Il Coachella Valley Music and Arts Festival si sta avvicinando alla conclusione dell’edizione 2024 con l’ultimo fine settimana a Indio, California. Una delle principali destinazioni mondiali per appassionati di musica e arte, il festival si svolge nell’arco di due weekend consecutivi, offrendo un’esperienza unica in cui le esibizioni dei migliori artisti musicali sono accompagnate da installazioni artistiche visionarie.
Il programma artistico di quest’anno è stato curato da Public Art Company, società con sede a Los Angeles fondata da Raffi Lehrer e specializzata nella curatela e nella produzione di installazioni artistiche di grandi dimensioni, in collaborazione con il Direttore artistico del Coachella, Paul Clemente, e Goldenvoice.
Il prato chiamato Empire Polo Field presenta una serie di installazioni artistiche immersive, interattive e accessibili realizzate da artisti, architetti e designer acclamati di fama internazionale, migliorando l’esperienza generale dei visitatori e ridefinendo i confini dell’arte su larga scala. Le opere richiedono ai propri visitatori di mettere in discussione la propria definizione di sé, di esplorare il confine tra realtà e immaginazione e collaborare per creare un nuovo futuro.
«L’arte ha il potere di trasformare gli spazi e le menti», ha affermato Lehrer, il cui obiettivo non era soltanto quello di “abbellire” l’intera area dedicata al festival ma anche di «creare ambienti che potessero suscitare riflessioni, evocare emozioni e generare un’esperienza condivisa per tutti i partecipanti».
Le opere d’arte create per l’edizione 2024 introducono un mondo in cui convergono arte, architettura e tecnologia, offrendo nuovi spazi di connessione, contemplazione e comunità. Tra le numerose installazioni spiccano tre opere di nuova commissione:
Monarchs: A House in Six Parts, creato dallo studio sperimentale di design e ricerca HANNAH di Leslie Lok e Sasa Zivkovic, esplora l’incontro tra la stampa 3D e l’artigianato tradizionale. I sei padiglioni dai colori tenui invitano all’interazione e alla contemplazione e ognuno di essi è composto da una base stampata in 3D dalla quale si dipartono pannelli curvi in legno fabbricati digitalmente.
Dancing in the Sky, opera dell’artista e designer Morag Myerscough, celebra la gioia dell’esperienza collettiva con una vera e propria piazza piena di vita, caratterizzata da colori e geometrie vivaci e ispirata al paesaggio circostante, che attira lo sguardo verso l’alto, verso la bellezza naturale del cielo del deserto. I visitatori interagiscono, esplorano e si sentono parte di questo ambiente dinamico creato da Myerscough, che di notte assume un’aura luminosa.
Babylon, opera di Nebbia, studio di design e arte con sede a Londra fondato dagli architetti Brando Posocco e Madhav Kidao, mescola forme architettoniche rupestri ed elementi di design futuristico. Questa installazione monumentale, composta da 64 moduli semicircolari, è stata costruita con struttura in acciaio, legno e uno strato di isolante acustico-termico a base di cellulosa vegetale. Offrendo un luogo di evasione dal vasto Empire Polo Field, ci si trova immersi in un’esperienza completamente diversa.
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