Traendo il meglio dalle suggestioni provenienti dal mondo del teatro e del cinema è nato il progetto residenziale Cherry Orchard, un complesso di otto edifici, parte integrante di un importante piano di riqualificazione urbana dell’area occidentale del centro di Mosca. Il suo nome ricalca l’omonima opera di Anton Čechov composta nei primissimi anni del Novecento e la sua localizzazione lo pone nel cuore del distretto di Mosfilm City, a pochi passi dai famosi studi cinematografici. Firmato dallo studio di architettura John McAslan + Partners, il progetto si trova dunque in una delle aree più prestigiose della capitale russa, le cui caratteristiche vengono qui valorizzate ulteriormente attraverso il ruolo centrale della natura – che entra nelle abitazioni grazie alla presenza di grandi vetrate che guardano verso la vicina foresta e il fiume – e dal linguaggio tra il contemporaneo e il senza tempo adottato dagli architetti.
È quindi facile intuire come in questo villaggio circondato da centinaia di ettari di verde si condensino i vantaggi del vivere nella tranquillità, fuori città, e i servizi di una metropoli: il giusto compromesso anche per famiglie con bambini, tenendo conto della presenza di parchi giochi, spazi per attività fisica all’aperto, aree fitness e un asilo nido.
Per gli interni, firmati dal designer Martins Hermansons dello studio Fortyfour in collaborazione con il partner locale Krassky, fondamentale è stato il contributo di Valcucine, che ha fornito le soluzioni Genius Loci e Artematica disegnate da Gabriele Centazzo: l’ergonomia, i materiali di prima qualità e le caratteristiche di sostenibilità sono le peculiarità fondamentali che hanno portato Hermansons a questa scelta.
Ispirata agli antichi secretaire, la cucina Genius Loci ha nel cassetto uno spazio “segreto”, personalizzabile con diverse finiture e lavorazioni artigianali, integrato con la purezza delle forme e dei materiali. La filosofia progettuale di Artematica nasce da una visione architettonica dello spazio dove i volumi puri si intersecano e si compenetrano enfatizzando i cambi di materiale e il sofisticato gioco tra pieni e vuoti. Arredi che, nel loro complesso, contribuiscono a una vita più sostenibile e in armonia con la natura.