La mostra Dall’origine al destino, visitabile fino al 30 giugno 2025 presso il Centro Arti e Scienze Golinelli di Bologna, esplora l'evoluzione dell'umanità in un viaggio attraverso le tappe fondamentali della storia. Curata da Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Luca Ciancabilla e Simone Gheduzzi, l’esposizione esplora la connessione tra arte, scienza e tecnologia, offrendo una riflessione sul passato e sul futuro dell’umanità.
Il percorso espositivo si articola in due grandi capitoli, suddivisi in cinque tappe. Il primo capitolo si concentra sulle principali tappe evolutive della civiltà umana, esplorando come l’essere umano, fin dai tempi dell'homo sapiens, abbia cercato di comprendere la propria origine e il proprio destino. Dalla nascita della scrittura alle rivoluzioni industriale e digitale, la mostra ripercorre le fasi cruciali dello sviluppo umano, analizzando l’evoluzione dello spazio, del tempo e dell’informazione.
Oltre 150 opere, reperti e oggetti provenienti da 50 musei e collezioni private danno vita a un'esperienza immersiva e coinvolgente. Tra i pezzi esposti, si trovano opere di artisti italiani del Novecento come Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato De Pero, Emilio Isgrò, Mario Sironi, e grafiche di Bruno Munari, insieme a oggetti di design di Pablo Picasso ed Ettore Sottsass, e capolavori ingegneristici come la Ducati Panigale V4 S.
Questi oggetti, pur nella loro diversità, raccontano la fusione tra cultura materiale e tecnologica, invitando il pubblico a riflettere sulla storia e sulle trasformazioni del nostro rapporto con la tecnica.
L'esposizione prosegue con un allestimento curato da diverserighestudio, che esplora la percezione dell'accelerazione nella prima parte del percorso. Il progetto si sviluppa in una spirale tridimensionale che ripercorre le principali fasi evolutive dell'uomo. La spirale di Archimede, scelta per rappresentare fisicamente la velocità, si restringe progressivamente, creando una sensazione crescente di accelerazione, quasi a restituire il ritmo vertiginoso del progresso.
All'interno di questa spirale, il gioco degli scacchi diventa metafora delle scoperte tecniche che hanno segnato momenti cruciali della storia: il pedone simboleggia i primi passi dell'umanità, il cavallo il Rinascimento e l’approccio innovativo, l'alfiere l’approfondimento scientifico, mentre il re rappresenta l'intelligenza artificiale e il futuro incerto dell'uomo.
«Nella cultura latina - spiega Simone Gheduzzi, co-fondatore di diverserighestudio - la spirale rappresenta la congiunzione tra linea e cerchio, ossia tra il vivente e l’uomo: il vivente è il cerchio che torna sempre su se stesso per soddisfare un bisogno, la linea è l’uomo che desidera e si proietta nel futuro».
Nel secondo capitolo della mostra, i visitatori sono invitati a riflettere sul proprio destino e a riscoprire una dimensione intima e personale in un’epoca sempre più dominata dalla velocità e dall’incertezza. La rivoluzione tecnologica legata all’Intelligenza Artificiale solleva interrogativi sul futuro dell’uomo, con la mostra che spinge a interrogarsi sulla capacità di mantenere una visione umanistica in un mondo sempre più virtuale.
Le opere di artisti contemporanei come Anselm Kiefer, Nicola Samorì e Ronald Ventura affrontano questi temi, suggerendo una riflessione sulla condizione umana e sul destino incerto che l’attende.
Il percorso si conclude con un’esposizione immersiva, il T-Simmetry, un tunnel progettato da Fondazione Golinelli che permette al pubblico di intraprendere un viaggio simbolico nel tempo. Grazie a tecnologie avanzate, l’installazione permette di ripercorrere la propria esistenza in senso inverso, offrendo un’esperienza interattiva e riflessiva sul ritorno alle origini e sulla ricerca del significato profondo della vita. La poesia gioca un ruolo centrale in questa sezione, con testi scritti appositamente da Milo De Angelis e Gian Ruggero Manzoni, che accompagneranno il pubblico in questo viaggio emotivo e intellettuale.