Conosciuta globalmente come “Earth Day”, la Giornata Mondiale della Terra si festeggia oggi 22 aprile. È uno degli eventi che unisce più persone in tutto il mondo, si stima infatti che ogni anno vengano coinvolte circa un miliardo di persone provenienti da 193 paesi diversi!
Fu ideata da John McConnell, un attivista per la pace, che propose ad una assemblea dell’UNESCO nel 1969 una giornata per celebrare la Terra, l’ambiente e la salvaguardia del nostro pianeta.
Vengono trattate tematiche importanti che riguardano problematiche come l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, la distruzione degli ecosistemi e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili, ma anche delle possibili soluzioni come il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali, protezione delle specie minacciate, etc…
Tematiche che vengono affrontate ogni giorno in architettura!
Pensiamo soprattutto agli sforzi progettuali che molti studi stanno affrontando per sviluppare edifici NZEB, ovvero ad elevata efficienza energetica. Parliamo di progetti che necessitano di pochissima energia da fonti esterne, che durante la propria costruzione e poi nel corso dell’intera vita utile producono un bassissimo consumo di anidride carbonica, e infine che nel momento della loro conversione o demolizione sono capaci di produrre un ridotto quantitativo di rifiuti rispettando i principi basilari della moderna economia circolare.
Per questa occasione dunque vi proponiamo una selezione di progetti nei quali l’attenzione per l’ambiente e le soluzioni adottate diventano il focus architettonico principale.
The Architects Series presenta Werner Sobek, studio di ingegneria e a architettura famoso in tutto il mondo per le sue competenze in materia di ingegneria, design e sostenibilità.
Triple Zero ® è uno standard per l'architettura sostenibile sviluppato da Werner Sobek, registrato come marchio protetto. Esso definisce i criteri che un edificio deve soddisfare per ottemperare alle elevate esigenze qualitative relative alla sostenibilità ambientale dell’intervento. Il progetto R128 è un esempio di come questo standard possa essere realmente applicato e sviluppato in un caso concreto. Dove è possibile, lo studio Werner Sobek utilizza il concetto di Triple Zero ® come guida per la progettazione, la pianificazione e la costruzione dei suoi edifici. Anche le attività di consulenza seguono lo stesso criterio.
Triple Zero, ovvero zero consumi, zero emissioni, zero rifiuti.
All’interno dell’eco distretto di South Landing a Spokane (USA), Catalyst e l'adiacente Scott Morris Center for Energy Innovation dimostrano un nuovo approccio architettonico basato su moderne tecniche costruttive, materiali d’avanguardia e un modello di energia condivisa sostenibile. Questo modello è centrale per raggiungere l'obiettivo di rendere Catalyst uno dei più grandi edifici a energia zero del Nord America e uno dei primi edifici a zero emissioni di carbonio ad essere certificati dall'International Living Future Institute.
Progettato da MC A - Mario Cucinella Architects e ingegnerizzato da WASP (World’s Advanced Saving Project), TECLA è il progetto di un habitat ecosostenibile in terra cruda, costruito interamente con stampanti collaborative 3D operanti simultaneamente. L’idea nasce come risposta alla necessità di un’architettura capace di rispondere a criteri sempre più stringenti di sostenibilità e si concretizza in un modello abitativo circolare, realizzato utilizzando materiali raccolti dal terreno locale senza produrre scarti.
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i29 architects ha progettato Floating home, una nuova abitazione all’interno dell’iconico villaggio galleggiante Schoonschip ad Amsterdam. Questo quartiere di case galleggianti attualmente ospita 46 famiglie e mira a diventare la comunità galleggiante più sostenibile d'Europa. Floating Home è solo l’ultimo di una serie di interventi che, sulla base del piano urbano Space & Matter, porterà oltre 100 residenti a trasferirsi sul canale cittadino.
Abbiamo chiesto ad Anssi Lassilla, architetto, direttore e fondatore di OOPEAA - Office for Peripheral Architecture - di condividere le proprie conoscenze e idee su uno dei materiali edilizi più sostenibili e comuni in architettura: il legno e in particolare il legno CLT (Cross Laminated Timber).
Ecco le sue risposte!
Cosa c’entrano Milano e la città teorizzata da Carlos Moreno (Direttore Scientifico del corso di “Entrepreneurship, Territory, Innovation” alla Sorbonne) e la 15 minutes city? Tutto, perché Milano è una delle città al mondo più capaci di sperimentare nuove tendenze, ma anche niente, perché la sua forma urbana è lontana anni luce dalle rivali Parigi e Barcellona, che da qualche anno hanno puntato sulla cosiddetta città arcipelago (o, appunto, città da 15 minuti).
L’idea della 15 minutes city non è nuova, ma da quando lo smart working è diventato la quotidianità di milioni di persone, il modello è tornato alla ribalta. Si tratta di un innovativo modello di sviluppo urbano che ingloba le esigenze di città a cosiddetta “misura d’uomo” a quelle delle future Smart Cities. Il concetto di “Città in 15 minuti” si basa infatti sulla possibilità, per ogni cittadino, di avere tutti i servizi di cui necessita ad una distanza massima di 15 minuti in bici o a piedi.
Emilio Ambasz, recentemente insignito del suo quarto Compasso d’Oro per la sua attività di visionario e inventore, è un punto di riferimento molto importante per tutti i professionisti che lavorano per un futuro più sostenibile. Per Tadao Ando, Ambasz può essere considerato il padre, il poeta e il profeta dell’architettura verde, il primo a richiamare l’attenzione degli architetti sulla natura e sull’ambiente. James Wines, nel libro Green Architecture, lo definisce il “Messia dell’architettura verde”
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Cover Photo © Enrico Cano, courtesy of Emilio Ambasz & Associates