Il John Morden Center di Mæ è il progetto vincitore del RIBA Stirling Prize 2023. L’annuale riconoscimento al miglior nuovo progetto del Regno Unito, attribuito fin dal 1996, è dunque andato a questo centro day care di Londra, nel quartiere Blackheath, la cui architettura è il punto di partenza per promuovere e per incoraggiare la relazione e la connessione tra residenti e diverse generazioni, supportando allo stesso tempo il benessere della comunità e promuovendone un’elevata qualità di vita. Un esempio, in altre parole, di un luogo capace di intersecare funzioni sociali e sanitarie in un sol punto.
«Il John Morden Center è un luogo pieno di gioia e fonte di ispirazione – ha spiegato Ellen van Loon, presidente di giuria del premio –. Con sensibilità è in grado di integrare spazi e servizi medico sanitari con altri votati alla socialità, facendosi dunque promotore di un modello audace per la progettazione di altri centri sanitari e di assistenza per anziani. Il suo senso di promozione della comunità e del suo ruolo è evidente in ogni angolo del centro. Questo edificio offre comfort e calore, con caratteristiche pensate per prevenire l’isolamento. Illustra come gli edifici possano essere essi stessi terapeutici, sostenendo l’assistenza e infondendo un senso di appartenenza».
Dal punto di vista più strettamente architettonico, l’importanza del John Morden Center è legata anche alla sua potenzialità di ridare valore e dignità a edifici preesistenti, una casa di cura per anziani e di una cappella: oggi l’edificio è organizzato in una serie di padiglioni in mattoni rossi che ospitano spazi assistenziali e sociali, uniti da un chiostro centrale valorizzato dal verde. L’identità del centro, anche visivamente, è poi accentuata dai tetti rivestiti in zinco e dai camini, i quali riprendono e dialogano con quelli di alcuni edifici vicini risalenti al XVII secolo.
L’ingresso al John Morden Center avviene attraverso una luminosa e ampia hall con reception, per poi arrivare alle numerose altre sale: non solo ambulatori e spazi clinici ma anche una galleria d’arte, un parrucchiere, un salone estetico e un bar, infine un teatro per differenti tipi di eventi e tributi, tutti in buona parte rivestiti in legno. Il design degli interni è studiato appositamente per rendere ogni ambiente il più accessibile possibile, in grado di far orientare e muovere i pazienti e gli ospiti anche con diverse forme di demenza senile. Inoltre, l’integrazione con la natura e l’ambiente circostante è stata raggiunta grazie a una accurata progettazione biofilica, con la possibilità di rimanere in contatto con l’esterno pur rimanendo all’interno.
L’accogliente chiostro esterno, invece, è caratterizzato da uno spazio ibrido, funzionale alla vivibilità di quest’area non solo in estate ma anche in inverno, garantendo la giusta ombreggiatura.
C’è poi l’aspetto della sostenibilità, altrettanto fondamentale nella progettazioni di Mæ: l’edificio utilizza tecniche a basse emissioni di carbonio. L’uso di materiali, come il legno, ha ridotto le emissioni di carbonio nel processo di costruzione, mentre la malta a base di calce consentirà il futuro riutilizzo del rivestimento in mattoni. La ventilazione passiva riduce al minimo l’energia necessaria per riscaldare e raffreddare il centro.
«Lavorare al John Morden Centre è stato un progetto davvero appagante – ha concluso Alex Ely, fondatore e direttore di Mæ –. In un momento in cui l’assistenza sociale per adulti è in pericolo, questo premio dimostra che c’è speranza per il settore e che il progetto offre un modello per altri che lavorano nell’ambito della sanità e dell’assistenza, ispirandoli a creare ambienti che abbiano un impatto positivo sulla salute mentale e fisica delle persone».
Location: London, UK
Architect: Mæ
Internal gross area: 911 m2
Contractor: Clive Graham Associates
Interior Design: Scott-Masson Interior Design
Structural Engineer: Michael Hadi Associates
Environmental / M&E Engineer: BOOM
Quantity Surveyor / Cost Consultant: Calford Seaden
Project Management: Calford Seaden
Landscape Architect: J&L Gibbons
Planning Consultant: Stanway Little
Photography by Jim Stephenson, courtesy of RIBA