Dopo il grande interesse suscitato dalla prima edizione, vinta dalla progettista brasiliana Carla Juaçaba, torna
arcVision Prize – Women and Architecture, il premio internazionale d'architettura istituito da Italcementi Group, e rivolto a progettiste distintesi per una proposta professionale capace di coniugare e armonizzare da un punto di vista funzionale/stilistico, innovazione tecnologica, sostenibilità e cultura.
Obiettivo del Premio è la valorizzazione della figura femminile nell'attuale scenario dell’architettura mondiale, con particolare attenzione per quelle qualità che una progettista moderna deve avere per affrontare la propria professione con originalità, alla ricerca di soluzioni avanzate e non convenzionali, e con una sensibilità più forte e più matura per il contesto umano e sociale.
"L'arcVision Prize – ha dichiarato Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italcementi –
intende essere un riconoscimento del lavoro delle donne architetto volto a premiare progetti e idee innovative sostenibili e sociali, orientati al miglioramento, alla bellezza e alla funzionalità del costruire e dell’abitare. Il premio vuole offrire uno sguardo e una visione 'femminile' che sappiano coniugare tecnologia e ambiente, materiali e forma, stile ed efficienza nei modelli di trasformazione della realtà urbana e del territorio. Siamo certi che sarà un'edizione di grandi contenuti, degna del centocinquantesimo anniversario della nascita di Italcementi, un traguardo importante che testimonia il lavoro, la dedizione e la passione di tutti coloro che hanno contribuito a fare di questa azienda uno dei leader mondiali nel settore dei materiali da costruzione. Vogliamo ricordare la nascita di Italcementi attraverso un parallelismo storico con la grandissima progettista Lina Bo Bardi, nata cento anni fa in Italia, e che oggi potremmo definire archistar del suo tempo." La Giuria, come per la scorsa edizione, sarà volutamente al femminile e composta da professioniste di eccellenza affermatesi nella promozione di una visione responsabile e innovativa in ambito architettonico o socio-economico.
Per l'Edizione 2014 la Giuria sarà composta da
Shaikha Al Maskari (businesswoman di Abu Dhabi e membro del Consiglio Direttivo dell'Arab International Women's Forum-AIWF),
Vera Baboun (Sindaco di Betlemme),
Odile Decq (titolare dello Studio Odile Decq di Parigi),
Louisa Hutton (inglese, socia fondatrice dello studio d'architettura Sauerbruch Hutton),
Suhasini Maniratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana fortemente impegnata nel sociale),
Samia Nkrumah (ghanese, presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah),
Kazuyo Sejima (titolare con Ryue Nishizawa dello studio d’architettura SANAA di Tokyo),
Benedetta Tagliabue (socia fondatrice con Enric Miralles dello studio d’architettura EMBT di Barcellona),
Martha Thorne (statunitense, direttore Pritzker Prize),
Elena Zambon (presidente dell’azienda farmaceutica italiana Zambon Spa).
"È interessante vedere cosa stanno facendo le donne in architettura – ha affermato Benedetta Tagliabue, giurata dell'arcVision Prize e fondatrice con Enric Miralles dello studio d'architettura EMBT –
perché ancora non sappiamo se noi donne siamo capaci di fare un'architettura leggermente diversa, più sensibile, e se siamo in grado di dirigere uno studio di architettura alla nostra maniera. Nella passata edizione abbiamo assegnato la vittoria a Carla Juaçaba, architetto di cui abbiamo apprezzato l'intelligenza progettuale e l'ecosostenibilità, che per noi architetti non dovrebbe essere un tema del futuro ma un tema attuale. Sono molto curiosa – ha concluso Benedetta Tagliabue – di vedere i progetti e i lavori delle candidate di questa nuova edizione." Nelle scorse settimane un gruppo di Advisor, scelti tra architetti, docenti, critici, rappresentanti dei media del settore, hanno avanzato le candidature per l'edizione 2014. La Commissione tecnico-scientifica ha poi definito la short list da sottoporre al giudizio della Giuria che si riunirà a Bergamo dal 5 al 7 marzo. I risultati saranno resi ufficiali la sera del 7 marzo con una conferenza stampa della Giuria presso i.lab, il centro ricerca e innovazione del Gruppo, per essere divulgati l'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Anche quest'anno i progetti e i profili delle architette finaliste saranno inseriti in una pubblicazione speciale di arcVision, rivista edita da Italcementi dal 1997 con l'obiettivo di avvicinare cultura d’impresa e cultura architettonica.
IL PROGETTOarcVision Prize intende premiare ogni anno un architetto donna, che dimostri nella sua attività di ricerca e progettazione particolare eccellenza qualitativa e attenzione alle questioni centrali della costruzione – qualità, tecnologia, innovazione – e che sappia esprimere con originalità e forza valori di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Il Premio intende privilegiare per le nominations quelle progettiste che lavorano in condizioni particolarmente delicate, sia come tipologia di intervento sia come contesto in cui operano. La selezione viene effettuata in un gruppo di professioniste segnalate da Advisor. Le segnalazioni degli Advisor vengono valutate da una Commissione tecnico-culturale interna, per definire le nominations finali e sottoporle al giudizio di una Giuria internazionale, che si riunirà a Bergamo dal 5 al 7 marzo 2014. I risultati del Premio saranno resi ufficiali la sera del 7 marzo nel corso di una conferenza stampa della Giuria presso i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi Group a Bergamo, a celebrazione della Giornata Internazionale della Donna.
PROFILO DELLE PROGETTISTE Le progettiste segnalate per concorrere al Premio finale, devono:
- aver progettato almeno un’opera costruita (o in fase di progettazione esecutiva) in cui emergano soluzioni e valori sostanzialmente innovativi sotto il profilo funzionale e tecnologico, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità;
- avere, possibilmente, realizzato esperienze di ricerca – sul campo o in ambito didattico/accademico – sullo sviluppo di soluzioni innovative nei sistemi di costruzione.
- essere firmatarie/co-firmatarie (con eventuali altri progettisti/e) dei progetti presentati. In questo senso, arcVision Prize intende far emergere tutte le personalità di architetto donna oggi attive nella professione, indipendentemente dalla loro collocazione all’interno di studi o come indipendenti, da sole o in collaborazione con altri partner – sempre che sia possibile individuare chiaramente il loro apporto al progetto e all’attività dello studio più in generale.
- non essere state candidate all’edizione dell’anno precedente.
CRITERI PER LA SELEZIONE DELLE NOMINATION E DEI PROGETTI L’arcVision Prize – in sintonia con le strategie imprenditoriali di Italcementi – punta ancora maggiormente a sostenere l’innovazione e la sostenibilità dei progetti e delle realizzazioni presentate, secondo alcuni standard qui brevemente accennati.
Innovazione e avanzamento tecnologico Nuove concezioni progettuali, approcci diversi alle tecniche e ai processi costruttivi, attenzione alla vita futura dell’edificio: possibilità di adeguamento tecnologico nel tempo. Sviluppo di un modello progettuale riproponibile e condivisibile in altre esperienze. Utilizzo di tecnologie finalizzate alla migliore performance dell’edificio rispetto alle necessità funzionali, anche per l’ottimizzazione degli investimenti economici.
Qualità ambientale, economia delle risorse I progetti dovranno mirare non solo al miglioramento delle condizioni di vita degli utilizzatori, ma anche alla tutela dell’ambiente naturale e/o artificiale preesistente. La migliore utilizzazione e la conservazione delle risorse energetiche locali rappresenta un benchmark di riferimento essenziale, come modello anche di tipo educativo per futuri progetti.
Responsabilità sociale, etica professionale, promozione dei valori comunitari Massima attenzione ai valori etici nello sviluppo del progetto, delle modalità contrattuali, nell’impiego della mano d’opera. In generale, rispetto dei valori sociali, individuali e culturali delle comunità dove si attua l’intervento – lungo tutto il processo di creazione della costruzione. Partecipazione (ove possibile) delle comunità alla definizione del progetto; trasparenza, correttezza e condivisione delle scelte complessive. Valorizzazione del lavoro in team, sia nel processo di progettazione che nella creazione di gruppi di lavoro utilizzatori/progettisti.
Ricerca formale, estetica dei materiali, innovazione dei linguaggi Compatibilmente con la situazione di intervento, sarà privilegiato il lavoro delle donne architetto che insistono anche sulla creazione di nuovi codici estetici, come elementi di qualità del progetto: questo nel rispetto, già sottolineato, dell’ambiente e della cultura pre-esistente. Particolare interesse avrà la ridefinizione di materiali, nuovi o esistenti, come elementi di avanzamento tecnologico ma anche espressivo: nella convinzione che la componente progressiva dell’architettura sia legata all’innovazione progettuale in tutti i suoi aspetti.
PREMIO - Progetto di ricerca e workshop della durata di due settimane (in occasione della Milano Design Week, aprile 2014) presso i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi Group a Bergamo, progettato da Richard Meier, che si propone come luogo d’incontro e divulgazione di tecnologie e metodologie innovative.
- Riconoscimento di un premio di natura economica (€ 50.000), con il conferimento di autorità alla vincitrice di destinarne una parte a iniziative progettuali con finalità sociale, a sua scelta.
DIRETTORE SCIENTIFICOStefano Casciani. Nato a Roma nel 1955, inizia l’attività di scrittore e designer nel 1979 a Milano, dove si trasferisce dopo gli studi di letteratura e architettura all’Università La Sapienza. A 24 anni è redattore della rivista Domus, a 25 art director per Zanotta: nel 1984 pubblica il suo primo libro sul design italiano,
Mobili come architetture. Da allora progressivamente si afferma come uno dei più lucidi conoscitori e divulgatori della cultura artistica internazionale, attraverso numerose mostre, pubblicazioni e conferenze su arte, design e architettura, che gli valgono importanti riconoscimenti (Compasso d’Oro per la trasmissione RAI Lezioni di Design, 2000: premio Lighting of Tomorrow per il sistema d’illuminazione Aliante, USA 2009). Per molti anni (2000-2011) vice direttore di
Domus, nel 2012 ha fondato la rivista su carta
Disegno. La nuova cultura industriale. È direttore scientifico dell’
arcVision Prize – Women and Architecture, istituito da Italcementi Group e autore del volume
MILLENNIUM INCONTRI CON L’ARCHITETTURA pubblicato dalle edizioni
arcVision.
Per informazioni:
www.arcvision.org