teatro delle gare casalinghe del Manchester City) nel metaverso. Ma facciamo un piccolo passo indietro. Cos’è il metaverso?
>>> Il City of Manchester Stadium, ribattezzato con il nome commerciale di Etihad Stadium, fu lo stadio ufficiale dei XVII Giochi del Commonwealth nel 2002. Ecco tre cose da sapere sui XXV Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026
Il metaverso è una realtà virtuale generata dall’incrocio tra dispositivi digitali (smartphone, computer, ecc…) e tecnologie di realtà virtuale (Oculus) con le quali, attraverso un visore, l'utente viene catapultato in un mondo virtuale realistico, un vero e proprio universo parallelo. Grazie a questo incrocio è possibile accedere a un ecosistema completamente virtuale fruibile da avatar – cioè da rappresentazioni grafiche e virtuali di un visitatore di sito web – in grado di interagire e partecipare ad eventi esclusivi. Ecco allora l’idea del Manchester City e Sony: aprire le porte del proprio stadio al metaverso per dare la possibilità a chiunque di assistere allo spettacolo garantito da uno dei club più forti al mondo.
Uno dei punti di forza di questa nuova frontiera tecnologica utilizzata nel mondo dello sport è proprio quello di ampliare a dismisura, all’infinito se vogliamo, la capienza degli impianti. Se fino ad oggi le prodezze di Kevin De Bruyne ed Erling Haaland le possono vedere solo i 55mila fortunati presenti all’Etihad Stadium, dal prossimo futuro con questo progetto la capienza per gli appassionati potrà aumentare esponenzialmente. Gli esperti di Sony sono già al lavoro. Hanno avuto modo di visitare l’impianto per mappare la struttura e riportarla in formato digitale. Nel frattempo il City ha acquistato uno spazio tematico (una LAND su The Sandbox) per offrire ai propri tifosi quest’esperienza esclusiva.
Grazie al meta-stadio, il tifoso potrà assistere alla partita comodamente da casa come se fosse presente allo stadio, addirittura scegliendo la propria angolazione preferita dalla quale osservare i campioni allenati da Pep Guardiola. L’idea non è però soltanto quella di regalare ai tifosi l’esperienza del matchday, ma di permettere loro di vivere il club durante tutta la settimana incontrandosi con altri fan e partecipando a eventi.
Nuria Tarre, chief marketing and fan engagement officer del City Football Group, la holding che detiene al suo interno il Manchester City (oltre che squadre di tutto il globo dagli Stati Uniti all’Australia, India, Spagna, Francia e persino all’Italia col Palermo) di recente ha dichiarato: «Tra dieci anni o anche solo cinque, sedersi sul divano per guardare uno schermo sarà qualcosa di obsoleto che non potrà continuare a rappresentare la realtà». È per questo che il City si è buttato a capofitto sul metaverso e su questo progetto avveniristico, in modo da poter «ricreare una partita, guardarla dal vivo – ha aggiunto Nuria Tarre – e fare parte dell'azione in un modo diverso, attraverso diverse angolazioni, permettendoci di riempire lo stadio quanto si vuole perché illimitato, il tutto completamente virtuale».
Quello del metaverso nel mondo dello sport è un processo ancora agli albori. Per quanto riguarda le discipline di squadra, i primi a fare qualcosa di questo tipo sono stati i Brooklyn Nets con la costruzione del “Netaverse”: la franchigia NBA ha allestito per qualche partita un centinaio di telecamere ad alta definizione attorno al parquet del Barclays Center. Anche durante l’ultima edizione degli Australian Open, importante torneo tennistico, si è visto qualcosa di simile; l’esperimento ha attirato tra i 4mila e i 5mila visitatori unici al giorno. Insomma, quello del metaverso è un mondo che sta muovendo i primi passi ed è ancora tutto da scoprire, ma siamo sicuri che, al pari delle nuove potenzialità tecnologiche, la sua diffusione sarà in poco tempo inarrestabile.
Il modo in cui ci approcciamo alle nuove tecnologie sta cambiando e l’innovazione ci incalza con stimoli e modalità sempre diverse. Il metaverso, oggi visto dai più con diffidenza, apparentemente può raffreddare i rapporti e – in questo caso – il modo di vivere lo sport, ma in realtà gli stadi e gli impianti sportivi rimarranno sempre pieni di calore e tifo vissuto in presenza. Sarà invece l’esperienza online, da remoto, che cambierà, arricchendosi di nuove e più stimolanti forme di rappresentazione. Per assurdo, il metaverso renderà la fruizione lontano dallo stadio più inclusiva e coinvolgente, con i tifosi di tutto il mondo che potranno trovarsi allo stesso tempo in un luogo (virtuale) di aggregazione.
>>> Scopri tutti i progetti shortlisted del THE PLAN Award 2022 nella sezione Sport&leisure
Please refer to the individual images in the gallery to look through the photo credits