Al di là dei limiti fisici di un unico luogo, Venezia, e al di là dei limiti temporali della Biennale Architettura, dal 20 maggio al 26 novembre, è nato il Padiglione Italia della 18. Mostra internazionale di Architettura, la cui pre-apertura sarà il 18 e il 19 maggio 2023. Presentato ufficialmente a Roma al Ministero della Cultura alla presenza, tra gli altri, del ministro Gennaro Sangiuliano e del presidente della Biennale Venezia, Roberto Cicutto, il progetto è un condensato di novità e di innovazione rispetto alle tradizioni più consolidate: per la prima volta, infatti, la curatela è di un collettivo di giovani architetti, Fosbury Architecture, la sua estensione è destinata a perdurare nel tempo in virtù delle relazioni e dei legami venutisi a creare dall’inizio del 2023 a oggi e ancora oltre.
I ragazzi di Fosbury – Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi, tutti nati tra il 1987 e il 1989 – hanno concepito il Padiglione Italia in due momenti e in più luoghi, così da raggiungere un pubblico più ampio. La prima fase, propedeutica alla seconda e chiamata Spaziale presenta, ha portato alla realizzazione di nove interventi e installazioni site-specific in altrettante località italiane tra gennaio e maggio firmate da gruppi di giovani architetti e designer under 40, per poi arrivare alla seconda con il Padiglione vero e proprio per l’edizione della Mostra curata da Lesley Lokko. Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri – questa la definizione per il Padiglione Italia ripresa da una citazione di Aldous Huxley – sarà dunque il portato e l’unione delle esperienze vissute in questi mesi precedenti l’inaugurazione dell’evento, un allestimento che rifletterà un senso dell’architettura come integrazione di spazio, di relazioni umane e di fusione con l’ambiente, dunque anche una scommessa progettuale di collaborazione e di intreccio tra diverse progettualità e menti giovani.
In entrambi i momenti del progetto torna il termine “spaziale”, inteso dai ragazzi del collettivo in un’accezione ben precisa: «Lo spazio è inteso come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità»; un’architettura, in altre parole, non come fine ma come mezzo per progettare un spazio-tessuto di relazioni, di vite e di umanità. Con una prospettiva temporale per così dire espansa, il Padiglione Italia già da ora ha quindi messo in luce la propria prerogativa di trasformazione delle proprie risorse in un investimento per il futuro.
Location: Venice, Italy
Architects: Fosbury Architecture
Date: 20th May-26th November
Individual photo credits are included in each gallery image