36x36 by Colectivo C733 vince l'Obel Award 2024

Scritto da Redazione The Plan - 8 ottobre 2024

È il progetto 36x36 di Colectivo C733 ad aggiudicarsi l'Obel Award 2024, premio internazionale di architettura assegnato annualmente dalla Henrik Frode Obel Foundation. Il tema di questa edizione era Architecture With, un invito a esplorare la natura plurale dell'architettura, secondo un approccio non gerarchico verso il design collettivo, con un coinvolgimento attivo della comunità. 36x36 by Colectivo C733, Messico © Albers Studio, courtesy of Obel Award

Il progetto 36x36 di Colectivo C733 comprende piazze e musei, ma anche scuole e centri culturali, supermercati e impianti sportivi, per un totale di 36 opere pubbliche realizzate in altrettanti mesi, tra il 2019 e il 2022, in tutto il Messico.

Frutto di un'iniziativa del SEDATU (il ministero messicano per lo Sviluppo Agrario, Territoriale e Urbano), le opere del progetto 36x36 hanno permesso di rivitalizzare aree urbane e rurali in condizioni di vulnerabilità in tutto il Paese, attraverso un approccio collaborativo e incentrato sulla comunità. 36x36 by Colectivo C733, Messico © Albers Studio, courtesy of Obel Award

Colectivo C733 è composto dagli studi degli architetti Gabriela Carrillo (Taller Gabriela Carrillo), Carlos Facio e José Amozurrutia (TO), insieme a Eric Valdez (Labg) e Israel Espin, che si sono riuniti con l'obiettivo di realizzare progetti in presenza di complessi vincoli sociali, politici, ambientali ed economici. La forza del collettivo risiede nel lavoro di squadra avviato dai cinque progettisti: il progetto 36x36, infatti, ha visto la partecipazione di 30 architetti e un team multidisciplinare di consulenti, arrivando a concludere nel giro di soli 36 mesi un processo che, di norma, avrebbe richiesto numerosi anni per giungere a compimento. 36x36 by Colectivo C733, Messico © Rafael Gamo, courtesy of Obel Award

Flessibilità, modularità ed efficienza sono i principi progettuali alla base di questo intervento "diffuso", ispirato alle idee innovative dell'ingegnere uruguaiano Eladio Dieste, che si contraddistinse per la ricerca tecnologica inserita nel contesto produttivo locale latino-americano, con un'attenzione particolare agli aspetti della velocità di realizzazione ed economicità dell'opera.

«Colectivo C733 esemplifica il potere dell'azione collettiva e della progettazione collaborativa per rispondere rapidamente a esigenze urgenti nell'ambito dell'urbanizzazione. La capacità del collettivo di trasformare 36 comunità attraverso interventi ponderati, efficienti dal punto di vista delle risorse e con un'elevata qualità architettonica, rappresenta un modello per futuri progetti di opere pubbliche in tutto il mondo».

Estratto della dichiarazione della giuria

36x36 by Colectivo C733, Messico © SEDATU, courtesy of Obel Award

Obel Award, per affrontare le sfide del presente e del futuro

L'Obel Award è un premio internazionale di architettura assegnato annualmente dalla Henrik Frode Obel Foundation, con sede a Copenaghen. Lo scopo del contest è riconoscere e celebrare i progetti architettonici che favoriscono lo sviluppo sociale ed ecologico a livello globale, proponendo idee creative per risolvere problemi urgenti del pianeta.

Ogni anno, la giuria del contest stabilisce un tema che mira a stimolare un dialogo su questioni attuali, ponendo attenzione sull’importanza e la fragilità delle nostre società e del nostro ambiente costruito. Così facendo, il premio mira a individuare progetti architettonici che affrontino le sfide del presente e del futuro. 2024 Obel Award Jury Courtesy of Obel Award

La giuria dell’Obel Award 2024

La giuria dell’Obel Award 2024 è composta da Kjetil Trædal Thorsen (co-fondatore di Snöhetta), in qualità di presidente, Nathalie de Vries (partner fondatore di MVRDV, Rotterdam), Louis Becker (principal designer e partner di Henning Larsen, Danimarca), Dr Wilhelm Vossenkuhl (professore emerito di filosofia), XU Tiantian (principal e fondatrice di DnA, Pechino), Aric Chen (direttore generale e artistico del Nieuwe Instituut a Rotterdam, Paesi Bassi) e Sumayya Vally (fondatrice e principal di Counterspace).

>>> Scopri anche il progetto Living Breakwaters dello studio SCAPE per la costa di Staten Island, vincitore dell'Obel Award 2023, sul tema Adaptation