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Architettura sospesa 2023, aperto il bando dedicato alla casa sull’albero

C’è tempo fino al 31 luglio per iscriversi alla seconda edizione del concorso indetto dall’Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino, che chiede di sviluppare il tema in un ambito rurale

Bando Architettura sospesa 2023
Scritto da Redazione The Plan -

C’è tempo fino al 31 luglio per iscriversi al concorso di idee Architettura sospesa 2023, bandito dall’Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino e dedicato al tema della casa sull’albero. Mentre l’edizione iniziale del 2021 prevedeva un'ambientazione in contesti in prevalenza boschivi, ai progettisti che partecipano ad Architettura sospesa 2023 viene chiesto di sviluppare il tema in un ambito rurale, sia esso storico o contemporaneo, mantenendo la capacità di integrarsi con l’intorno in modo sostenibile. Il bando, aperto ai professionisti, ha anche una sezione rivolta alle scuole di primo e secondo grado.

>>> Consulta bando, regolamento e premi

 

Il bando Architettura sospesa

Il concorso Architettura sospesa è ideato dall’Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino, in collaborazione con gli architetti Alessandro Ceccarelli e Maria Luisa Guerrini, membri dell’associazione culturale AxO' – Architetti all'Opera, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Pesaro e Urbino, di Rimini, di Forlì e Cesena, di Ancona, e dell’Ordine degli Ingegneri di Rimini e di Pesaro e Urbino.

«L’idea del concorso è nata durante il periodo di isolamento dovuto alla recente pandemia, con l’intento di stimolare la fantasia di architetti e ingegneri nel progettare un’opera architettonica di piccole dimensioni, che permettesse di far riconciliare l’uomo alla natura e di ricreare in architettura la mimesi della sensazione di sospensione che veniva vissuta in quei giorni. La casa sull’albero è tutto questo, un sogno, un elemento effimero, in grado però di farci riflettere su possibili scenari futuri di un nuovo modo di abitare in mezzo alla natura, un modello virtuoso di come costruire architettura senza occupare spazio, realizzandola sospesa tra cielo e terra».
Maria Luisa Guerrini e Alessandro Ceccarelli

Obiettivo dell’iniziativa è dunque promuovere una tipologia edilizia inclusiva, efficiente, autosufficiente e rispettosa dell’identità culturale del paesaggio nel quale viene inserita. I progetti presentati alla prima edizione, che ha visto 64 partecipanti, sono stati tutti inclusi in una pubblicazione dal titolo Architettura sospesa, che ha permesso di farli conoscere a un ampio pubblico e dunque di divulgare l’idea della casa sull’albero come una possibile tipologia abitativa e/o ricettiva realizzabile su larga scala.

 

Il tema: la casa tra gli alberi

La casa tra gli alberi è costituita da un modulo abitativo turistico, che poggia a terra mediante elementi strutturali diffusi o concentrati, racchiude ambienti di superficie massima 25 m2 (al lordo delle strutture), e può essere completato da ulteriori spazi aperti verso l’esterno, la cui dimensione massima deve essere inferiore a 5 m2. Il manufatto avrà destinazione di alloggio temporaneo e/o di tipo ricettivo per accogliere un massimo di cinque persone. L’ambito paesaggistico nel quale si inserisce il progetto è quello di un contesto rurale, che i candidati possono immaginare sito in qualsiasi area del territorio italiano.

Si richiede un design innovativo, creativo, sostenibile e reversibile, ovvero smontabile e/o riciclabile, dove emergano la sperimentazione formale e tecnologica, il valore simbolico e la ricerca architettonica.

 

I criteri di valutazione e i premi

Le proposte progettuali verranno selezionate secondo alcuni dei principi contenuti nella Dichiarazione di San Marino, che persegue una progettazione urbana e architettonica sostenibile e inclusiva:

  • responsabilità sociale della qualità del progetto, che deve essere inclusivo, accessibile e sostenibile;
  • rispetto dell’identità culturale, dei valori dei luoghi, degli edifici e delle comunità del contesto nel quale il manufatto verrà inserito;
  • efficienza delle risorse impiantistiche proposte, tese all’autosufficienza energetica e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e/o alternative e di materiali riciclati;
  • garanzia di tutte le norme di sicurezza e salute nella progettazione e nell’uso;
  • rispetto della natura, dei sistemi e dei processi naturali attraverso una progettazione che rispetti le piante, gli animali, gli altri organismi e gli habitat naturali;
  • ottimizzazione economica relativa alla realizzazione delle soluzioni adottate.

Per la sezione professionisti, il primo premio ammonta a 2.500 euro, il secondo a 1.500 euro e il terzo a 1.000 euro (in caso di concorrenti ex equo il premio è ripartito in parti uguali tra gli stessi). Saranno inoltre assegnate tre menzioni d’onore, a ognuna delle quali verrà corrisposto un attestato di riconoscimento. Nell’ambito della sezione scuole verrà assegnato un unico premio del valore di 500 euro.

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