La città deve diventare un luogo di supporto reciproco, dove gli abitanti si impegnano a creare spazi accoglienti e relazioni di prossimità, e un posto dove interagire con l'ambiente naturale, tenendo conto della sua vulnerabilità e degli effetti delle azioni umane sulla natura. È intorno a questa visione inclusiva della pianificazione urbana che ruoterà la conferenza dal titolo “Città della cura: sguardo di genere, responsabilità condivisa ed ecodipendenza”, organizzata dall'Ordine degli Architetti PPC di Ravenna, e in programma al Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo per venerdì 15 novembre alle 17.
L'incontro, aperto a tutti, fa parte del Festival della Cultura Tecnica 2024 e sarà tenuto da Chiara Belingardi, esperta di pianificazione urbana. L'obiettivo è quello di avviare una riflessione su come rispondere alle esigenze e ai desideri dei cittadini, nella prospettiva di avere «luoghi ospitali per ciascuno e per chiunque», come sottolinea Piera Nobili, vicepresidente dell'Ordine degli Architetti PPC di Ravenna.
Docente e organizzatrice del Master di secondo livello in “Città di genere. Metodi e tecniche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale” presso l'Università degli Studi di Firenze, Belingardi opera come consulente per le linee guida del New European Bauhaus, contribuendo a definire pratiche urbanistiche inclusive e sostenibili.
La conferenza di venerdì si avvarrà di un'analisi critica della pianificazione urbana tradizionale, spesso concepita attorno a un utente tipo standardizzato: un uomo adulto, abile e bianco, senza compiti di cura. Questo approccio esclude le esigenze di numerosi gruppi sociali, considerati minoritari. Un approccio gender-sensitive, come sottolineato dalla relatrice, promuove l’ascolto e l’integrazione delle differenze nella progettazione urbana, valorizzando i diversi gruppi che vivono la città.
Durante l’intervento, Belingardi presenterà inoltre diversi esempi di buone pratiche anche a livello internazionale, mettendo in evidenza la necessità di un cambiamento nella progettazione urbana per garantire spazi più sostenibili e inclusivi.
In copertina: Piazza del Popolo a Ravenna