È David Chipperfield il nuovo guest editor di Domus, terzo protagonista del progetto editoriale 10x10x10 dopo Michele De Lucchi e Winy Maas: 10 architetti di fama internazionale alla guida della rivista per 10 numeri ciascuno, nell'arco di 10 anni, dal novantesimo al centesimo anniversario della testata. Britannico di nascita, David Chipperfield ricerca un’architettura in cui «la qualità della vita sia considerata un diritto». Questo obiettivo può essere perseguito e raggiunto solo agendo in maniera collettiva, definendo una visione e un percorso. «Come dovremmo reagire alle grandi sfide poste dalla crisi climatica e dalla crescente disuguaglianza economica e sociale?», si chiede l'architetto nel suo personale manifesto. Risponde, in parte, durante il suo intervento alla conferenza di presentazione della sua partecipazione come guest editor: oltre a fissare obiettivi di sostenibilità, l'architetto deve necessariamente tenere in conto conseguenze sociali e ambientali e partecipare alla ricerca di possibili soluzioni. Spesso si ritiene che le responsabilità siano esclusivamente della politica, ma non è così; è necessario invece considerare i professionisti attori importanti, che possono contribuire in maniera rilevante ad affrontare le sfide ambientali e sociali attuali.
Questa la visione che verrà esplorata nell'arco del 2020, mostrando progetti che hanno saputo rispondere a queste problematiche, stimolando il dibattito e dando voce a provocazioni che possano alimentare riflessioni su questi temi.
David Chipperfield ha presentato il suo progetto per la rivista, a partire dalle copertine, che saranno firmate dal fotografo Thomas Demand, con una tecnica chiamata dall'architetto di «intensificazione della realtà», e dai suoi editoriali, dedicati a una serie di tematiche già definite (planning, social housing, protection/identity, design, shelter, Olympics, commons, urbanity, technology). Sottolinea però il ruolo centrale della pluralità delle prospettive a cui desidera dare voce.
Importanti saranno anche la collaborazione di Iwan Baan, fotografo, e Jasper Morrison, che curerà la sezione Design.