Cofoundry, quando gli spazi di co-working diventano luoghi di relazioni
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Cofoundry, quando gli spazi di co-working diventano luoghi di relazioni

Nel 2023 attese due nuove location in Italia

Cofoundry, quando gli spazi di co-working diventano luoghi di relazioni
Scritto da Redazione The Plan -

Lontano dalla frenesia del centro di Milano ma a stretto contatto con il fascino di una storia ormai secolare, la Fonderia Napoleonica Eugenia è oggi un angolo nel cuore del quartiere Isola della città dove rivivere la tradizione della produzione di campane e di monumenti in bronzo e, allo stesso tempo, dove sperimentare uno spazio di lavoro all’avanguardia e caratterizzato dalla condivisione. È in questo luogo, infatti, che il business center specializzato in spazi ufficio personalizzati Cofoundry ha una delle sue sedi, alla quale si aggiungono quella all’interno della cosiddetta Fabbrica delle Affrancatrici di Milano e quella di Palazzo Lauro di Genova. Ma in ognuna di queste location, alle quali ben presto se ne dovrebbero aggiungere altre due, non vi sono solo uffici arredati e personalizzati, ma anche singoli desk dedicati e sale riunioni, nonché spazi per organizzare eventi e incontri. Edifici storici, dunque, che creano un collegamento tra come si lavorava nel passato e come si potrà lavorare nel futuro in modo innovativo, pur sempre immersi nel bello.

È a partire da uno spazio come quello della Fonderia Napoleonica Eugenia – dove si è svolta anche la premiazione del THE PLAN Real Estate Award 2022 – che la realtà fondata e guidata da Erica Turchetti ha infatti iniziato a immaginare gli uffici del futuro. A partire già dall’oggi. Tutto è nato nel 2017 da un’intuizione, ovvero creare uno spazio di lavoro modellato intorno alle esigenze stesse delle microimprese, delle startup e delle Pmi: il primo passo, dunque, è stato e ancora è quello dell’ascolto. Qualche esempio? «All’interno delle nostre sedi vi è anche uno spazio dedicato agli studenti universitari – ha raccontato Erica Turchetti –, i quali hanno così la possibilità di intraprendere uno stage all’interno di una delle aziende e di mettere in pratica le competenze acquisite negli anni di studio. Lo stesso vale per l’offerta formativa per le aziende, una richiesta che è arrivata da loro stesse per poter poi spendere le nuove conoscenze nella formulazione di nuove idee e di nuovi progetti». I “docenti”, esperti di svariati settori, diventano in realtà figure molto più simili a dei consulenti.

Uffici arredati, desk e posizioni dedicate, sale riunioni sono, come detto, i diversi tipi di servizi offerti nelle tre location, i quali possono essere sfruttati in modo complementare da ogni singola azienda. Tuttavia, come aggiunto da Erica Turchetti, in Cofoundry ognuna di loro riesce a costruire e mantenere la propria identità aziendale, pur creando una vera e propria community. Il valore della condivisione e del co-working, infatti, non può non tener conto della concomitante necessità di avere un proprio angolo identitario e strutturato sulla base delle proprie esigenze. Ed è proprio questo complesso di fattori che contribuisce a rendere Cofoundry un luogo in cui creatività, idee e dinamismo si intrecciano tra loro, quel luogo che promuove sinergie professionali e nuove opportunità di business anche tra realtà molto diverse fra loro.

 

Progetto Donna

Fonderia Napoleonica Eugenia, sede Cofoundry ©Davide Calafà

Tra le tante iniziative portate avanti da Cofoundry, una in particolare merita di essere ricordata, per molti aspetti strettamente legata anche alla storia personale della sua fondatrice: si tratta di Progetto Donna, il quale intende fornire uno strumento di valore e di crescita per l’imprenditoria femminile attraverso la presentazione di iniziative volte a ridurre il gap di genere nel mondo del business e agevolare l’ingresso di nuove realtà a conduzione femminile. «Il valore aggiunto è quello di riuscire a sviluppare un rapporto di business alla pari tra uomo e donna», ha continuato Erica Turchetti, in modo da far valere un reale senso di parità di ruoli, incarichi, diritti e doveri.

 

Guardando al futuro

Fonderia Napoleonica Eugenia, sede Cofoundry ©Davide Calafà

Se nel corso del 2023 dovrebbe arrivare il taglio del nastro di due nuove location di Cofoundry in Italia, nel 2024 l’obiettivo è quello di aprire anche all’estero. Che lo sguardo del team sia ben proiettato verso il futuro è testimoniato anche da un evento come quello di Città Aumentate, che lo scorso novembre si è svolto proprio negli spazi della Fonderia Napoleonica Eugenia. Promosso e organizzato da Cofoundry, è nato con l’obiettivo di riflettere sulla trasformazione degli spazi urbani e sull’applicazione dell’Intelligenza Artificiale anche al contesto urbano, fornendo così interessanti spunti di riflessione, affrontando il rapporto tra business e innovazione (elemento chiave per rendere le città sempre più all’avanguardia). L’affermazione di un modello di business post-pandemico ha contribuito a scardinare la tradizionale visione dell’ufficio e delle città come blocchi monolitici, favorendo una concezione più ampia e inclusiva, che concepisce questi spazi come grandi contenitori di servizi, di relazioni umane e di lavoro.

Questa riflessione ha trovato concreta applicazione nella presentazione di AlphaHuman, un prototipo di intelligenza artificiale di cui Cofoundry è testimonial e promotore. Cofoundry ha confermato la sua vocazione all'innovazione, aggiungendo un servizio che integra metahuman, intelligenza artificiale e domotica. La prenotazione di sale riunioni, coffee break o la richiesta di un servizio presente nel co-working non avverranno più tramite un'app o un'interfaccia web, ma interagendo vocalmente con un assistente digitale che si attiva per fornire la migliore soluzione. AlphaHuman può sembrare una receptionist digitale, ma dialogando con questa tecnologia ci si accorge delle molteplici capacità di elaborazione del linguaggio naturale e la capacità di proporre servizi e soluzioni che vanno aldilà della semplice domanda-risposta. Niente tastiere o mouse in Cofoundry. AlphaHuman, infatti, ti riconosce, ti ingaggia con un dialogo e un'interfaccia naturale; instaura con te una relazione empatica e quindi anche le richieste più articolate, come la prenotazione di un'auto in car-sharing o l'organizzazione di un meeting, sono gestite da algoritmi di intelligenza artificiale che, grazie alla capacità di apprendimento di AlphaHuman, permettono di migliorare nel tempo le risposte. Ogni attività è supervisionata dal personale di Cofoundry, perchè come riconosce la fondatrice Erica Turchetti «la tecnologia non sostituisce le persone ma è al loro servizio».

 

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Credits

Photography by and courtesy of Davide Calafà

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