Chi era Ron Thom? In Europa il suo nome non è molto conosciuto, ma chi si occupa di architettura conosce molto bene il suo contributo all'architettura nordamericana. Non per niente, una delle sue creazioni più famose è una Case Study House II a Vancouver, una meravigliosa residenza del 1959 totalmente ispirata all'architettura organica di Wright e alla sua celeberrima Casa sulla Cascata. Tuttavia, l'edificio versava in stato di abbandono, finché West Coast Modern - Real Estate Operator canadese che propone un approccio fortemente orientato all'architettura di pregio - ha deciso di cogliere la sfida di valorizzare questo immobile che sembrava destinato alla demolizione, permettendo così a tutti di riscoprire questo piccolo gioiello. La cosa importante è però che questa casa è una Case Study House. Cosa significa?
Preambolo: le Case Study House fanno parte di un programma creato nel secondo dopoguerra dall'editore della rivista Arts & Architecture con sede a Los Angeles, John Entenza. Ha sponsorizzato e pubblicizzato alcuni concorsi di progettazione sulla rivista, dando risalto alle case moderne, convenienti e di facile costruzione: da ciò è nato il Case Study House Program, pensato per risolvere il problema della carenza di alloggi, anticipando l'imminente boom edilizio che sarebbe seguito alla seconda guerra mondiale e alla depressione. Quello che cercava, in poche parole, era un prototipo di casa replicabile, moderna, per l'americano medio. Di fatto l'obiettivo del programma era che ogni architetto creasse una casa che potesse essere riprodotta identica, quasi in serie.
Il Case Study House Program ha apportato una grande novità nell'architettura americana: ha permesso l'ingresso del design e del modernismo in residenze accessibili anche alle classi meno agiate. Componenti modulari, oggetti multiuso... ma il progetto di Entenza era ben più ambizioso. Inizialmente invitò Richard Neutra, Charles Eames, Eero Saarinen e altri cinque architetti a presentare prototipi, e volle che tutte e otto le case rimanessero aperte al pubblico fino a quando non fossero state occupate. Il successo del progetto fu immediato, durò fino al 1966 e vide 350.000 visitatori visitare le case "aperte" prima che qualcuno ne prese poi la residenza.
Oggi rimangono venti case, ma sulla rivista apparsero 36 prototipi sperimentali, molti non costruiti. Ecco perché la residenza di Ron Thom a Vancouver è un gioiello da visitare, ed è anche acquistabile. La cosa interessante è che un gruppo immobiliare che si chiama West Coast Modern, ha puntato interamente su questa tipologia di strutture, rivoluzionando il classico mondo del mercato immobiliare e delle compravendite. Ecco come fanno a vendere così tante case.
Quello che fanno (bene) quelli di West Coast Modern, è sicuramente presentare le proprietà con una consapevolezza diversa da quella di un tradizionale agente immobiliare. Studiano, conoscono per davvero l'architettura e la narrano agli acquirenti, lasciandoli entrare nel mondo che desiderano. In fondo, creano dei veri e propri set cinematografici, aprono le case, le fanno visitare ai clienti e lasciano che l'immaginazione faccia il resto. Le visite sono prenotabili online, anche tramite app.
La genialità di questo approccio è che soddisfa la crescente domanda di spazi abitativi "eccezionali", comprese le case moderne storiche della metà del secolo scorso, oltre alle nuove costruzioni contemporanee. Di certo è una modalità innovativa e replicabile, anche in Europa.
Ebbene sì, questa Case Study House, capolavoro architettonico di Ron Thom, è totalmente ispirato alla Casa sulla Cascata di Wright. Ha tre camere da letto, due bagni e si sviluppa su due livelli. Quanto costa? Un milione e 798 mila dollari, secondo quanto riportato sul sito di West Coast Modern. La cosa assurda è che la struttura ha rischiato di essere demolita dall'ultimo proprietario, ma fortunatamente il distretto di West Vancouver non lo ha permesso. Il problema è che negli ultimi anni l’architettura modernista del nord America sembra davvero in pericolo, e questo caso non è isolato.
La demolizione dell’iconica casa di Marcel Breuer a Long Island ha destato grande scalpore, e rientra nel trend che ha coinvolto anche le Case Study. I conservatori dei beni architettonici di tutto il mondo si stanno impegnando a far sì che l'architettura modernista non venga del tutto estirpata per fare posto ad "altro", e tra questi l’organizzazione no profit Docomomo US, che si occupa di beni culturali, ha dichiarato che la perdita della casa di Marcel Breuer è la più grave degli ultimi anni. La residenza, progettata da Breuer stesso nel 1945 per Bertram and Phyllis Geller appena fuori New York, fu uno dei progetti più importanti attraverso il quale l'architetto formulò il suo stile inconfondibile, che lo fece diventare uno dei più grandi architetti del dopoguerra.
Casa Geller I, così poi soprannominata, era la prima casa bifamiliare disegnata dell’architetto ungherese, che in quel momento aveva appena lasciato lo studio cogestito con Walter Gropius. La particolarità del design, estremamente modernista, mise il progetto in contrapposizione netta con la convenzione architettonica convenzionale: Breuer separò infatti le camere da letto dalla zona giorno con uno spazio ibrido a fare da ammortizzatore, invece di dividere gli spazi su due piani. Anche gli arredi furono disegnati dall'architetto, divennero icone di un'estetica d'avanguardia, e un dipinto site-specific di Jackson Pollock, venduto separatamente dalla casa, si trova oggi al Museo di Arte Contemporanea di Teheran, in Iran.
Rispetto al progetto iniziale, i proprietari che si susseguirono rimodellarono gli interni e schiarirono le tonalità terrose della struttura in legno e pietra, lasciando però la pianta intatta negli anni: per questo i conservatori dei beni architettonici avevano dichiarato di poter iscrivere l'edificio nei National Registers of Historic Place, con la speranza di inserirlo tra gli edifici storici. Questo non accadde, e di fatto Casa Geller I non fu salvata dalla demolizione.
Questa perdita dimostra come spesso il mercato immobiliare sia in grado di mettere in serio pericolo l'architettura, e la salvaguardia degli edifici, specie dell'architettura modernista, è un tema importante, che impatterà sicuramente nei prossimi anni. Il punto è che la conservazione delle case o residenze è difficile e costosa, in primo luogo perché private. I regolamenti di quasi tutti gli Stati del mondo si concentrano principalmente sulla conservazione di edifici commerciali, culturali e civili, perché generalmente accessibili al pubblico. Questa lacuna legislativa ha fatto non pochi danni fino a oggi. La speranza è che anche il mercato immobiliare si renda conto del plus valore di queste architetture, un po' come sta facendo West Coast Modern, mettendo in mostra il grande potenziale delle "case d'autore".
Location: Vancouver, Canada
Real Estate Operator: West Coast Modern
Project by Ron Thom
Project completion: 1959
Photography by Jon McMorran, courtesy of West Coast Modern