Si è spento a 70 anni Italo Rota: architetto, scenografo e designer, è morto sabato 6 aprile a Milano. Ad annunciarne la scomparsa è stato Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, istituzione con la quale Rota aveva costruito un lungo rapporto di collaborazione, iniziato a soli 30 anni e mai interrotto da allora. Boeri ha subito dichiarato: «Faremo sicuramente la camera ardente in Triennale, che è la sua casa».
Progettista geniale e poliedrico, Italo Rota è stato uno dei protagonisti della cultura architettonica italiana. La camera ardente resterà aperta martedì 9 aprile in Triennale dalle 10 alle 20, nello spazio Cuore, dedicato agli archivi e alla ricerca e inaugurato lo scorso febbraio. I funerali si terranno poi nella giornata di mercoledì 10 aprile.
Italo Rota nasce nel 1953 a Milano e si laurea al Politecnico di Milano nel 1982. Si forma nello studio di Franco Albini e in seguito in quello di Vittorio Gregotti. Alla fine degli anni Ottanta, si trasferisce a Parigi per curare il progetto dell'allestimento museale del Musée d’Orsay, per il quale ha vinto il concorso di progettazione insieme a Gae Aulenti. Con lei firma anche la ristrutturazione del Museo d'Arte Moderna al Centre Pompidou. Si occupa poi del progetto per le nuove sale della scuola francese alla Cour Carré del Louvre, dell'illuminazione della cattedrale di Notre Dame e della risistemazione urbana del centro di Nantes.
Tornato in Italia a metà degli anni Novanta, apre il suo nuovo studio a Milano, che spazia dalla scala del masterplan a quella del product design (collabora con importanti aziende del made in Italy), passando per i musei e le mostre temporanee. Tra i progetti rialenti a questo periodo vi sono la promenade del Foro Italico a Palermo (Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana per gli Spazi Pubblici 2006), il Museo del Novecento nel Palazzo dell'Arengario in Piazza Duomo a Milano (2010), la Biblioteca comunale Sandro Penna di Perugia (2004), il Club Cavalli a Firenze e il Boscolo Exedra Hotel a Milano (2009).
Ha lavorato inoltre ai Padiglioni EXPO Milano 2015 del Kuwait, del Vino Italiano e il Padiglione Arts and Foods e, in cordata con lo studio di Carlo Ratti, al Padiglione Italia a EXPO 2020 Dubai. Tra i lavori più recenti, vi sono anche i Musei Civici di Reggio Emilia, la Fabbrica di robot Elatech a Brembilla, il grande Teatro dei bambini in Maciachini Milano e il Padiglione laboratorio Noosphere in Triennale.
Oltre alle opere progettate in Francia e in Italia, sono numerose le sue realizzazioni in ambito internazionale, come la Casa Italiana alla Columbia University e New York (1997), il Tempio Indù a Mumbay (2009) e il Chameleon Club al Byblos Hotel a Dubai (2011).
Direttore scientifico della NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, era stato professore all'Ecole d'Architecture UP8 Paris-Belleville (1987-1990), allo IED di Milano (1996-1998) e alla Facoltà di Architettura di Ferrara (1998-2000); negli anni, ha collaborato con vari altri atenei in Italia e all’estero.
Cover image by Massimo Sestini, courtesy of Italo Rota and Partners
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