Il quarto numero di THE PLAN del 2025 è il 163. La copertina è dedicata al progetto della Clinica veterinaria Tirana, dello studio Davide Macullo Architects.
Si apre con l’editoriale dal titolo “In dialogo con la natura”, firmato da Kjetil Trædal Thorsen, Co-fondatore dello studio Snøhetta. In un mondo sempre più complesso e instabile, Snøhetta promuove da quasi quarant’anni un approccio all’architettura fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale, sulla connessione profonda con il contesto naturale e umano, e su un design concettuale e transdisciplinare capace di generare impatti positivi e duraturi per le generazioni future.
Per la rubrica Highlights di Michael Webb, la Malachowsky Hall dell’Università della Florida, progettata da Bohlin Cywinski Jackson, è un innovativo hub interdisciplinare e sostenibile dedicato alla scienza dei dati, che unisce flessibilità, efficienza energetica e spazi collaborativi in un’architettura distintiva e dinamica.
Per la rubrica Letter from America di Raymund Ryan, la Casa 720 di Fernanda Canales è una residenza circolare immersa nella natura messicana che, combinando geometria, matericità e apertura al paesaggio, riflette una visione architettonica sperimentale e collettiva, in equilibrio tra introspezione e relazione con il mondo.
Expo 2025 Osaka, progettata da Sou Fujimoto attorno a un grande anello in legno simbolo di unità nella diversità, propone un’architettura sostenibile e inclusiva che, ispirandosi alla tradizione giapponese e alle sfide globali, intende promuovere empatia, connessione e un futuro condiviso. Ne parla Philip Jodidio nell’articolo “Un anello di nazioni”.
Ad Atlanta, in Georgia, il nuovo Mary Schmidt Campbell Center for Innovation & the Arts dello Spelman College, progettato da Studio Gang, incarna la missione storica dell’istituto nell’empowerment delle donne afrodiscendenti attraverso uno spazio aperto, sostenibile e interdisciplinare, che connette arti e STEM, comunità accademica e urbana, tradizione e futuro.
A Giaffa, la Terracotta Townhouse, progettata da Pitsou Kedem, reinterpreta in chiave contemporanea i linguaggi e materiali locali attraverso un involucro in mattoni traforati che fonde tradizione islamica e design moderno, creando una residenza urbana intima, funzionale e permeata da luce, natura e sorprendenti accostamenti materici.
Il Cirfood District di Reggio Emilia, progettato da Iotti + Pavarani Architetti con Studio LSA, è un centro di ricerca e innovazione sul futuro dell’alimentazione che unisce sperimentazione gastronomica, sostenibilità e inclusione sociale in uno spazio architettonico aperto, trasparente e fortemente integrato con il paesaggio e la comunità.
In India, a Bangalore, il progetto “Homes Around Trees” dello studio architectureRED propone un modello di edilizia residenziale densa e consapevole, che pone al centro la relazione tra architettura e natura per creare spazi abitativi comunitari, inclusivi e sostenibili, in netta controtendenza rispetto alla speculazione edilizia urbana.
Il nuovo edificio del Center for Advanced Studies in the Behavioral Sciences (CASBS), progettato da Olson Kundig per favorire collaborazione e scambio tra ricercatori, rinnova il campus della Stanford University con un’architettura sobria e integrata nel paesaggio, che valorizza la tradizione modernista e promuove un’interazione armoniosa tra persone, spazio e natura.
Negli anni ’60-’70 l’architettura italiana sperimentava tra radicalismo e rigorismo, con figure come Portoghesi che innovavano spazialmente con la “poetica delle lastre inflesse”, un approccio oggi ripreso criticamente dal progetto plastico e dialettico di Davide Macullo a Tirana, che si oppone alla convenzionalità e alla noia dell’architettura contemporanea.
Firmato dagli studi OZ Architecture, Delva Landscape Architecture | Urbanism, ZJA Architects & Engineers e Bureau Bouwtechniek, il Silt Middelkerke è un edificio multifunzionale sulla costa belga che, con la sua forma ispirata a un cesto di vimini e un design integrato nel paesaggio, unisce hotel, casinò, ristorante e spazi per eventi in una struttura innovativa e sostenibile, caratterizzata da un reticolo in legno Accoya e da una duna artificiale che valorizza il rapporto tra città, mare e natura.
THE PLAN 163 è il quarto numero del 2025. Si apre con l’editoriale “In dialogo con la natura” di Kjetil Trædal Thorsen. Fra i progetti ci sono ville e residenze, distretti aziendali e cliniche. Un approfondimento anche su Expo 2025 di Osaka... Read More