La più antica sede museale civica di Treviso è un omaggio alla straordinaria passione per il collezionismo dell’abate Luigi Bailo: dal suo grande interesse è nata via via una delle più ricche collezioni d’arte che porta il suo nome, un patrimonio artistico e culturale che abbraccia la seconda metà dell’Ottocento e tutto il Novecento. Ospitata all’interno di un convento medievale, la galleria è tornata a essere accessibile e visitabile grazie al progetto di ristrutturazione, ampliamento e riallestimento firmato da Studiomas Architetti in collaborazione con l’architetto austriaco Heinz Tesar, che insieme hanno portato a una valorizzazione del dialogo tra epoche in uno spazio più che raddoppiato rispetto all’originale.
Il rapporto tra passato e presente, tra memoria storica e contemporaneità non è dunque percepibile solo attraverso il linguaggio prettamente artistico, ma anche interpretando quello architettonico: una rinnovata relazione con il tessuto urbano, un nuovo allestimento interno delle sale e la riqualificazione del chiostro nord del complesso sono i principi cardine dell’intervento. Ripensata con rigore e con l’intento di creare una maggior connessione tra città e museo, la facciata risalta per l’eleganza del bianco delle grandi lastre in pietra artificiale e delle ampie vetrate: da qui, avvicinandosi all’atrio, è possibile cogliere la presenza di due chiostri collegati da una galleria principale con ingresso e biglietteria, nonché l’articolazione del museo in due aree, una dedicata alle esposizioni vere e proprie e l’altra ai servizi.
A guidare e a migliorare l’esperienza dei visitatori è, da una parte, la stessa conformazione degli spazi, dall’altra, una superficie continua a pavimento che reinterpreta un classico della tradizione veneta come il terrazzo alla veneziana. Per questo è stato determinante il contributo di Isoplam, che ha fornito Terrazzoverlay nel colore white con finitura levigata: si tratta di una miscela di marmo italiano e di polvere cementizia, personalizzata con l’aggiunta di inserti pregiati in madreperla e altre pietre naturali che dà vita a un pavimento unico.
Proposto nella versione per interni, Terrazzoverlay si è dimostrata la soluzione adatta non solo per gli effetti estetici che al contempo citano ed evocano le atmosfere passate, ma anche per le sue qualità di resistenza necessarie in ambienti sottoposti ad alta frequentazione. L’assenza di fughe e giunti, inoltre, rende la superficie igienica, minimizzandone la necessità di manutenzione nel corso del tempo.
L’effetto complessivo è di un ambiente quasi etereo, con un clima sofisticato anche in virtù della palette delicata di tutto l’interior, delle numerose strutture ad arco, delle ampie vetrate e del progetto illuminotecnico che valorizza sculture e quadri.
ISOPLAM
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