Una Città Ideale dal tocco contemporaneo, così da essere un’eco del Rinascimento italiano fino ai giorni attuali, ma anche un luogo dove creare connessioni e relazioni in un contesto di cultura, storia e innovazione. Sarà questa l’identità principale del Padiglione Italia della prossima edizione dell’Expo, che si terrà nel 2025 a Osaka. Presentato ufficialmente oggi, 12 settembre, a Bergamo (nella Sala dei Giuristi di Palazzo del Podestà) il progetto vincitore della gara di progettazione e costruzione è quello firmato dal raggruppamento di studi guidato da MCA-Mario Cucinella Architects (e composto da Nishio Rent All Co. LTD, Nomura Co., LTD, Beyond Limits, Milan Ingegneria Spa, Tekser Srl, Zeranta Edutainment Srl, Gae Engineering Srl, Geologo Claudio Preci e con Yoshiki Matsuda Architects in qualità di Architect of Record).
Il Padiglione, inoltre, per la primissima volta ospiterà al suo interno anche la Santa Sede, che avrà a disposizione una spazio riconoscibile per l’organizzazione di eventi culturali e mostre d’arte in collaborazione con il Dicastero per l’evangelizzazione.
«Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 – ha sottolineato Mario Cucinella – è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare a un pubblico globale cultura, storia e innovazione del nostro Paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici. In linea con il tema Saving lives e con gli obiettivi degli SDGs, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e potrà diventare un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e instaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile».
Il Padiglione, dunque, vuole essere fin dalla sua progettazione la rappresentazione di una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi.
La soddisfazione, già a partire dai giorni della selezione, è stata espressa anche dal Commissario generale per l’Italia, Andrea Vattani, presente accanto all’architetto e al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, alla presentazione: «Il progetto riflette l’identità italiana in una chiave contemporanea di grande impatto, esprimendo i valori alla base della nostra cultura: un’idea dello spazio profondamente radicata nella nostra tradizione di piazza, teatro e giardino, nonché una cultura del fare, fondata su interazioni reali tra le persone. Il Padiglione, inoltre, sarà all’altezza dell’eccellenza del Made in Italy, un vero e proprio avamposto del Sistema Italia in una delle aree più ricche dell’Asia, un originale strumento di diplomazia della crescita, capace di promuovere turismo e territori, sostenere l’internazionalizzazione delle filiere produttive, attrarre investimenti e valorizzare le nostre tecnologie».
Lo stesso Vattani, inoltre, ha stimato l’avvio del cantiere nel mese di dicembre 2023.
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Il Padiglione Italia sarà realizzato cercando di dare forma a un organismo vivo, capace di produrre conoscenza, creatività e innovazione attraverso la contaminazione fra generazioni e culture, ma anche tra sperimentazioni artistiche, scientifiche, imprenditoriali, sociali. Imprevedibilità e contemporaneità, inoltre, saranno due chiavi di lettura attraverso le quali leggere, all’interno della Città Ideale, il patrimonio nazionale, qui messo a nudo, scomposto e reinterpretato.
La struttura sarà formata da due corpi di fabbrica, ovvero una teca che contiene il cuore espositivo ed esperienziale del padiglione e un corpo secondario posto nella parte retrostante per le funzioni accessorie. Ad accomunare l’intera struttura, inoltre, la permeabilità, così da far entrare la luminescenza del cielo e del mare circostanti.
Grazie all’architettura del Padiglione sarà dunque possibile entrare in contatto con lo stile del Made in Italy, un’esperienza programmaticamente suddivisa in tre atti: il teatro, la città ideale e il giardino all’italiana, corrispondenti a tappe d’innovazione italiana.
Grazie a un teatro immersivo e multisensoriale, con un susseguirsi di suggestioni visive, suoni, movimenti e colori, l’osservatore potrà sperimentare una sorta di ibridazione con l’attore, ma anche percepire una commistione tra reale e virtuale, nonché una proiezione verso il futuro. Il patrimonio teatrale italiano, infatti, è sconfinato in termini di spazio architettonico, di innovazione tecnologica e di attori rivoluzionari.
La città ideale è il luogo in cui l’utopia diventa distopica, metafisica, a causa dell’assordante mancanza di vita. Riflettere su questo tema sarà l’occasione per riportare l’uomo, la natura, la sostenibilità e la vita al centro della città ideale futuribile. La città ideale funge qui da spazio per creare un nuovo futuro, proponendo un approccio inclusivo e sociale volto a valorizzare qualità e artigianalità in associazione con le nuove tecnologie. Sarà il corpo narrativo e di approfondimento del Padiglione, lo spazio del creare; accoglierà un insieme di moderne botteghe ognuna dedicata a diversi temi: tecnologia ed energia; alimentazione e ambiente, manifattura e design, arte e architettura.
Ospitato sulla copertura del padiglione, infine, il giardino all’italiana è il luogo dello svago e del diletto, emblema del controllo dell’uomo sulla natura, costretta nelle regole definite dal rigore e dalla matematica. Il giardino, una rielaborazione contemporanea del classico elemento del labirinto, sarà l’opportunità di sperimentare un nuovo equilibrio tra uomo e pianta, tra naturale e artificiale, bilanciando l’originalità organica della vita con il disegno razionale dell’uomo.
Le prime fasi della progettazione hanno riguardato un’approfondita analisi climatica della città di Osaka poiché la filosofia di base è stata fin da subito quella di superare la logica di pura e semplice valutazione di impatto ambientale a valle. Il fine ultimo, del resto, non è solo la mitigazione dell’impatto ambientale generato dall’intervento, ma la vera promozione di un’economia circolare interna al sito. Saranno favoriti aspetti quali l’origine naturale dei prodotti, la filiera corta, il contenuto di riciclato, l’assenza di ingredienti tossici e la disponibilità di certificazioni. Per la struttura, si intende privilegiare l’impiego di una delle risorse a più alta disponibilità locale, il legno proveniente da filiere locali certificate; la scelta dei materiali prediligerà la monomatericità dei componenti, per ridurre al minimo la contaminazione.
Il Padiglione, una volta terminato il suo ciclo di vita, diventerà una vera e propria miniera di materiale: ogni elemento ha caratteristiche che gli permetteranno di trasformarsi in maniera naturale senza subire successive lavorazioni. Si potrebbe dunque definire una banca dati di best practice, brevetti, opere, idee sostenibili, collaborazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale da portare avanti nel tempo.
Architects:
MCA – Mario Cucinella Architects Surl, capofila /capogruppo
MILAN Ingegneria Spa
TEKSER Srl
Zeranta Edutainment Srl
GAE Engineering Srl
Geologo Claudio Preci
BEYOND LIMITS
NISHIO RENT ALL CO., LTD
NOMURA CO., LTD
AoR - YOSHIKI MATSUDA ARCHITECTS
All images courtesy of MCA-Mario Cucinella Architects