Gianfranco Frattini: Ieri, oggi, domani
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Ieri, oggi, domani. Gianfranco Frattini in mostra

Dal 14 aprile al 14 maggio le sale affrescate di Palazzo Arese Borromeo, a Cesano Maderno, ospitano un percorso espositivo unico che raccoglie schizzi, opere e oggetti d’archivio realizzati dall’architetto e designer

Gianfranco Frattini: Ieri, oggi, domani
Scritto da Redazione The Plan -
Ha partecipato al progetto Artemide

Quello che ha ideato e realizzato Gianfranco Frattini è un design senza tempo, ancora oggi in grado di ispirare e far sognare. La mostra Gianfranco Frattini: Ieri, oggi, domani visitabile dal 14 aprile al 14 maggio a Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, in Brianza, ripercorre il percorso di vita e professionale di questa icona dell’architettura.

Pezzi d’archivio, opere originali tratte dagli archivi di collezionisti, riedizioni prodotte da realtà del design contemporaneo e nuove sperimentazioni, insieme a schizzi e disegni di progetti architettonici, verranno esposti in una location unica, nelle sale affrescate del secentesco palazzo della metà del XVII secolo, ai margini del borgo medievale di Cesano.

Palazzo Arese Borromeo Cesano Maderno

La mostra, organizzata in occasione della Milano Design Week 2023, è promossa dal Comune di Cesano Maderno in collaborazione con lo Studio/Archivio Gianfranco Frattini, mentre l’allestimento è a cura della figlia, l’architetto Emanuela Frattini. Molte opere, nello specifico schizzi e disegni progettuali, sono in scena grazie alla collaborazione con lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma e del Politecnico di Milano.

«Questa mostra sul lavoro di Gianfranco Frattini è come una ‘fotografia in movimento’ della sua opera. Una finestra della memoria che si affaccia sul presente e proietta lo sguardo verso il futuro della sua eredità».
Emanuela Frattini

 

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Brianza, fucina di artigiani ed ebanisti

I curatori hanno scelto di portare l’esposizione in Brianza, territorio e ambiente a cui l’architetto era molto legato, fucina di artigiani ed ebanisti con cui ha collaborato tutta la vita, e di aziende con cui ha intessuto legami duraturi, creando così la sua idea di design che poi arriverà anche a Milano.

Serie 500 - Bernini Courtesy Studio/Archivio Gianfranco Frattini

Nell’allestimento, realizzato con il supporto di Ebanisteria Kora, si potranno vedere pezzi di Acerbis, Cassina, CB2, Ceccotti, Poltrona Frau e Tacchini, insieme a lampade di Arteluce, Artemide, FontanaArte, Gubi e Luci. In più, saranno visibili in esclusiva le porte tessili realizzate a quattro mani da Dooor e Torri Lana, con il contributo di Emanuela Frattini che ha nel tempo proseguito la strada del padre creando un suo personale percorso e gusto estetico.

«L’unicità di un grande maestro come Frattini riflette l’unicità della Brianza, terra di design, dove sono nate realtà produttive straordinarie conosciute in tutto il mondo. Con questa mostra, Palazzo Arese Borromeo si afferma come vivace polo espositivo, attento alla promozione culturale del proprio territorio».
Gianpiero Bocca, sindaco di Cesano Maderno

 

Gianfranco Frattini e il suo mentore, Gio Ponti

Nato a Padova il 15 maggio 1926, Frattini si laurea nel 1953 in Architettura al Politecnico di Milano, ed è nella città lombarda che inizia a lavorare con quello che diventa presto il suo mentore, Gio Ponti. Sempre a Milano, dove apre il suo studio, collabora con aziende di primo piano nel campo dell’arredo e del lighting design, e riceve numerose segnalazioni al Compasso d’Oro.

Gianfranco Frattini nel suo studio Courtesy Studio/Archivio Gianfranco Frattini

Lungo il suo percorso professionale si occupa sia di design industriale sia di architettura, concentrandosi principalmente sul design di interni, ed è per questa sua poliedricità che nel 1956 coopera alla fondazione di ADI - Associazione per il Disegno Industriale e negli anni Ottanta entra a far parte del comitato direttivo della Triennale di Milano.

Tra i materiali che predilige, il legno, che lo porta ad affiancare per lungo tempo il maestro artigiano Pierluigi Ghianda. Dalla sua morte, avvenuta a Milano il 6 aprile del 2004, le sue opere sono esposte nelle collezioni permanenti di musei di design e arti decorative in Italia e all’estero.

 

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