Dopo il summit di Copenhagen, le città europee hanno preso coscienza dell’importanza delle loro azioni per limitare l’inquinamento, diminuire il consumo energetico e gestire (o preservare) le risorse rinnovabili e rare (come l’acqua per esempio).
In generale esse cercano di trovare una più grande autonomia sia dal punto di vista alimentare che energetico e desiderano sviluppare le innovazioni sociali per stimolare ciascun abitante ad adottare un modo di vita eco-sostenibile.
Queste preoccupazioni geopolitiche devono trovare una eco nel modo di concepire gli spazi urbani alla scala urbano-architettonica.
L’obiettivo: Adattare i territori Una gestione territoriale di qualità alla ricerca della sostenibilità deve generare una evoluzione urbana coerente a tutte le scale delle componenti ambientali e umane. Essa è divenuta strategica poiché rinforza l’attrattiva economica, sociale e culturale di una regione, di una città o di un comune, ma valorizza anche l’identità del luogo.
La sfida: far dialogare urbanità e natura Per una città la ricerca di sostenibilità passa attraverso la costruzione di territori che privilegiano la qualità della vita per tutti gli abitanti, vale a dire la riappropriazione degli spazi comuni e la facilità di accesso alle attrezzature ed ai servizi.
Un approccio sostenibile ha bisogno anche di affrontare la questione della natura. Qualunque sia la sua gestione, selvaggia o agricoltura di prossimità, la natura deve riconciliarsi con la città al fine di valorizzare i suoi territori e di preservare le risorse, la biodiversità ed il suo divenire.
Le priorità : densificare, rendere accessibile e mettere in relazione
Una città o un agglomerato che tenta di considerarsi sostenibile deve moderare la sua estensione orizzontale al fine di limitare il consumo dei territori non urbanizzati ed evitare un’espansione incontrollata.
Qualche volta essa stessa deve riciclarsi per vedere diminuire il territorio costruito e per ricomporsi attraverso l’esistente.
In tutti i casi, progettare il futuro ha bisogno di sviluppare un approccio prospettico che metta in risalto le specificità locali.
La condivisione degli spazi creati e l’accessibilità ai differenti servizi della città favoriscono la socialità tra i cittadini.
Qualunque sia la loro scala, i luoghi interagiscono tra di loro ed è indispensabile sviluppare queste relazioni e queste interdipendenze nei sistemi che si sviluppano dal locale al globale.
Le esigenze : concepire dei processi urbani evolutivi
Questa volta i concorrenti di Europan 11 devono proporre una strategia di sviluppo dell’ambiente e del progetto che si integri in un processo evolutivo e che tenga conto delle identità proprie ai differenti luoghi.
La concezione del progetto deve ugualmente proporre un metodo per arrivare ad uno sviluppo appropriato alla scala del sito malgrado le incognite che riserva il tempo.
Per raggiungere questo obiettivo l’architetto deve unirsi a competenze multidisciplinari (urbanistica, paesaggistica, ambientale, economica,…). Solo la sinergia tra differenti approcci permetterà di rilevare queste sfide.
I siti: integrare la diversità dei contesti
La specificità propria ad un luogo geografico e territoriale rende necessaria la diversificazione dei bandi al fine di ottenere delle soluzioni rispondenti ai bisogni particolari di ciascun luogo.
Ogni sito, qualunque sia la sua dimensione, interferisce con il territorio circostante e questa interferenza sarà funzione della sua scala.
Esso contribuirà a valorizzare nuovi interventi puntuali o di dimensioni più rilevanti in un contesto globale apportandovi un plus-valore significativo.
Il sito si posiziona in una cultura urbana specifica differente secondo i paesi, che dovrà essere evidenziata per permettere ai concorrenti di tenerne conto.
Le scale: strategie riflessione e progetto
La diversità inerente alle condizioni ed alle problematiche proprie a ciascun paese europeo partecipante, obbliga a distinguere tre differenti scale:
- Scala di strategia globale (quella data ai concorrenti)
La regione metropolitana (conglomerato spaziale composto da unità urbane autonome ed inter-collegate) e la città (spazio urbano d’azione e di habitat con una mixità di funzioni)
- Scala di riflessione (quella che permette ai concorrenti di costruire una problematica).
Il quartiere e le sue relazioni ai quartieri vicini
- Scala del progetto urbano e architettonico (quello che emerge dalla ideazione del progetto).
Il frammento urbano e la particella.
Informazione sui siti
Queste scale corrispondono a dimensioni differenti di spazi che bisognerà definire precisamente per ogni sito e seguendo i contesti proposti.
Ogni dossier del sito di Europan 11 includerà quindi tre tipi di informazione per i concorrenti corrispondenti a 3 scale:
- Le esigenze politiche della città o dell’agglomerato in termini di sostenibilità (economica, sociale e culturale) oltre che i grandi fattori territoriali (reti, usi, densità,…) esistenti o futuri.
- Le specificità del quartiere dove si trova il sito e le linee di trasformazione.
- Il sito del progetto propriamente detto con tutte le informazioni che consentono di comprendere l’esistente e le trasformazioni auspicate.
www.europan-europe.com www.europan-italia.com