La Royal Gold Medal 2024 va all’architetto ghanese-scozzese Lesley Lokko. Assegnata ogni anno dal Royal Institute of British Architects (RIBA) a nome di Sua Maestà il Re, la Royal Gold Medal è una delle più alte onorificenze del mondo dell’architettura. Quest'anno è stata conferita alla fondatrice dell’African Futures Institute di Accra, in Ghana, per il suo impegno nel sostenere un approccio inedito e innovativo alla pratica architettonica e alla formazione.
Per oltre due decenni, infatti, Lesely Lokko ha dedicato il proprio lavoro a dare voce a chi non ne ha, analizzando la complessa relazione che esiste tra architettura, identità e razza. È stato questo suo impegno per “democratizzare l'architettura” a essere riconosciuto dai membri del RIBA Honours Committee, che vi ha rintracciato la rivendicazione di una più equa rappresentanza nelle politiche di pianificazione degli spazi.
La Royal Gold Medal sarà consegnata a Lesley Lokko il prossimo 2 maggio a Londra.
Un impegno che ha fatto sì che l’azione di Lesley Lokko avesse impatti ben oltre il mondo dell’architettura, come dimostra la sua attività anche come scrittrice, educatrice e curatrice. Pertanto, il RIBA ha voluto mettere in risalto i suoi importanti contributi in questo settore, di cui è riuscita a estendere notevolmente i confini.
L’architettura di Lesley Lokko è idea e contenuto, non solo funzione, ed è dunque accessibile a tutti: una chiara richiesta a sostegno di politiche urbanistiche più eque. La sua azione ha lasciato un’impronta sui panorami culturali più diversi: dagli USA al Regno Unito, dal Sud Africa al Ghana.
«Lesley Lokko è una fiera campionessa di equità e inclusione. Il suo approccio progressista all'educazione architettonica offre speranza per il futuro, delineando una professione che dà attenzione a tutti i ceti sociali, tiene conto delle esigenze ambientali e riconosce una vasta gamma di culture e prospettive. Una visionaria agente del cambiamento che ha dedicato la vita a difendere tali valori, attraverso gli sforzi accademici e col suo lavoro come autrice e curatrice. Una forza rivoluzionaria, con la sua ambizione e l’ottimismo che imprimono un segno indelebile sull’architettura globale».
Muyiwa Oki, presidente del RIBA
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«Sono lieta di essere stata annoverata tra i grandi che, prima di me, si sono visti assegnare la Royal Gold Medal. Anche se si tratta di un premio personale, il trionfo in realtà è collettivo e lo condivido con quanto ho lavorato e condiviso i miei obiettivi». Una carriera iniziata cercando certezze e risposte e trasformatasi in un percorso disseminato di «domande e possibilità, ricco, curioso, che mi ha offerto chiavi diverse per interpretare e plasmare il mondo con empatia. L'architettura mi ha dato il linguaggio, in tutte le sue forme, e quel linguaggio mi ha conferito speranza».
Docente negli atenei di tutto il mondo, Lesley Lokko ha tenuto corsi di architettura volti a democratizzare e decolonizzare l’architettura e a far progredire l'educazione architettonica. Ha fondato e diretto la Graduate School of Architecture dell'Università di Johannesburg ed è stata preside della Bernard e Anne Spitzer School of Architecture al City College di New York.
Nel 2021, ha fondato l'African Futures Institute (AFI) ad Accra, con l'obiettivo di dare vita a un nuovo modello di istruzione, ricerca e dialogo pubblico, in grado di unire arti e scienze umane e di «reinventare l'Africa come il crogiolo del futuro». Operando come un think tank panafricano, l'istituto sostiene un insegnamento all'avanguardia e un'attività di ricerca di calibro mondiale, con l’obiettivo di affrontare le sfide contemporanee legate alla diversità, alla giustizia ambientale e alle nuove forme di urbanistica.
Nel 2023, Lesley Lokko è stata insignita di un OBE (Officer of the Order of the British Empire) per i servizi resi all'architettura e all'istruzione ed è stata nominata curatrice della 18. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, che si è conclusa lo scorso novembre. Intitolata Il laboratorio del futuro, l'edizione della Biennale da lei curata poneva l'Africa al centro, con temi quali decarbonizzazione e decolonizzazione.
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