È scomparso a 88 anni Piero Sartogo, titolare dello studio Sartogo Architetti Associati, con sede a Roma e a New York, fondato insieme a Nathalie Grenon, sua compagna nella vita e sul lavoro. La valorizzazione del rapporto tra arte e architettura, unita a una grande capacità di interpretare nel progetto l’identità culturale e il genius loci del luogo, contraddistingue tutta la sua opera.
Architettura, urbanistica, design industriale: Sartogo declinava a ogni scala la sua poetica, basata dell’idea che lo spazio immaginario sia fruibile quanto quello reale, che sia l’immaginazione a modulare la realtà. Una poetica espressa in particolare nel saggio Immagine Reale e Virtuale, pubblicato su Casabella in occasione della sua mostra personale all'Istituto Nazionale di Architettura nel 1977.
Tra le sue opere più note, vi sono la sede dell'ambasciata d'Italia a Washington e la Chiesa del Santo Volto di Gesù a Roma. Nel 2005 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha consegnato la Medaglia d’oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte.
Piero Sartogo nasce nel 1934 a Roma, dove si laurea in architettura nel 1959 per poi svolgere un tirocinio negli Stati Uniti presso lo studio di Walter Gropius. Nel 1971 disegna la sede dell’Ordine dei Medici a Roma, un edificio brutalista che entra subito nel novero dei monumenti dell’architettura contemporanea. Insegna alla Facoltà di Architettura di Roma e in diverse università statunitensi come visiting professor. Nel 1981, con l’esposizione itinerante Italian Re-Evolution, il design nella società italiana degli anni Ottanta, allestita nei musei europei e americani, inizia il percorso in comune con Nathalie Grenon. Insieme partecipano a eventi di rilievo internazionale quali l'Expo '85 di Tsukuba, l’Esposizione Universale di Siviglia e le Colombiadi nel 1992, l'Imaginaire Scientifique al Parc de la Villette di Parigi, la Telecom di Ginevra del 1991 e del 1994, l'Eureka d'Italie a Parigi e Madrid.
Nel 2014 il Maxxi di Roma dedica al suo lungo percorso creativo una doppia esposizione. TRA/BETWEEN Arte e Architettura - Piero Sartogo e gli artisti 1968-1978, a cura di Achille Bonito Oliva, è una rassegna che rievoca il legame tra l’architetto romano e Daniel Buren, Joseph Kosuth, Fabio Mauri, Giulio Paolini. La seconda mostra riprende invece ROMA INTERROTTA, un progetto del 1978 in cui Sartogo e altri undici architetti (Costantino Dardi, Antoine Grumbach, James Stirling, Paolo Portoghesi, Romaldo Giurgola, Robert Venturi, Colin Rowe, Michael Graves, Leon Krier, Aldo Rossi, Robert Krier) ripensavano il centro urbano come se la capitale fosse rimasta ferma alla Pianta di Giambattista Nolli del 1748.
Sartogo è conosciuto soprattutto per aver progettato la sede dell'ambasciata d'Italia a Washington e la Chiesa del Santo Volto di Gesù a Roma. Ha realizzato inoltre il masterplan del complesso direzionale dell’OCSE (Organization for Economic Co-operation and Development) a Parigi, il palazzo per la sede della Banca di Roma a New York, la David Lubin Memorial Library nella sede della FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) a Roma, la cantina L’Ammiraglia a Magliano, in Toscana, e showroom per Bulgari in tutto il mondo. Tra le sue collaborazioni figurano brand come Tiffany, Poltrona Frau, Industrial Design Fontana Arte, Richard Ginori.
All images retrieved from Wikimedia Commons