THE PLAN 159 è l’ottavo e ultimo numero del 2024. È un numero speciale, interamente dedicato al Riuso inventivo. La copertina è dedicata alla Sede Re-Use With Love di Bologna, degli studi Controluce architettura e MCA – Mario Cucinella Architects.
Nell’editoriale, dal titolo “Quando non serve costruire. La pratica del riuso inventivo”, l’autore e critico d’arte, architettura e design, Aaron Betsky spiega come il riuso di edifici e materiali, attraverso pratiche innovative come l’urban mining e il riuso inventivo, non solo favorisce sostenibilità ambientale e sociale, ma può trasformare spazi degradati in luoghi di bellezza, utilità e valore culturale, anche se resta il rischio di gentrificazione e alti costi.
Protagonisti della rubrica Letter from America sono gli studi Bucholz McEvoy Architects e ZAS Architects. La loro nuova Sede della Toronto and Region Conservation Authority (TRCA) si integra con la natura circostante grazie a un design sostenibile in legno e vetro che, ispirandosi al paesaggio locale, unisce efficienza energetica, rispetto ambientale e un’estetica che richiama il legame tra architettura e il tempo naturale.
A Marghera, Venezia, il progetto del quartier generale di Golden Goose a Marghera, firmato da ML Architettura, unisce il recupero di edifici industriali dismessi con nuove costruzioni, creando un dialogo tra passato e presente, e trasformando lo spazio in un modello innovativo di riuso architettonico che celebra storia, creatività e proiezione verso il futuro. Restando in Italia, a Bologna, Controluce architettura e MCA – Mario Cucinella Architects riqualificano l’ex centrale elettrica dei Giardini Margherita a Bologna destinata all’associazione Re-Use With Love. Essi hanno trasformato un edificio industriale abbandonato in un hub creativo e culturale, unendo sostenibilità, recupero storico e innovazione per creare uno spazio inclusivo e aperto alla comunità.
In Cina, a Shenzhen, il progetto Nantou Hybrid Building dello studio Urbanus valorizza la coesistenza urbana, combinando il recupero storico e l’architettura contemporanea per creare uno spazio ibrido e flessibile, che celebra la memoria del passato e accoglie la diversità del presente, in dialogo con la comunità e il contesto locale. Questo progetto si è aggiudicato il THE PLAN Award 2024 Overall Winner.
La nuova sede di Tscherning, progettata da 3XN GXN, utilizza esclusivamente materiali riciclati dalle demolizioni gestite dall'azienda, creando un edificio ecologico e unico, che celebra la sostenibilità, la storia locale e il benessere dei suoi utenti attraverso una combinazione di autenticità e giocosità architettonica.
A Den Bosch, Paesi Bassi, il “Boschgaard”, progettato da Superuse Studios, è un complesso residenziale circolare realizzato all’84% con materiali riciclati, nato dalla collaborazione con una comunità di ex squatter per creare abitazioni autosufficienti, integrate con la natura e il territorio, promuovendo il riuso innovativo e locale dei materiali.
Sempre nei Paesi Bassi, Lo studio olandese Popma ter Steege Architecten ha progettato BioPartner 5, un edificio per laboratori a Leida, riutilizzando materiali smontati da una struttura demolita, dimostrando come l’architettura circolare possa ridurre sprechi e impatto ambientale senza rinunciare all'estetica e alla funzionalità.
Con il progetto di riqualificazione di un ex garage a Minneapolis, lo studio b+ (bplus.xyz) ha applicato il suo approccio di rimozione selettiva per valorizzare le strutture esistenti, trasformando l’edificio in una galleria che celebra la sua essenza grezza e riducendo l’impatto ambientale preservandone storia e carattere.
A Dübendorf, in Svizzera, la riqualificazione di Max Dudler per lo Switzerland Innovation Park Zurich a Dübendorf trasforma un hangar dismesso in un centro di ricerca, combinando antico e moderno attraverso un volume trasparente e indipendente che dialoga con la struttura originale, esaltando ritmo, flessibilità e la memoria del luogo.
A chiudere il numero è la rubrica Zoom, dedicata alla stazione della metropolitana Centro Direzionale di Napoli, progettata dallo studio Miralles Tagliabue – EMBT Architects, trasforma un'area urbana con un design che evoca la natura locale, utilizzando forme organiche, materiali sostenibili e ampie aree verdi, contribuendo alla riqualificazione della zona e migliorando la qualità della vita.