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Un "Corollario" per riscoprire la figura di Carlo De Carli

La mostra, visitabile fino al 7 maggio al Politecnico di Milano, racconta l'opera e il pensiero di uno dei maestri dell’architettura e del design italiani del secondo dopoguerra

Carlo De Carli

Carlo De Carli Corollario al Politecnico di Milano
Scritto da Redazione The Plan -

Lo Spazio Mostre Guido Nardi del Politecnico di Milano accoglie Carlo De Carli Corollario, un’esposizione che restituisce centralità all’opera e al pensiero di uno dei maestri dell’architettura e del design italiani del secondo dopoguerra.

Visitabile fino al 7 maggio 2025, la mostra, curata da Lola Ottolini, Margherita De Carli, Claudio Camponogara, Gianni Ottolini e Roberto Rizzi, riunisce materiali originali, in gran parte inediti, per raccontare l’approccio progettuale di De Carli e la sua visione dell’architettura come sintesi tra arte, tecnica e insegnamento

L’esposizione è organizzata dal Politecnico di Milano con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano e di ADI Lombardia. L’allestimento è firmato Sixplus Architetti, mentre il progetto grafico è di Cristina Ottolini e la comunicazione è curata da in.circle.

 

Una raccolta inedita di progetti e documenti di Carlo De Carli

Sedia smontabile in massello di frassino, compensato curvato e metallo Produzione Cassina Premio Compasso d’Oro, 1954 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Sedia smontabile in massello di frassino, compensato curvato e metallo Produzione Cassina Premio Compasso d’Oro, 1954

Per la prima volta, un numero così rilevante di arredi, disegni, modellini, dipinti e ciclostilati delle lezioni di De Carli viene esposto in un’unica occasione. A questi si aggiungono editoriali scritti durante la direzione delle riviste Il Mobile Italiano (1957-1960) e Interni (1967-1971), biglietti e lettere scambiate con colleghi e amici – tra cui Carlo Mollino, Gio Ponti, Luigi Moretti, Lucio Fontana, Roberto Sambonet, Marco Zanuso, Giovanni Muzio e Mario Sironi – che restituiscono il clima culturale di quegli anni e le relazioni umane e professionali che hanno attraversato la sua lunga carriera.Chiesa di Sant’Ildefonso, 1955-1956 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Chiesa di Sant’Ildefonso, 1955-1956

La mostra si sviluppa attraverso una serie di sezioni tematiche, i “corollari” appunto, che compongono un quadro organico del suo metodo e delle sue ricerche: Il pensiero e le parole, Il regalo della pittura, Corrispondenze di sensi, Attualità dei mobili, Trame espositive, Ricerca in architettura, Il progetto del mobile, L’insegnamento e la scuola.

Un percorso che svela l’unità profonda tra il disegno di una sedia e quello di una casa, entrambi concepiti con attenzione ai gesti quotidiani e al rapporto tra uomo, spazio e oggetto.

 

Un’eredità ancora attuale

Disegno di poltrona, scala 1:1, tecnica mista su lucido, primi anni Settanta Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Disegno di poltrona, scala 1:1, tecnica mista su lucido, primi anni Settanta

Vincitore del primo Compasso d’Oro della storia nel 1954, De Carli ha sempre dimostrato una sorprendente attualità, grazie alla sua capacità di sperimentare l’uso dei materiali e di spingere le tecniche costruttive oltre i limiti consueti.Edificio per abitazioni, 1957-1958 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Edificio per abitazioni, 1957-1958

Alla base del suo lavoro c’è l’idea di Spazio Primario, luogo che trova senso solo attraverso l’azione dell’uomo e la relazione con l’ambiente. Un approccio che oggi torna di grande interesse, in un’epoca nella quale il progetto di architettura è sempre più chiamato a mettere al centro l’esperienza dell’abitare.Ricovero per anziani a Negrar, Verona, 1955 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Ricovero per anziani a Negrar, Verona, 1955

Il legame di De Carli con il mondo dell’arte è un altro aspetto centrale del suo percorso. Ha collaborato con artisti come Lucio Fontana, Aligi Sassu e Agenore Fabbri, in quell’intreccio tra arte e architettura che ha segnato le esperienze più avanzate del secondo dopoguerra. Un dialogo testimoniato in modo approfondito anche dalla mostra, che espone anche opere e documenti frutto di queste collaborazioni.

 

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Schizzo di progetto per il complesso I.A.C.P.M. di via Forze Armate, 1975-1977 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Schizzo di progetto per il complesso I.A.C.P.M. di via Forze Armate, 1975-1977

Sedia smontabile in massello di frassino, compensato curvato e metallo Produzione Cassina Premio Compasso d’Oro, 1954 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Sedia smontabile in massello di frassino, compensato curvato e metallo Produzione Cassina Premio Compasso d’Oro, 1954

Carlo De Carli, Franco Albini Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano, 1958 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Carlo De Carli, Franco Albini Facoltà di Architettura, Politecnico di Milano, 1958

Carlo De Carli Studio di tavolo, 1973 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Carlo De Carli Studio di tavolo, 1973

Carlo De Carli  Poltrona smontabile Balestra in tubolare e lamine di acciaio Produzione Tecno, 1957 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Carlo De Carli Poltrona smontabile Balestra in tubolare e lamine di acciaio Produzione Tecno, 1957

Edificio per uffici e abitazioni, 1947-1949 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Edificio per uffici e abitazioni, 1947-1949

Schizzo prospettico del soggiorno di casa Galli a Cirimido,1948-1950 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Schizzo prospettico del soggiorno di casa Galli a Cirimido,1948-1950

Chiesa di San Gerolamo Emiliani, 1952-1965 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Chiesa di San Gerolamo Emiliani, 1952-1965

Chiesa di San Gerolamo Emiliani, 1952-1965 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Chiesa di San Gerolamo Emiliani, 1952-1965

Quartiere INA-Casa Feltre, 1957-1960 Courtesy of Archivio Carlo De Carli

Quartiere INA-Casa Feltre, 1957-1960
 
Immagini courtesy Archivio Carlo de Carli
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